La mostra del m.a.x. museo di Chiasso comprende scatti di 57 fotografi e note agenzie per un totale di 193 immagini, di cui 155 fotografie vintage e 38 reprint, oltre a riviste d’epoca e pubblicazioni su Sophia Loren

La mostra del m.a.x. museo comprende scatti di 57 fotografi e note agenzie per un totale di 193 immagini, di cui 155 fotografie vintage e 38 reprint, oltre a riviste d’epoca e pubblicazioni su Sophia Loren visibili nelle bacheche, tra cui la prima copertina della rivista americana Life dedicata a Sophia Loren nel settembre 1964.
La mostra ripercorre immagini iconiche che colgono Sophia Loren in momenti particolari della sua vita durante le riprese dei suoi film, o in contesti più personali, immagini scattate da alcuni fra i più grandi fotografi dell’epoca: Richard Avedon, David Seymour, Elliott Erwitt, Alfred Eisenstaedt, Tazio Secchiaroli, Pierluigi Praturlon, Gianni Berengo Gardin e Ugo Mulas, solo per citarne alcuni.

Le quasi duecento immagini abbracciano sessant’anni di vita di Sophia Loren e restituiscono al visitatore le emozioni che la diva ha saputo suscitare grazie al suo carattere. La bellezza di Sophia Loren infatti non nasce solo dall’apparenza fisica, ma anche dai gesti, dalle espressioni, dagli sguardi, dal portamento, dalle le emozioni; è una bellezza che emerge da tutte le immagini esposte, dalle prime riprese della Ciociara (1960) fino agli scatti per la sceneggiatura del film La vita davanti a sé (2020).
L’esposizione ha un filo conduttore inedito: dimostra la capacità di Sophia Loren di avere il pieno controllo della propria immagine; con il successo giunto velocemente in età giovanile, l’attrice intuisce l’importanza di mantenere salde le redini della sua figura professionale e successivamente pubblica. Fondamentale in questo senso risulta il lungo sodalizio con Tazio Secchiaroli, l’inventore della “fotografia d’assalto” della Roma dei paparazzi, che per due decenni, a partire dal 1964, sarà il suo fotografo personale, oltre che una presenza costante sui set per immortalare e vigilare sull’esecuzione di ogni scatto.
La scelta curatoriale dell’esposizione si focalizza sulle immagini vintage realizzate da Tazio Secchiaroli con un nucleo importante di 72 fotografie vintage.

Il percorso della mostra
La mostra si articola in sette sezioni: parte dalla “Napoli delle origini” (l’ambiente dove Sofia Lazzaro Scicolone è nata e conosce le prime asperità della vita), passa poi al cinema con le fotografie per “Sceneggiature”, quindi alle sezione ”Eleganza”, al suo particolare rapporto con l’ “Arte”, alle parti dedicate agli “Incontri pubblici”, per terminare poi con momenti più intimi dedicati alla “Famiglia” e alla sua identificazione di “Icona di bellezza”.

La mostra evidenzia anche il particolare rapporto che Sophia Loren ebbe con Salvatore Ferragamo e successivamente Giorgio Armani, documentato attraverso scatti fotografici e oggetti di design quali le raffinate calzature provenienti dal Museo Ferragamo di Firenze; sono ben quattro le calzature esposte in mostra.

Un catalogo di qualità
All’esposizione è abbinato un catalogo in italiano e inglese, con un ricco apparato iconografico che riporta tutte le immagini delle opere in mostra; i testi critici sono stati redatti della la storica dell’arte specializzata in fotografia contemporanea Angela Madesani, da Francesco Casetti, Sterling Professor of Humanities and Film and Media Studies alla Yale University, da Maria Canella, docente di storia della moda presso l’Università Statale di Milano, dalla direttrice del m.a.x. museo Nicoletta Ossanna Cavadini e da Giovanna Bertelli che insegna Storia della fotografia in diverse Accademie di Belle Arti italiane.
Il catalogo bilingue italiano-inglese è pubblicato dalle Edizioni d’arte Silvana Editoriale.
La mostra
La scelta del m.a.x. museo di Chiasso è anche legata al fatto che Sophia Loren ha scelto di vivere in Svizzera, a Ginevra e l’esposizione intende creare un ponte culturale fra Svizzera e Italia; l’evento ha infatti il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna e del Consolato Generale d’Italia a Lugano.

La mostra, a cura di Francesco Casetti, Angela Madesani e Nicoletta Ossanna Cavadini, si inserisce nel filone che il m.a.x. museo ciclicamente dedica alla fotografia e si ricollega al tema guida del Centro Culturale Chiasso per l’attuale stagione espositiva, la “pulchritudo”, ovvero “la bellezza”, dall’aggettivo latino pulcher (bello).
L’iniziativa si avvale della sinergia con una fitta rete di Archivi prestatori a livello internazionale e di collezionisti privati oltre che del contributo del Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, di “Cultura in movimento” dell’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana, di AGE SA, nonché dal contributo dell’Associazione amici del m.a.x. museo, dell’Associazione Villa Pontiggia Cultural Centre.

Le date e tre tappe italiane
Dopo il m.a.x. museo, la mostra prevede tre tappe successive: a Milano nella sede della Fondazione Adolfo Pini (12 marzo – 12 aprile 2026), a Bologna alla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli (7 maggio – 5 luglio 2026) e a Napoli alla Fondazione Banco di Napoli (10 settembre – 31 ottobre 2026).
Fino a 8 marzo 2026
m.a.x. museo,

Un ricco calendario di eventi
Ad accrescere l’interesse dell’esposizione vi sono conferenze, visite guidate, laboratori didattici, proiezioni di film, incontri- dibattiti
Convegno internazionale
Il mito della bellezza nella sua forma contemporanea: dai nuovi valori estetici alla filosofia politica
lunedì 10 novembre 2025, ore 15.30, Cinema Teatro Chiasso
Visite guidate gratuite
• domenica 9 novembre 2025, ore 10.30
• domenica 18 gennaio 2026, ore 10.30
• domenica 8 marzo 2026, ore 16.30, finissage
Visite guidate per associazioni, gruppi e scolaresche
su richiesta a eventi@maxmuseo.ch
Laboratori didattici per bambini e adulti
Il m.a.x. museo organizza sempre laboratori didattici per bambini e adulti, tenuti da mediatrici culturali; per questa mostra vengono proposti tre temi (gruppi liberi):
• La bellezza è un’emozione, sabato 13 dicembre 2025, ore 15.00
• Ritratti ispirati (consigliato per i più piccoli), sabato 10 gennaio 2026, ore 15.00
• Fotografia creativa, sabato 7 febbraio 2026, ore 15.00
La mostra diventa un set fotografico. Ogni partecipante, utilizzando fotocamere o smartphone potrà scattare fotografie convenzionali, per poi sperimentare approcci creativi come muovere la fotocamera, avvicinarsi molto al soggetto, cercare punti di vista inconsueti
Gli interessati sono invitati a contattare eventi@maxmuseo.ch.