Abbiamo intervistato Enrico Vertechi, neo-presidente di Flegrea Photo, l’associazione che ha dato vita al festival, il suo direttore artistico, Luca Sorbo, e Francesco Soranno di FIAF
Lo scorso anno il Festival della Fotografia di Napoli ha visto una notevole partecipazione di pubblico con una significativa attenzione da parte della stampa, sia locale che nazionale. Ci parli dell’associazione Flegrea Photo.
Flegrea Photo è un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro fondata nel 2008; è iscritta al Registro del Terzo Settore (RUNTS) e il suo obiettivo è diffondere e sostenere la cultura e la passione fotografica come espressione artistica contemporanea organizzando dibattiti, concorsi, mostre ed eventi fotografici a Napoli e in Campania.
Aderisce alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF), per la quale nel 2019 ha organizzato a Napoli il 71° Congresso al Museo Archeologico Nazionale (MANN).
Come è nata l´idea di fare un festival della fotografia a Napoli?
A Napoli un festival della fotografia non era mai stato
nemmeno concepito, né esiste uno spazio dedicato a tale scopo; dopo il congresso
di Napoli del 2019, con maggiore consapevolezza delle nostre capacità
organizzative, è cominciata a nascere l’idea di un Festival della fotografia
mirato ad accrescere la nostra comunità di appassionati e a stimolare la
creatività e l’interesse per la cultura al fine di valorizzare l’arte della
fotografia.
In particolare abbiamo voluto creare un evento che fosse capace di contribuire
non solo alla crescita personale del fotoamatore, ma anche alla diffusione
dell’arte visiva nei contesti sociali meno agiati.
Quali sono le aspettative e i progetti futuri della vostra associazione?
Siamo impegnati a far crescere l’associazione che potrebbe così sostenere maggiormente le nostre iniziative e rafforzare la rete che in questi anni abbiamo creato con gli altri circoli fotografici della Campania condividendo esperienze culturali e progetti fotografici.
Perché associarsi a Flegrea Photo?
Perché promuoviamo la cultura fotografica e le tecniche
della fotografia, favorendo la
condivisione di esperienze e conoscenze: questo permette di ampliare la propria
rete di contatti e offre anche opportunità lavorative.
Partecipare a conferenze, fiere, festival, seminari, workshop può essere un
ottimo modo per incontrare non solo altri appassionati, ma anche professionisti.
Direttore artistico del Festival è Luca Sorbo: a lui chiediamo quale sia il filo conduttore di questa nuova edizione.
Il tema, che ho ideato per questa seconda edizione è: “Dal
fotografico al post-fotografico?” Discuteremo con tutti gli ospiti dei
cambiamenti epocali che stiamo vivendo. Cercheremo di comprendere cosa potrà
accadere quando alla magia delle impronte di luce si sostituirà quella degli
algoritmi e se questa mutazione è irreversibile.
Ci sarà anche un incontro a Villa Pignatelli con la fotografa di scena Anna
Camerlingo, il 20 settembre; in questa occasione presenteremo anche il
programma dettagliato del Festival.
Fare un evento culturale a Napoli è un po´ come ereditare un cognome importante, talvolta è scomodo. Alla luce di questo, le chiedo: oltre ad attrarre appassionati di fotografia, cosa si propone il Napoli Photo Festival?
Organizzare un Festival in una grande città è molto complesso. Purtroppo abbiamo pochi mezzi economici, ma a questo supplisce la passione e l’impegno dei soci di Flegrea Photo.
Ci proponiamo come un momento di riflessione sulla fotografia contemporanea; oggi ci sono tante mostre che disorientano lo spettatore e noi vogliamo creare un’attenzione consapevole poiché lo spettatore ha un ruolo importante, come l’autore.
Spettatori di qualità sono essenziali perché ci siano autori di qualità.
Quale palinsesto culturale ed espositivo prevede questa edizione?
Abbiamo coinvolto autori impegnati nella ricerca visiva di
lungo termine e capaci di offrire proposte originali.
Tra questi vi sono Barbara Zanon, Filippo Venturi, Antonello Scotti, Mario
Ferrara, Yvonne De Rosa, Marco Maraviglia, Marco Rinaldi e Paola Setaro,
Salvatore Di Vilio, Riccardo Piccirillo.
Vi sono poi molte mostre, posso citare quelle dedicate a Fulvio Roiter, a
Filippo Venturi, a Barbara Zanon, a Fabio Domenicali, a Francesca Cilento, a
Luigi Cipriano e a Salvatore Di Vilio.
In cosa differisce questa seconda edizione dalla precedente?
La prima edizione è stata importante perché ha dimostrato
che questo festival era possibile. Certo le difficoltà sono state molte, ma le
abbiamo superate grazie all’impegno dei soci.
In questa seconda edizione siamo diventati tappa di Portfolio Italia, la più
importante rassegna nazionale per la promozione dei giovani autori; il
programma degli incontri quest’anno è molto più ricco.
Un aggettivo per definire questa seconda edizione del Napoli Photo Festival?
Ne dico due: interessante e impegnativa.
All’interno di questa edizione si svolgerà la decima tappa di Portfolio Italia, manifestazione organizzata da FIAF; il suo delegato è Francesco Soranno e colgo l’occasione per intervistare anche lui. Qual è il rapporto tra F.I.A.F e il festival?
FIAF, a cui Flegrea Photo aderisce da oltre dieci anni,
raccoglie in Italia oltre 400 associazioni e circoli e ha sviluppato, tutelato,
per tanti anni la fotografia come “arte contemporanea” e costituisce quindi un
importante pezzo della storia del nostro Paese.
Portfolio Italia è un circuito nazionale caratterizzato da Festival di
Fotografia specializzati in incontri di Lettura Portfolio e mostre; quest’anno
è giunto alla sua 22a edizione e presenterà i 22 lavori finalisti presso
il CIFA Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena.
Quest’anno il Napoli Photo Festival è stato inserito nel suo circuito grazie al
successo della prima edizione che lo scorso anno ha visto la partecipazione di
oltre 100 autori.
Il Festival si svolgerà dal 3 al 12 ottobre al Parco Laise, dove prima c’era la Base Nato; è una sede ben collegata e con un parcheggio interno gratuito.
www.napoliphotofestival.it
Giuseppe Ferraina