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Fotografia.it

Il dramma di Gaza nelle immagini premiate al World Press Photo

E’ dal 7 ottobre 2023 che continuano le stragi dei civili a Gaza; il fotografo palestinese Ali Jadallah, Anadolu Agency, ne è testimone

Paolo Namias | 4 Ottobre 2025
Gaza WPP 2025
I parenti delle persone uccise in un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat piangono mentre i corpi vengono trasportati all’ospedale al-Aqsa. Deir al-Balah, Gaza, 9 agosto 2024. © Ali Jadallah, Anadolu Agency

Quanto accaduto negli ultimi tempi non è che la continuazioni delle stragi compiute da Israele dopo il 7 ottobre 2023. Con i giornalisti internazionali esclusi da Gaza, i fotografi locali hanno rischiato la vita per documentare la guerra; pubblichiamo qui le immagini di di Ali Jadallah, Anadolu Agency che sono state premiate al World Press Photo 2025

Gaza WPP 2025
Un ragazzo ferito viene curato all’ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah, dopo un attacco israeliano al campo profughi di al-Maghazi. La popolazione del campo è triplicata nei primi mesi di guerra. Gaza, 1 gennaio 2024. © Ali Jadallah, Anadolu Agency

Ali Jadallah è un fotogiornalista palestinese che lavora per l’agenzia di stampa turca Anadolu Agency (AA), e ha base nella Striscia di Gaza. È conosciuto a livello internazionale per il suo emozionante racconto della vita, del conflitto e della resilienza della popolazione di Gaza.
Ha coperto per oltre 13 anni il conflitto israelo-palestinese, ma dopo l’inizio del conflitto del 2023, si è dedicato alla documentazione della distruzione e della sofferenza a Gaza.

Gaza WPP 2025
La gente osserva il fumo e le fiamme che si levano da un edificio in seguito agli attacchi israeliani su Deir al-Balah. Israele ha bombardato più volte la città centrale di Gaza nel corso dell’anno. Gaza, 6 giugno 2024. © Ali Jadallah, Anadolu Agency

Documentazione che è resa ancora più personale dal fatto che ha subito la distruzione della sua casa e la perdita di cinque membri della sua famiglia (padre, sorella, tre fratelli e cugini): lui stesso è stato ferito più volte.
Il fotografo racconta: “Ogni volta che fotografo una casa distrutta, mi viene in mente la mia. Ogni volta che i feriti e i martiri vengono estratti dalle macerie, mi vengono in mente mio padre e i miei fratelli.”

Jadallah continua a lavorare a Gaza mettendo a rischio la propria vita con l’obiettivo di documentare la tragedia e i crimini di guerra e dare voce alla sua comunità.

Gaza WPP 2025
I residenti tornano alle loro case a Khan Younis dopo il ritiro israeliano del 7 aprile. A luglio e agosto, Israele avrebbe lanciato altre due incursioni terrestri nella città meridionale. Gaza, 9 aprile 2024. © Ali Jadallah, Anadolu Agency

Numerosi i premi che gli sono stati riconosciuti oltre al WPP; per due anni è stato proclamato Fotografo dell’Anno al Siena International Photo Awards (SIPA), nel 2025 con lo scatto “Leaving Home” (Lasciando Casa) realizzato a Deir al-Balah, Gaza, (2024) che ritrae la distruzione e la dignità umana in mezzo alle macerie. Ha vinto anche nella sezione Storytelling con il progetto “Situation in Gaza amid ongoing Israeli attacks.”
Nel 2024 con l’immagine “Irreplaceable” (Insostituibile) che cattura lo strazio di una donna accanto al corpo senza vita di una persona cara colpita dagli attacchi aerei a Gaza City.

Paolo Namias
Direttore editoriale delle pubblicazioni di Rodolfo Namias Editore
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