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Fotografia.it

Vendite milionarie alla 46^ Leitz Auction: considerazioni

Un appuntamento che riesce spesso a sorprendere per le cifre toccate, tuttavia su un totale di oltre 400 pezzi messi all’asta, nella fascia fra i 10.000 ed i 50.000 Euro si sono raggiunte cifre non disprezzabili per delle fotocamere

Redazione fotografia.it | 30 Giugno 2025

Il valore economico di un oggetto da collezione dipende, come è noto, dalla voglia del venditore di disfarsene e dalla voglia dell’acquirente di possederlo. Questo è valido in molti settori estremi dell’attività umana, passando dalla moda fino all’arte, e si verifica in quasi tutti i rami del collezionismo.

Parlando di aste, il valore economico di un oggetto non è quasi mai un termine assoluto, ed è soggetto a variazioni anche sensibili nell’arco del tempo, ma rimane comunque un punto di riferimento importante, ed è da questo punto che bisogna partire per cercare di capire l’incrocio fra il mondo del collezionismo ed i meccanismi delle vendite all’asta.

Vendite milionarie

Leica 0-Serie no.112
Leica 0-Serie no.112


Nella fascia più alta troviamo due vendite da milioni di euro, non inattese, ma superiori per la loro consistenza, ad ogni aspettativa. La Leica ad ottica fissa numero 112 del 1923, appartenente alla così detta “Serie Zero”, stimata fra un milione e mezzo e due milioni di Euro è stata pagata, diritti d’asta compresi, ben sette milioni e duecentomila Euro (7.200.000)

La Leica Serie 0 è una delle fotocamere 35 mm più significative nella storia della fotografia. Progettati sotto la guida di Oskar Barnack, i prototipi di questi modelli hanno gettato le basi per la prima fotocamera Leica prodotta commercialmente, la Leica I, introdotta nel 1925.

Di queste fotocamere della Serie 0 ne furono prodotte solo 22 e si ritiene che oggi ne esistano solo circa la metà, il che rende ogni esemplare sopravvissuto estremamente prezioso e molto ricercato dai musei e dai collezionisti privati. Secondo i registri Leica, la n. 112 fu consegnata direttamente a Oskar Barnack, il che la rende ancora più preziosa.
Questa fotocamera è in buone condizioni generali; la finitura è ancora in buono stato di conservazione e le incisioni sono ancora leggibili. Mancano alcuni piccoli pezzi del rivestimento originale in vulcanite, ma queste piccole imperfezioni non compromettono in modo significativo l’aspetto. La piastra pressa-pellicola è stata sostituita con una versione successiva.
A causa della loro estrema rarità e importanza storica, è difficile vedere le fotocamere Leica Serie 0 al di fuori di collezioni private e musei.

Leica M3 no.700000 Kruckenhauser
Leica M3 no.700000 Kruckenhauser

La Leica M3 numero 700.000, la prima in assoluto della nuova serie, stimata fra 500.000 e 600.000 Euro è stata pagata 3.360.000 Euro.
La Leica M3 n. 700000 è la famosa fotocamera presentata al professor Stefan Kruckenhauser nel 1955 e ha un grande valore storico in quanto primo esemplare della leggendaria serie M. Kruckenhauser, famoso fotografo austriaco di montagna, ricevette questa fotocamera il 2 giugno 1955 come riconoscimento per il suo contributo alla fotografia alpina. Sebbene rechi il primo numero di serie di tutte le fotocamere M, i primi modelli della M3 furono in realtà prodotti nel 1953. Essendo un modello da esposizione, la M3 n. 700000 presenta elementi di design successivi piuttosto che le specifiche di produzione iniziali.

Leica M3 no.700000 Kruckenhauser
Leica M3 no.700000 Kruckenhauser

Ben documentata in numerose pubblicazioni, tra cui Lager I (pagina 172), questa fotocamera ha una sua storia; è stata acquistata nel 1970 da Michael von Rosen, che l’ha conservata nel suo museo privato fino al 2001. La fotocamera è in ottime condizioni e perfettamente funzionante, con un obiettivo Elmar 3,5/5 cm e una scatola estremamente rara. È inoltre accompagnata da una copia del libretto di consegna Leitz e da una perizia del sig. Ottmar Michaely.

Leica M3 no.700000 Kruckenhauser
Leica M3 no.700000 Kruckenhauser

La Leica M3 è una delle fotocamere a telemetro 35 mm più apprezzate: prodotta tra il 1954 e il 1966 in circa 230.000 esemplari. La consegna del numero di serie 700000 al professor Kruckenhauser sottolinea la tradizione di Leica di onorare i fotografi che hanno contribuito in modo significativo al progresso della fotografia.

Leica M3 no.700000 Kruckenhauser
La preziosa confezione della Leica M3 no.700000 Kruckenhauser

Altre vendite importanti

Scendendo sotto il mezzo milione di Euro si registrano, partendo dai valori più alti, una diecina di vendite, a partire da una Leica M4 con finiture verde olivo per l’esercito federale tedesco del 1970 stimata fra 240.000 e 280.000 Euro e battuta in asta a 456.000 Euro

Segnaliamo poi un prototipo Leica M del 1966, privo di numero di serie; stimato fra i 200.000 ed i 240.000 Euro è stato battuto a 432.000 Euro

Scendendo sotto i 300.000 euro

Troviamo 240.000 Euro per una Leica MP con fondello Leicavit del 1957 stimata fra 140.000 e 180.000 Euro.
240.000 Euro per un obiettivo Noctilix 50mm f/0.95 Asferico con finitura in titanio, serie numerata del 2023, stimato fra 50.000 e 60.000 Euro.
168.000 Euro per una Leica M3 con finiture verde olivo per l’esercito federale tedesco del 1958 stimata fra 140.000 e 150.000 Euro
156.000 Euro per una Leica M3 della prima serie con finitura nera, stimata fra 150.000 e 160.000 Euro
114.000 Euro per una Leica IIIF con finiture nere per l’esercito svedese, con l’obiettivo Elmar 50mm f/3.5 con l’identica finitura, stimata fra 70.000 e 80.000 Euro.
108.000 Euro un obiettivo Summicron 50mm f/2.0 prototipo del 1965 con finitura nera stimato fra 40.000 e 50.000 Euro.

Tra 100.000 e 50.000 Euro

Scendendo ancora, si registrano cinque vendite, alcune per delle rarità al di fuori del mondo Leica:
90.000 Euro per il prototipo di un obiettivo russo luminosissiMo Arsenal Rekord-4 52mm f/0.90 del 1972 montato su di una Kiev-5 a telemetro, stimato fra 60.000 e 70.000 Euro
84.000 Euro per un obiettivo Summicron 35mm f/2.0 della prima produzione del 1959, con l’adattatore per il mirino della Leica M3 noto come “occhialini” e l’insolita finitura nera, stimato fra 50.000 e 60.000 Euro
84.000 Euro per un corredo completo del 2015 costituito da un corpo Leica MP con finiture nere e due obiettivi Asferici coordinati Summilux-M 35mm f/1.4 e Noctilux-M 50mm f/0,95, il tutto in edizione limitata realizzata per il 70° anniversario della repubblica di Corea, stimato fra 50.000 e 60.000 Euro
78.000 Euro una Leica IIIG con finitura nera del 1957, completa di fondello Leicavit nero e di un obiettivo Summarit 50mm f/1.5 cromato, stimata fra 28.000 e 32.000 Euro
60.000 Euro per un obiettivo Summilux 35mm f/1.4 con occhialini per Leica M3 in finitura nera, stimato fra 50.000 e 60.000 Euro

Al di fuori del mondo Leica, 60.000 Euro per un obiettivo francese Boyer Saphir 70mm f/1.4 degli anni Sessanta in una rara montatura per Nikon F, stimato fra 36.000 e 40.000 Euro
54.000 Euro per un obiettivo Hektor 135mm f/4.5 del 1944 in finitura grigia per l’esercito tedesco, stimato fra 45.000 e 50.000 Euro e ancora 54.000 Euro per il prototipo di un obiettivo Elcan 50mm f/2.0 realizzato in Canada negli anni Sessanta, stimato fra 40.000 e 50.000 Euro.

Nella fascia fra i 10.000 ed i 50.000 Euro, cifre non disprezzabili per delle fotocamere, troviamo oltre cinquanta vendite su un totale di oltre 400 pezzi messi all’asta, fra i quali si notano diversi oggetti non assegnati. Il dettaglio sarebbe lungo e forse perfino noioso.

Come si vede, nel gioco delle aste alcune stime vengono confermate da prezzi risultanti conformi alle attese, mentre in altri casi la stima viene raddoppiata, o più che raddoppiata nel balletto dei rialzi tipico di questo tipo di mercato.

Danilo Cecchi

Redazione fotografia.it
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