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Fotografia.it

Viaggio attraverso le aste internazionali di fotocamere e stampe Fine Art

Il collezionismo riveste un ruolo importante nel mondo della fotografia, dove il marchio Leica raggiunge volte valutazioni stratosferiche. Le aste però non riguardano solo le attrezzature, ma anche le stampe d’autore che, se registrano valutazioni certamente inferiori, sono comunque interessanti.

Redazione fotografia.it | 2 Novembre 2025
Leica Zero
Leica Zero N.112, prototipo della Leica I Le fotocamere della serie 0 (note anche come Nullserie) erano un piccolo lotto di prototipi creati dalla Ernst Leitz intorno al 1923-1924, due anni prima dell’introduzione commerciale della rivoluzionaria Leica I nel 1925. Queste fotocamere sono considerate una pietra miliare perché hanno gettato le basi della moderna fotografia utilizzando la pellicola 35mm. Sono estremamente rare: originariamente furono realizzati solo circa 25 prototipi della Serie 0 (numeri di serie da 101 a 125) e si ritiene che oggi ne esistano solo una dozzina, il che le rende oggetti da collezione ambiti. La no.112 è particolare poiché sembra sia stata consegnata direttamente a Oskar Barnack, che all’epoca era a capo del reparto progettazione della Ernst Leitz.

Il collezionismo riveste un ruolo importante nel mondo della fotografia, dove il marchio Leica raggiunge volte valutazioni stratosferiche. Le aste però non riguardano solo le attrezzature, ma anche le stampe d’autore che, se registrano valutazioni certamente inferiori, sono comunque interessanti. Abbiamo esaminato le differenze tra i vari marchi, i vari autori e le diverse aree geografiche
In questo numero di Progresso Fotografico abbiamo voluto esplorare il mondo delle aste intervistando gli operatori e proporre una panorama dei risultati delle aste.

Fotocamere battute a oltre un milione di euro

Il livello superiore, con fotocamere pagate oltre un milione di euro non è molto popolato e vi si trovano le già citate quattro Leica Zero del 1923: la N.122 venduta da Leitz Auction nel 2018 per 2.400.000 euro, la N.105 venduta da Leitz nel 2022 per 14.400.000 euro, la N.121 venduta da Wetzlar nel 2023 per 3.500.000 euro e la N.112 venduta nel 2025 per 7.200.000 euro.

Vi sono poi altri modelli Leica, del tipo a baionetta, come le due Leica MP del 1958 appartenute a Yul Brynner, la MP-60 nera con un Summaron f/2,0 e la MP-59 nera con il fondello Leicavit nero e un grandangolare da 25mm, battute da Leitz nel 2023 e pagate rispettivamente 1.320.000 euro la prima ed 1.440.000 euro la seconda. Sono prezzi elevatissimi per la intrinseca rarità dei modelli, ma anche e soprattutto per la popolarità del nome del loro primo proprietario.

Maurizio Galingerti; Mexico City 22-6-1986 La mano de Dios. Maradona e Shilton, 2019 Prezzo asta € 18.420
Maurizio Galingerti: Mexico City 22-6-1986 La mano de Dios. Maradona e Shilton, 2019 Prezzo asta € 18.420

Maurizio Galimberti è considerato uno dei maggiori esponenti della fotografia istantanea a livello internazionale. È particolarmente noto per la sua tecnica di scomposizione a mosaico, realizzata utilizzando pellicole a sviluppo istantaneo.
Maurizio Galimberti scompone l’immagine in più scatti che riproducono dettagli diversi dello stesso soggetto; le singole foto vengono poi affiancate per ricomporre l’immagine in un collage, creando un effetto dinamico che cerca di catturare il movimento e il tempo.

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Progresso Fotografico 79
Il collezionismo e il mondo delle aste: fotocamere e stampe d’autore

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