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Fotografia.it

Lumix S1 + Lumix S Pro 70-200mm f/4 OIS: 1/250s - f/4 - ISO 100

Panasonic Lumix S1: prime impressioni e primi scatti

In questo fiorire di mirrorless Full frame all’appello mancava solo chi questa tecnologia la inventò dieci anni or sono: Panasonic. Ma fortunatamente quest’attesa è finita.

Francesco Carlini | 6 Febbraio 2019

Panasonic ha tolto il velo alle sue Lumix S1 e Lumix S1R, due modelli identici nella forma ma molto differenti nella sostanza, studiate per dare al fotografo e al videomaker un prodotto funzionale e completo. Sono quindi volato a Barcellona per farmi un’idea, seppur molto veloce, di quello che questi due modelli hanno da offrire.

Il tempo passato assieme è stato molto breve..verrebbe da dire breve, ma intenso.  Già perché con Lumix S1 ho avuto a disposizione circa 3 ore, poco tempo per dare giudizi definitivi ma quanto basta per farmi un’idea abbastanza chiara sulle potenzialità di questo prodotto. Di Panasonic Lumix S1 e Lumix S1R ho già parlato in maniera approfondita anche su fotografia.it: ovviamente mi sono concentrato sulle caratteristiche tecniche e sugli obiettivi a corredo presentati ma per questa breve anteprima mi sono concesso qualche giorno in più soprattutto per far sedimentare in me alcune convinzioni.

© Roberto Colombo

Il primo impatto è stato spiazzante. Avevo già potuto vedere un mockup delle Lumix S in Photokina a settembre, ma in cuor mio speravo che dimensioni e peso non fossero definitive. E invece mi sbagliavo. Lumix S1 e Lumix S1R pesano circa 1 Kg solo corpo, se poi si aggiungono anche le ottiche arriviamo ad un peso considerevole se parliamo di mirrorless, i cui cavalli di battaglia sono sempre stati portabilità e dimensioni ridotte. Ma c’è una considerazione da fare: deve per forza essere sempre valida questa accezione che si è sempre data alle mirrorless? Probabilmente no. Le Lumix S hanno un altro approccio, puntano tutto sul feeling e su ciò che un professionista desidera, soprattutto se mette spesso la macchina sotto stress: solidità e affidabilità. In Panasonic si saranno detti “Se facciamo un prodotto per tutti, probabilmente dovremmo scendere a compromessi..ma se ci focalizziamo sul professionista il problema non si porrà di certo.” Ed in effetti, la costruzione di queste macchine, sicuramente pesanti ma sicuramente affidabili nelle più svariate situazioni limite, è eccellente. Ma questo aspetto era uno dei punti fermi già in fase di sviluppo, me lo aveva già confermato Yosuke Yamane – Division President Panasonic Corporation – nell’intervista realizzata proprio in Photokina.

Ma andiamo avanti. Dopo il brief tecnico, preciso e doveroso ma interminabile quando sai che a breve potrai provare un nuovo prodotto, si è dato il via alle danze. A nostra disposizione, mia e di una nutrita schiera di giornalisti europei, ci sono stati svariati set con illuminazione artificiale e una breve passeggiata per le vie di Barcellona. In circa 3 ore ho scattato poco meno di 300 foto – file “normali” e file High Res – e la mia Lumix S1 ha consumato solamente metà della batteria in dotazione; nei materiali stampa non si fa menzione di quanti scatti si potranno fare con una carica, ma credo che questo sia un buon termine di paragone almeno sul modello che ho provato, quella con sensore da 24 Mpxl, raffica da 9 fps in AFS e da 6 fps in AFC e gamma ISO fino a 51200.

Lumix S1: corpo macchina

Nonostante le dimensioni ed il peso, fattori a cui ci si deve riabituare se non si prende in mano una reflex da un po’ di tempo – una volta impugnate sembra di avere in mano una Canon 5D Mark IV o una Nikon D850 – il feeling in mano è buono. I pulsanti sono tutti al posto giusto ma ci sono due accorgimenti degni di nota, che preservano l’utilizzo sul campo da accidentali imprevisti. Il primo è il pulsante ON/OFF posto a destra sulla calotta, non coassiale rispetto a quello di scatto: in questa posizione è difficilmente raggiungibile se non si ha la precisa intenzione di accendere o spegnere la fotocamera. Il secondo il pulsante Lock posto a sinistra sopra il display posteriore: una volta azionato le ghiere, i pulsanti, il joystick e il display posteriore touch posti sulla fotocamera saranno completamente bloccati; ma Lock è anche personalizzabile, per cui nelle impostazioni si potrà scegliere cosa abilitare/disabilitare e cosa no. In questi due casi si nota come gli ingegneri Panasonic abbiano ascoltato le opinioni di chi adopera questi prodotti per professione, prevedendo accorgimenti utili sia sul campo che nell’utilizzo di tutti i giorni. Per il resto, per la disposizione di pulsanti e ghiere, Lumix S1 è molto più simile ad una Lumix G9 che ad una Lumix GH5/GH5s il che farà felici tutti i fotografi, forse un po’ meno i videomaker (il pulsante di registrazione video, per esempio, che figura sulla calotta superiore di quasi tutti i modelli Lumix, ora è posto sul retro del corpo).

Altra cosa estremamente utile è il display posteriore triassiale, una azzeccatissima via di mezzo tra i normali e limitati display basculanti di tutte le fotocamere moderne e il forse eccessivo display posteriore della Pentax K1. Sulle Lumix S l’LCD da 3” può essere estratto in obliquo verso l’alto, verso il basso e verso destra, posizione molto comoda per effettuare scatti in verticale dall’alto o dal basso senza per questo procedere alla cieca..inoltre è decisamente molto robusto! Per chiarire il “quanto”, faccio un rapido esempio: durante il breve brief tecnico svoltosi a Barcellona prima della prova sul campo, Tamar Stern – European Technical Product Manager Panasonic – ha letteralmente “preso per il display” una Lumix S e l’ha fatta roteare sopra la testa al grido di “This is Panasonic”..direi un buon biglietto da visita per capire i criteri costruttivi di queste mirrorless e gli standard qualitativi dell’azienda.

Il menù è stato rivisto e snellito. La nuova interfaccia ad icone è sicuramente più intuitiva di quella posta sulle Lumix precedenti e permette di navigare tra le funzioni in maniera più rapida..cosa molto positiva se si parla di Panasonic, che solitamente non lesina in quanto ad opzioni. Ma anche il pulsante Q – Menù a selezione rapida, utile per tutte le funzioni non assegnate ai pulsanti fn –  è stato rivisto ed è personalizzabile con le 12 impostazioni più frequenti: si può scegliere una visione a griglia 3 x 4 con anteprima immagine oppure 6 x 2 senza anteprima.

Lumix S1: utilizzo

Ma veniamo alle foto. La prima cosa su cui mi voglio soffermare è il mirino da 5.76 milioni di punti. Oltre ad essere il più definito della categoria ed avere un blackout impercettibile, ha la possibilità di regolare il rapporto d’ingrandimento in tre step da 0.78x a 0.74x e a 0.7x: per molti questo aspetto sarà anche trascurabile ma per me che porto gli occhiali è un plus notevole, dato che così ho la possibilità di comporre la scena in maniera più affidabile rispetto al solito. Il set era controllato, per cui le condizioni nelle quali ci hanno messo per scattare erano perfette. La mia Lumix S1 era equipaggiata con il Lumix S 24-105mm f/4 Macro OIS, ma sono riuscito a metter mano velocemente anche a Lumix S Pro 50mm f/1.4 e Lumix S Pro 70-200mm f/4 OIS, due ottiche “Certified by Leica”.

Lumix S1 + Lumix S Pro 50mm f/1.4: 1/250s – f/1.4 – ISO 100

L’autofocus mi è sembrato molto reattivo e davvero preciso. L’Eye AF va in automatico sull’occhio più vicino, ma si può regolare anche sull’occhio più lontano; in ogni caso, la nitidezza è estrema per cui anche ad f/1.4 i dettagli subito fuori la zona a fuoco sono netti. Lumix S1 incorpora la tanto sbandierataIntelligenza Artificiale, che poi vera intelligenza non è dato che la macchina non apprende da sola (e questo vale per tutti, ma davvero tutti, i prodotti ad oggi in commercio che si fregiano di questa dicitura): sono algoritmi caricati per far riconoscere particolari scene al software. Funziona molto bene, è completamente automatica e nella pratica cerca di far funzionare al meglio la tecnologia DFD alla quale è accoppiata che, non avendo il rilevamento di fase ma solo a contrasto, in certe situazioni potrebbe stentare. In questo caso qualche limite forse ancora c’è, almeno in questo modello pre-produzione: nel passare da uno sfondo ad un primo piano l’AF è estremamente reattivo, i limiti vengono fuori quando si fa il passaggio contrario – da un primo piano allo sfondo. Panasonic continua quindi su una strada differente rispetto a tuti gli altri produttori, ovvero quella di non dotare le sue fotocamere del rilevamento di fase a sensore: in questo senso, rispetto alle Lumix precedenti, la tecnologia DFD ha dalla sua una maggiore velocità di comunicazione tra ottiche e corpo macchina (di 480 fps). Inutile dire che sarà proprio questo uno dei banchi di prova più importanti quando ci verrà consegnata una macchina per una review completa.

Lumix S1 + Lumix S Pro 70-200mm f/4 OIS: 1/250s – f/4 – ISO 100

C’è da fare una postilla: per svolgere questa prova ho utilizzato una Lumix S1 con firmware non definitivo (ver. 0.7). È stato piacevole veder confermare le proprie aspettative: i passi avanti fatti su Lumix G9 si sono infatti confermati e migliorati ulteriormente grazie soprattutto alle generose dimensioni del sensore. La gamma cromatica su Lumix S1 è amplissima: i colori sono vividi ma mai troppo saturi e le sfumature molto piacevoli. Luci e ombre sono riprodotti fedelmente anche se sarà interessante vedere come si comporta in luce naturale, vero banco di prova per ogni fotocamera: al primo impatto sembra che dia il meglio di sé in luce scarsa mentre soffra un po’ con le alte luci..ma ripeto, il firmware non era quello definitivo per cui ci potrebbero essere delle correzioni software che verranno apportate prima del lancio ufficiale.

In una stanza poi era allestito anche un set per mettere alla prova lo scatto High Res, modalità con cui Lumix S1 monta 8 immagini assieme per crearne una ad altissima risoluzione – escamotage possibile tramite Pixel Shift, ovvero tramite i micromovimenti del sensore in varie direzioni. Il risultato è un’immagini con una risoluzione pari a 96 Mpxl (12000 x 8000 a 300 dpi). I risultati parlano da soli.

Il rumore sembra molto contenuto. Purtroppo però non ho potuto mettere alla corda la mia Lumix S1: prove in notturna non se ne sono fatte, ho avuto giusto qualche minuto per scattare poco dopo il tramonto..ma a 6400 ISO mi pare che il file sia estremamente pulito.

Lumix S1: conclusioni

Credo che Lumix S1 sia un’ottima macchina avendo dalla sua una gamma cromatica invidiabile e una stabilizzazione davvero eccellente. Peso e dimensioni sono da reflex, ma ritengo che quella di Panasonic sia una scelta di campo: perché scendere a compromessi dettati dall’esigenza di comprimere il tutto in un corpo snello quando alla fine i professionisti sono alla ricerca di un prodotto comodo e robusto? I pulsanti sono facilmente raggiungibili, l’impugnatura è salda ma soprattutto la macchina sembra resistente non solo agli agenti atmosferici ma anche ad un utilizzo sul campo. Capisco le esigenze di fermarsi ai 9 fps in AFS e ai 6 fps in AFC su Lumix S1R così come non capisco il motivo di non dotare di una raffica più prestante Lumix S1. Unico dilemma è la vera reattività del sistema AF (a contrasto), cosa che si potrà apprezzare solo con il firmware definitivo, che sarà il vero campo di battaglia sul quale Lumix S1 si dovrà confrontare con le macchine della concorrenza (a contrasto e di fase a sensore). Purtroppo non ho avuto modo di provare in maniera soddisfacente anche Lumix S1R ma, in modo molto semplicistico forse, tra i due modelli sceglierei comunque Lumix S1: la risoluzione da 24 Mpxl basta e avanza (fotografi prettamente da studio e di moda esclusi, sia chiaro) e le opzioni video implementabili con il firmware definitivo la renderanno una macchina ideale per i professionisti, siano essi fotografi o videomaker.

Ecco le immagini scattate a Barcellona con Panasonic Lumix S1 e Lumix S Pro 70-200mm f/4 OIS

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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