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Fotografia.it

Facebook sconfitta su una immagine di Oriana Fallaci

Redazione fotografia.it | 3 Luglio 2025
Immagini della mostra del fotoreporter Minischetti su Oriana Fallaci
Immagine della mostra del fotoreporter Minischetti dedicata a Oriana Fallaci

Gianni Minischetti, fotoreporter che collaborò con Oriana Fallaci, ha vinto la causa contro Facebook per l’uso improprio delle immagini scattate durante il viaggio a New York. Secondo la sentenza del tribunale di Torino Meta avrebbe dovuto rimuoverle subito

Gianni Minischetti è un fotografo e giornalista particolarmente noto per il suo lavoro con la scrittrice e giornalista Oriana Fallaci. Gianni l’ha fotografata nella sua casa di New York nel 1991, un’occasione che ha dato vita a una serie di scatti privati, molti dei quali inediti.

Queste fotografie sono state pubblicate nel libro libro “Oriana Fallaci in New York: una storia di orgoglio”, che offre uno sguardo intimo sulla scrittrice.
Ma con l’avvento dei social, queste foto sono state riprese, tagliate, alterate con scritte e “meme”, e ripostate su Facebook da migliaia di sconosciuti per aumentare i clic in gruppi come “Le più belle frasi di Oriana Fallaci”.

Ad esempio, nel post pubblicato con l’immagine della scrittrice ritratta davanti al ponte di Brooklyn (che Oriana Fallaci scelse per l’articolo “La rabbia e l’orgoglio” pubblicato sul Corriere della sera dopo l’attentato del 2001) la foto appare stravolta dal testo “In futuro faranno un ponte sullo stretto: Oriana Fallaci prevede cose”. Link di questo tipo sono rimasti su Facebook per anni.

Nei giorni scorsi, con una sentenza che potrebbe segnare una svoltail tribunale di Torino ha condannato Meta, proprietaria di Facebook, a pagare a Minischetti, per risarcimento del danno per violazione del diritto d’autore, 126 mila euro, oltre a 25mila euro di spese.
I giudici Alberto La Manna (presidente relatore), Marisa Gallo e Rachele Olivero hanno quantificato una penale da 100 euro per ogni giorno di permanenza della foto su Facebook. Il periodo di riferimento iniziale è il 2022.
Le foto pubblicate senza autorizzazione sono 54; di queste, il tribunale ha inibito a Meta il caricamento e la condivisione.

“L’esito della causa non era scontato – ha dichiarato l’avvocato Giovanni Manganaroe la sentenza è interessante  perché afferma la responsabilità degli hosting provider passivi, come Meta, rispetto ai contenuti caricati dagli utenti. Se ci sono violazioni del diritto d’autore segnalate, Facebook è tenuto a rimuovere tempestivamente quei contenuti”.
A fronte delle contestazioni di Minischetti “Meta – sottolineano i giudici – avrebbe potuto attivarsi per eliminare i contenuti contestati, ma non lo fece, provocando anche un danno morale”.

Redazione fotografia.it
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