Dalla reflex alla mirrorless: quale sistema scegliere?
Dopo diversi anni di esperienza con la reflex, a metà fra l’amatoriale e il professionale, vorrei compiere il fatidico passo e provare a vivere di fotografia. Per equipaggiarmi con un sistema più moderno e professionale rispetto al mio, ma senza spendere un patrimonio, ho diversi dubbi su quale mirrorless scegliere. Partendo da un corredo Canon, mi verrebbe da rimanere su questa marca, però… non trovo gli stessi obiettivi Sigma come per Sony. Secondo voi, perché? Mi consigliate di passare a Sony? Oppure pensate che sia il caso di rimanere su Canon reflex, aggiornando il corpo macchina e pian piano gli obiettivi?
Martina
Le sue domande, molto giuste e comuni nell’attuale situazione tecnica e commerciale, toccano effettivamente aspetti importanti e spesso non del tutto chiari. L’ipotesi di rimanere in Canon, aggiornando un po’ alla volta il corredo reflex, non è malvagia ed è sicuramente la più abbordabile sia come spesa, che per la possibilità di distribuirla nel tempo. Però significa investire in ambito reflex quando più nessun costruttore fa ricerca e sviluppo sulla reflex da anni; quindi è la soluzione più prudente, ma proiettata sul breve termine e se la sua intenzione è passare alla professione la soluzione più consigliabile è considerare il sistema mirrorless.
Mi chiede come mai in campo mirrorless non si trovano tutti gli obiettivi per tutte le baionette, come succedeva con la reflex; il motivo è riconducibile alle diverse politiche dei vari marchi.
Sony, che partiva da quote minoritarie in ambito reflex, ha deciso di investire massicciamente sulla mirrorless e acquisire così un vantaggio competitivo. Contemporaneamente ha “aperto” il suo sistema ai costruttori universali.
Canon invece ha cercato di proteggere la propria baionetta: a tutt’oggi il Full Frame rimane precluso ai produttori “universali”, mentre il formato APS-C è stato liberalizzato.
C’è da considerare che realizzare un obiettivo compatibile non è più così facile come nell’epoca delle reflex meccaniche, quando a qualsiasi costruttore bastava proporre un attacco meccanicamente idoneo. Anche con le prime generazioni elettroniche, ad un costruttore universale bastava clonare il chip di un obiettivo originale e montarlo su tutte le sue ottiche per “far credere” alla macchina di avere a che fare con un prodotto originale.
Oggi invece il colloquio tra macchina e obiettivo è così complesso e articolato che sarebbe facile per un costruttore di fotocamere riconoscere e boicottare qualsiasi ottica diversa dalle proprie, creando problemi all’autofocus, allo stabilizzatore e altro. Così i costruttori hanno deciso di evitare questa guerra tecnica per cui chi fabbrica le macchine si impegna a gestire correttamente anche gli obiettivi universali, mentre chi fa gli obiettivi evita di realizzare prodotti che non siano stati concordati e approvati da entrambe le parti.
In questa situazione, Canon ha deciso di blindare al massimo il proprio sistema, contando sulla propria forza tecnica e commerciale per “tenersi” tutte le vendite di obiettivi.
Nikon pare in una situazione intermedia fra Canon e Sony, visto che iniziano a trovarsi obiettivi universali con baionetta Z. Questa è la situazione di massima, seppure con qualche eccezione e con possibili evoluzioni nel tempo. Mai dire mai.
Premesso che quella di Sony è certamente una scelta valida, può andare in un negozio specializzato e provare le mirrorless Canon e Nikon, anche per verificare se ci sono obiettivi riutilizzabili del suo attuale corredo.
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