Ha senso oggi fotografare con una fotocamera al posto del cellulare?
Una domanda forse provocatoria: ha senso oggi fotografare con una fotocamera al posto del cellulare? Ve lo chiedo perché, a volte, mi pare di ottenere quasi gli stessi risultati.
Renato
Domandona, visto il boom della fotografia con lo smartphone, l’impegno tecnico de fabbricanti e anche l’ambiente di appassionati e professionisti del settore nel quale pone la questione. Forse le risposte sono tante quante sono le persone che fotografano e i momenti della loro vita.
Se pensa che c’è chi si butta sull’analogico, con tutta l’aleatorietà, le difficoltà, i tempi e i costi di una scelta simile, capirà che alla sua domanda non ci può essere una risposta semplice e buona per tutti. Però in effetti è una domanda che tutti i fotografi si pongono, di questi tempi.
Comunque, scinderei la questione in due:
1) Ha senso usare una fotocamera dal lato dell’esperienza e del divertimento?
2) Ha senso usare una fotocamera dal punto di vista del risultato?
Alla prima domanda risponderei con un sì netto, se uno ha il gusto di fotografare consapevolmente e di avere sotto controllo il mezzo. Tante volte, il divertimento può stare tutto o quasi in quel “clic” e nel come ci si arriva, piuttosto che nel risultato. È come andare in moto o in barca a vela: il divertimento sta prima di tutto nel mezzo, nell’emozione e nel viaggio, piuttosto che nella destinazione, che può essere anche solo un pretesto per fare un’esperienza unica.
Dal lato del risultato, tecnico o creativo, le differenze possono essere minori oppure eclatanti, a seconda dei casi. Se lei fotografa con una mirrorless in automatico e obiettivo da 28mm o equivalente, può darsi che non noti grandi differenze con lo smartphone e semmai abbia foto più pronte e piacevoli con quest’ultimo. Potenza della fotografia computazionale, che tratta l’immagine per renderla sempre accattivante.
Questo vale soprattutto per il “non fotografo”, che non sa né cosa vuole davvero e nemmeno come farlo. Così si trova bell’e pronto un risultato decisamente superiore alle sue capacità. Cionondimeno, anche una semplice Ricoh GR, che corrisponde proprio al caso ipotizzato di fotocamera col 28mm da usare con nonchalance senza nemmeno disporre un mirino, ha una sua schiera di appassionati incuranti delle mode. Infatti, è uno dei pochi casi di fotocamera che mantiene i livelli di vendita e semmai li incrementa col passare degli anni, anziché avere un boom iniziale seguito da un rapido declino come avviene di norma.
Quindi, avendo una visione e un gusto personali, scattare con una fotocamera e lavorare in proprio l’immagine costituiscono un tutt’uno al quale non si può rinunciare.
Se poi si va su settori più specialistici, sia come competenze che come attrezzature, allora lo smartphone trova i suoi limiti evidenti anche agli occhi del profano; figurarsi se si ragiona tra esperti.
Insomma, ci sono ancora molti campi della fotografia dove una fotocamera vera ha ampi margini di vantaggio perfino sul più sofisticato degli smartphone, ma non tutti ne hanno bisogno, né forse hanno l’occhio per vedere le differenze. A ciascuno il suo.
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