I Beatles furono molto più di una semplice band musicale, furono un fenomeno sociale di portata globale. Dopo aver conquistato l’Inghilterra e gli Stati Uniti, nel 1965 sbarcarono in Italia, parte di un tour mondiale che toccò Europa, Stati Uniti e anche l’Estremo Oriente (Filippine, Giappone). Ogni tappa era segnata da un’isteria collettiva: folle oceaniche, urla, svenimenti e un’intensa presenza mediatica.
Sempre nel 1965 uscì il film e l’album Help!, che segnò una svolta rispetto alla spontaneità degli esordi; cominciarono a emergere temi più maturi e complessi. L’album Rubber Soul, pubblicato a dicembre, rappresentò l’inizio di un’evoluzione artistica profonda che avrebbe cambiato la musica pop e rock.
I Beatles, con il loro stile e la loro musica incarnavano il rifiuto delle convenzioni, la voglia di libertà, l’anticonformismo; erano il volto di una gioventù in trasformazione, sempre più distante dai valori tradizionali e sempre più aperta a nuove idee, anche spirituali e politiche.
Capelli lunghi, abbigliamento originale, modo di parlare ironico e libero, i Beatles dettavano tendenze che venivano imitate ovunque; grazie a loro l’Inghilterra divenne il centro della cultura pop mondiale (Swinging London).
Nel 1965 i Beatles rappresentarono lo spirito di un’epoca in rapido cambiamento e prepararono il terreno per le rivoluzioni culturali della fine degli anni Sessanta.
Molte delle fotografie in mostra raccontano una storia che i giornali dell’epoca non avevano colto: la voglia dei giovani di rivendicare la libertà di vivere in un mondo diverso da quello dei loro genitori, da poco usciti dalla guerra. Queste ragazze e questi ragazzi erano nati sulle macerie del dopoguerra e, anche per questo, erano portatori di comportamenti e costumi molto diversi da quelli dei loro genitori, giovani ch hanno costituito un potente motore dello sviluppo economico e sociale.
In Italia giornalisti, scrittori, intellettuali e, più in generale, quasi tutti coloro che avevano superato i trent’anni li giudicarono in modo superficiale, persino malevolo, e non ne compresero la portata rivoluzionaria.
I Beatles a Milano
Sono oltre 500 le fotografie che l’agenzia fotogiornalistica Publifoto produsse il 23 e 24 giugno 1965: due giornate “storiche” della tournée che portò i Beatles a suonare a Milano, Genova e Roma fra il 24 e il 28 giugno, prima e unica occasione per ascoltare dal vivo i Fab Four in Italia.
Il 23 giugno i Beatles sbarcarono a notte fonda alla Stazione Centrale di Milano provenienti da Lione, accolti da 2.000 fan. Tino Petrelli, uno dei più importanti fotografi dell’agenzia, scattò una fotografia in cui i Beatles sono tutti insieme su una Alfa Romeo Spider: l’organizzazione ne aveva predisposte ben cinque, ma l’enorme folla li costrinse a salire tutti su una sola.
Il giorno seguente si aprì con il servizio fotografico sulla terrazza al 6° piano del Grand Hotel Duomo, tra le guglie della cattedrale; poi i Beatles raggiunsero il velodromo Vigorelli per i due concerti, del pomeriggio e della sera.
Per documentare l’evento Publifoto mise in campo ben sette dei suoi fotografi: Sergio Borsotti, Sergio Cossu, Gianfranco Ferrario, Carlo Fumagalli, Benito Marino, Eugenio Pavone, oltre a Tino Petrelli. Ne valse la pena perchè a partire dal 24 giugno alcune delle fotografie cominciano a comparire sui quotidiani: Corriere della Sera, Corriere d’Informazione, Il Giorno, L’Unità… Accanto alle immagini di George, John, Paul e Ringo non mancavano le fotografie dei fan, a sottolineare un vero e proprio fenomeno di costume.
In attesa delle prime note di Twist and Shout, il brano di apertura dei concerti, tra i gruppi di supporto ricordiamo Peppino di Capri, Guidone e i suoi amici, i Giovani Giovani, Augusto Righetti e Le Ombre, i New Dada, Fausto Leali e i Novelty.
La mostra
Il percorso espositivo attinge all’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, un patrimonio di 7 milioni di fotografie conservato, digitalizzato e valorizzato alle Gallerie d’Italia di Torino, a cura dell’Archivio Storico di Gruppo.
Scattate tra gli anni Trenta e Novanta del Novecento, le immagini raccontano i momenti più significativi di mezzo secolo di storia e società dell’Italia e del mondo.
Gallerie d’Italia – Milano, Chiostro dell’Ottagono
Dal 24 giugno 2025 al 7 settembre 2025
A cura Barbara Costa, Archivio Storico
Fotografie dell’Archivio Publifoto
Rai 1 del 1965