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Fotografia.it

Dal mondo della fotografia, grazie mirrorless

Un discorso “in generale”.

Francesco Carlini | 27 Agosto 2018

Nikon ha appena presentato la mirrorless Full frame, Canon dovrebbe fare lo stesso a breve. In molti sul web si sono espressi a favore di questa rivoluzione e, a titolo del tutto personale, credo anche io che dovremmo ringraziare il settore mirrorless. Chiaramente Sony ha fatto la parte maggiore di questi sforzi, ma non è certo l’unica. Per cui farò un discorso “in generale”.

1. Sono il futuro. Piaccia o non piaccia, le mirrorless sono “il futuro”. Da anni. Dopo i primi tempi di assestamento e varie critiche dal mondo reflex, la tecnologia ha fatto passi da gigante: sistema AF, mirino, raffica, tecnolgie a sensore, comparto video, durata della batteria..È stato superato un immobilismo che perdurava da anni.

2. Aprono un nuovo mercato. Chi ha creduto nel sistema mirrorless lo ha fatto per due ragioni: per l’impossibilità di scalzare i “mostri sacri” (leggasi Canon e Nikon) e, soprattutto, per coccolarsi il fotografo di domani. E questo è un passaggio molto importante: è accaparrarsi il futuro mercato, è puntare sui più giovani aprendo un nuovo segmento. Non voglio dire che le reflex non siano più valide (sarebbe una bestemmia, Nikon D850 per esempio è una delle reflex migliori di sempre) o siano riservate solo ad un utente “smaliziato” o “datato”, voglio dire che la fotografia, grazie ai social e al web in generale, è molto più democratica di un tempo e questa è una porta che una grande azienda deve saper varcare. Chiaro, non tutti i fotografi o pseudo tali sono tecnicamente validi e la maggior parte delle foto che si trovano in giro sono più che altro dei “vorrei ma non posso” che finiranno nel dimenticatoio, ma non è questo il discorso. Tutto ruota attorno al fatto che l’importante è cominciare, e l’inizio è reso più intuitivo da una mirrorless che da una reflex (basti pensare al mirino, al menù, agli automatismi di condivisione). È infatti molto facile che chi abbia una reflex decida di acquistare anche un corpo mirrorless, magari non per utilizzarlo come prima scelta inizialmente, ma è altrettanto chiaro che chi comincia con una mirrorless non farà mai il salto a reflex (perlomeno non ad una digitale). Per cui attrarre il fotografo giovane vuol dire predersi una fetta maggioritaria del mercato di domani – e anche di oggi, dati alla mano. Ed il gioco è fatto.

3. Hanno trainato il settore. Non ci fossero state le mirrorless, e i numeri delle vendite e i dati GFK parlano chiaro, il settore fotografico sarebbe probabilmente calato inesorabilmente verso il baratro. I nomi che spiccano sono quelli di aziende che hanno saputo ascoltare più di altre i bisogni del “nuovo che avanza” e non solo dei professionisti: Panasonic ha sfondato nel mondo video grazie alla GH, Fuji ha cementato la sua fetta di mercato e l’ha ingrandita grazie al sistema X-T. Ma è Sony che ha dato una vera e propria spallata con la serie A7 Full frame, sbaragliando la concorrenza nel settore fotografico e accaparrandosi una buona parte dei videomaker. Come? Ascoltando il pubblico e dandogli quello che voleva. Tutto ciò non ha fatto altro che aumentare l’offerta e, di conseguenza, ha spinto anche i produttori terzi ad offrire nuovi prodotti: non solo Sigma che produce ottiche eccellenti, anche aziende quali Tamron e Tokina, fino ad arrivare alle più giovani aziende asiatiche che ultimamente, grazie ad un buon compromesso tra qualità e prezzo, si stanno ritagliando un notevole spazio..si pensi a Laowa. E poi il mercato degli adattatori, dei software, delle schede di memoria..

In sostanza le mirrorless sono il nuovo terreno di sfida. E le cose non potranno che migliorare, nuovi traguardi attendono tutti i produttori: nuove tecnologie, nuove ottiche, nuova comunicazione. E tutto ciò non può che far bene ad un settore che, a prescindere dai numeri di vendita (bassi rispetto ad un tempo, ma molto più alti a valore), sta rivivendo una nuova giovinezza. Con Nikon e Canon ai blocchi di partenza con le loro mirrorless, ci attendono anni ricchi di novità e di sviluppi tecnologici davvero interessanti che gioveranno a tutti. Personalmente sono entusiasta.

But wait. Una postilla devo farla. Anche le mirrorless dovrebbero ringraziare un settore a loro estraneo, quello degli smartphone. In fin dei conti, se siamo arrivati a ciò, se la fotografia ha preso così piede in questi tempi moderni e digitali, lo si deve in gran parte anche al settore mobile..sono loro che hanno democraticizzato così tanto la fotografia. Tra una castroneria e l’altra, tra un orizzonte storto e un pastrugno HDR, gli smartphone hanno rinnovato l’interesse per l’immagine grazie ai social network e alle piattaforme di condivisione. Senza di loro una buona fetta di quelli che oggi hanno deciso di acquistare una mirrorless – che condivide con gli smartphone vari aspetti come la facilità di utilizzo, il tuochscreen, la connessione Wi-Fi (portata poi sulle reflex) – probabilmente non ci sarebbe.

Per cui, dal mondo della fotografia e non solo, grazie a tutti.

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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