Dall’11 ottobre al 16 novembre, a Bibbiena sono esposti tutti i vincitori delle prime 20 edizioni del Premio Ponchielli che è stato e continua ad essere lo specchio della nostra società contemporanea.
Vent’anni, una celebrazione importante per un premio importante. Fra poco Bibbiena diventerà lo scenario per ripercorrere l’evoluzione del Premio Amilcare G. Ponchielli, creato nel 2004 dal GRIN, l’associazione che riunisce i redattori iconografici italiani. Le immagini di questo prestigioso premio rappresentano una grande testimonianza contemporanea della creatività e del talento espressi dalla fotografia italiana, ma non solo. Anno dopo anno il premio si è rivelato un’occasione importante per rimanere aggiornati su cosa succede nel mondo attraverso lo sguardo autoriale dei fotografi.
Mentre proseguono i preparativi per la mostra che sarà inaugurata a breve, ho voluto fare qualche domanda a Mariateresa Cerretelli, presidente del GRIN.
Che cosa significa per voi questo importante traguardo?
Come Presidente del GRIN e per tutti i photo editor del GRIN questo evento rappresenta una grande soddisfazione. Celebriamo un impegno di 20 anni dedicato alla cultura della fotografia e con un Premio di prestigio e molto noto, dedicato ad Amilcare G. Ponchielli.
Chi era Amilcare Ponchielli?
È stato il primo Photo Editor italiano e ha dato, con il suo lavoro e la sua passione per la fotografia, un grande contributo visivo, colto e innovativo a riviste come AMICA, Max e Sette.
Ponchielli era molto impegnato nello studio e nella ricerca. Tra l’altro, durante la sua vita ha raccolto oltre milleduecento volumi di fotografia che ora sono conservati nella Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (MI) presso il Museo di Fotografia Contemporanea. Una documentazione preziosissima.
La mostra ha anche un catalogo importante, come è nata l’idea del libro e come si è sviluppata?
In questi venti anni il Premio Ponchielli è stato lo specchio della nostra società attraverso gli occhi e le narrazioni degli autori che hanno vinto e quelli che hanno partecipato. Abbiamo voluto raccogliere le immagini e le testimonianze di questo grande lavoro frutto della ricerca e dell’impegno di tanti autori che attestano il talento e la creatività della fotografia contemporanea.
Il volume dedicato al Premio nasce dal progetto grafico di TomoTomo, dalla curatela del GRIN, dalla collaborazione di Michele Smargiassi, Luca Pitoni e Fabrizio Trisoglio di Fondazione AEM. Inoltre, dalla competenza di Roberto Rossi Direttore Centro Italiano della Fotografia d’Autore che ha seguito la stampa e, passo dopo passo, anche l’allestimento della mostra che vedrà tutti i vincitori delle 20 edizioni del Premio.
Come avvengono le selezioni delle immagini per il Premio Ponchielli?
Gli occhi dei photo editor sono abituati a visionare quotidianamente con attenzione, curiosità, competenza e sensibilità il lavoro dei fotografi. Una selezione attenta che viene fatta per giornali, agenzie e libri. Sono tutti quegli occhi che hanno colto le scintille del talento e la musica dell’emozione che, una foto dopo l’altra, vibra e perfeziona il ritmo in un progetto di valore.
In questi 20 anni, i photo editor del GRIN sono stati guidati dalla stessa passione e dalla stessa ricerca incessante nella selezione dei 200 e più progetti fotografici che concorrono ad ogni edizione del Premio. Tra le tante straordinarie narrazioni, ogni anno hanno individuato una rosa di 15 lavori impeccabili da consegnare alla giuria finale. Stiamo parlando di giurie molto prestigiose, presiedute di volta in volta da direttori di giornali, editori di libri, storici e docenti.
Anche fotografi?
Certamente. Hanno fatto parte della giuria anche grandi fotografi come Gabriele Basilico, Giovanni Gastel o Gianni Berengo Gardin. Il loro sguardo attento ha aiutato a selezionare i lavori delle 20 edizioni di questo premio che hanno scandito la storia con uno spaccato del bene e del male della nostra epoca contemporanea. Il Premio Ponchielli riconosce alla fotografia italiana il valore, l’impegno, la profonda sperimentazione e il pregio di tantissimi autori.
Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Ora siamo particolarmente concentrati sulla programmazione della mostra e del libro dei 20 anni. A Bibiena, l’11 ottobre prima dell’inaugurazione, registreremo un video con gli autori vincitori di 20 anni di Premio e lo proietteremo il 4 dicembre durante la presentazione del libro presso la Fondazione AEM, a Milano. Faremo anche vedere i video dei 20 anni del Premio e festeggeremo la nostra storia. Sempre a Milano, nel 2026 comincerà la programmazione della mostra per proseguire in altre sedi italiane. Sono tante iniziative e nulla sarebbe stato possibile senza l’aiuto di FIAF, Fondazione AEM e WeWorld e tutti quelli che ci hanno sostenuto e aiutato per tutte le edizioni.
Il catalogo del Premio Ponchielli Venti fotografi Venti storie Venti anni Premio Ponchielli 2004-2024 verrà presentato l’11 ottobre alle 16.30 nel cortile del CIFA in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione allo spazio CIFA di Bibbiena.
La mostra Venti Fotografie Venti store Venti anni
è al Centro Italiano della Fotografia d’Autore
via delle Monache 2, 52011 Bibbiena (AR)
info 0575 1653924
segreteria@centrofotografia.org
www.centrofotografia.org
Si può visitare fino al 16 novembre
Dal martedì al sabato 9,30 /12,30 – 15,30/ 18,30
Domenica 10,00 -13,00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito