DJI controlla oltre il 70% del mercato mondiale dei droni; nel 2022 ha citato in giudizio il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per contestare la sua inclusione nell’elenco del Pentagono relativo alle “aziende militari cinesi”; una volta inclusi in questo elenco diventa impossibile per un’azienda fornire attrezzature agli enti governativi.
Il 26 settembre 2025 il giudice distrettuale statunitense Paul Friedman ha respinto le richieste di DJI affermando che il Dipartimento della Difesa aveva fornito prove adeguate dei legami, compreso il coinvolgimento di DJI nella base industriale della difesa cinese per cui sarà difficile per DJI sfuggire a questa sentenza.
Le conseguenze
L’inserimento in questa lista, che si aggiunge ad altre restrizioni precedenti da parte di altri dipartimenti USA, comporta conseguenze significative per DJI
Danno reputazionale, in un contesto di crescenti tensioni tra USA e Cina.
Contratti governativi: DJI ha perso la possibilità di stipulare contratti con diverse agenzie governative federali e, in generale, con clienti statunitensi e internazionali.
Investimenti: gli investitori americani non possono acquistare o vendere azioni della società.
Futuro negli USA: la situazione mette a rischio la presenza di DJI sul mercato statunitense.