Carlo Orsi è stato una figura poliedrica; ha lavorato nel mondo della moda e della pubblicità realizzando campagne per marchi come Perla, Ducati, Omsa, ed ha collaborato anche con il mondo dell’arte
Michael Schumacher
Scarica gratuitamente l’articolo completo
Carlo Orsi è stato una figura poliedrica; ha lavorato nel mondo della moda e della pubblicità realizzando campagne per marchi come Perla, Ducati, Omsa, ma ha collaborato anche con il mondo dell’arte realizzando pubblicazioni su Arnaldo Pomodoro, di cui ha durato cura l’immagine dal 1984, e con Jannis Kounellis.
È del 1965 la pubblicazione del libro su Milano con Dino Buzzati, poi ripubblicato con i testi di Aldo Nove, un’iniziativa editoriale realizzata insieme a Giulia Pirelli.
Indimenticabile la copertina con il “ghisa” vestito di bianco vestito che, finita la giornata di lavoro, aspetta il treno della metropolitana. Sempre a Milano Carlo Orsi dedica la rivista Città, fondata con gli amici di una vita nel 1997 per raccontarne con la fotografia i luoghi, ma anche l’anima.
Nato a Milano nel 1941, Carlo Orsi, inizia come assistente di Ugo Mulas, poi diventa fotoreporter per riviste come Panorama, Il Mondo e Oggi. Carlo è convinto che la fotografia, nella grande tradizione di Life e Epoca, possa essere più incisiva delle parole nel raccontare fatti e situazioni. Da qui l’idea di dedicare a Milano, la sua città, una rivista di grande formato solo fotografica, una rivista con le fotografie di grandi fotografi per mostrare la complessa realtà della città.
A Carlo Orsi sono state dedicate numerose le mostre; la prima è stata esposta a Bergamo, nel 1984, a cura di Mario Botta e intitolata 30 +1 ritratti fotografici a cui nel 1987 è seguita una mostra a Gibellina con gli scatti che documentano l’opera di Arnaldo Pomodoro.
Negli anni ha esposto in numerosi spazi, dalla galleria di Philippe Daverio allo Studio Marconi, da Pitti Immagine al bar Jamaica, noto ritrovo degli artisti di quegli anni, dalla Galleria Antonia Jannone a Raffaella De Chirico a Torino con la mostra No Photoshop, un titolo che esprime una filosofia.
Intervista a Margherita Magnino