“Urbex” è avventurarsi in strutture e rovine abbandonate alla scoperta di una vita passata.
Buona visione a chi con curiosità aprirà questo “libro”, a chi aprirà i suoi occhi e la sua mente, a chi volerà fra le immagini di un abbandono vivo. Sì, un abbandono vivo.
Con queste foto, con le mie foto, voglio farvi rivivere quelle case, quei luoghi, quegli spazi oramai dimenticati da tutti. La polvere, la muffa, la cenere. Perché sì, a volte l’abbandono brucia nella sua solitudine.
Vedrete foto che vi rattristeranno, foto che vi faranno rabbia, sì rabbia! Per la dimenticanza di meravigliosi oggetti lasciati lì al loro muto silenzio. Vedrete poi invece la vita fra queste mura, il movimento “statico” di quelle anime che insieme a me hanno donato vita con il calore dei loro corpi.
Queste foto sono la consapevolezza dei ricordi, queste foto vi invitano a scavare dentro di voi, a ricordare ricordi di un passato non troppo passato, la cucina della mamma, la camera da letto della nonna, le corse dei bimbi per le scale mentre la mamma gridava di andare a letto… una lettura in sala, il caldo di un camino acceso, il frastuono di macchinari in movimento.
Ogni foto ha un suo ricordo e un suo rumore. Ascoltate! Non lo sentite? Questo è il rumore dei ricordi.
William De Biasi