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Fotografia.it
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L’esperto risponde – Quale monitor per la fotografia?

Quali sono i parametri “minimi” che bisogna controllare per scegliere il giusto monitor per l’editing?

Redazione fotografia.it | 1 Aprile 2023

Temo che il mio attuale monitor sia alle battute finali, dovendo cambiarlo vorrei optare per una soluzione adatta al ritocco fotografico (non mi serve il top di gamma e non vorrei spendere una fortuna). Oltre a chiedervi se avete dei modelli da segnalarmi (purtroppo temo che dovrò limitarmi a 24 pollici o 27 con poco ingombro di base, ho infatti un vincolo di larghezza sui 55 cm e di altezza sui 48 cm), vorrei chiedervi quali sono i parametri “minimi” che dovrei controllare nell’effettuare la scelta. Ad esempio tipo pannello, copertura spazio colore, ecc..
– Stefano

Le riassumo così la sua risposta:

  • Gamut o spazio colore: più ampio è, meglio è. Sicuramente mi orienterei su modelli che dichiarano dal 98% in su dello spazio AdobeRGB.
  • Tecnologia di pannello: orientarsi su monitor basati su tecnologia IPS (In Plane Switching), che garantisce passaggi tonali più fotografici e che permette una discreta visione anche quando il monitor è inclinato. Eventualmente accettabile anche la PVA. Evitare monitor con tecnologia TN.
  • Dimensione: ovviamente è una scelta abbastanza personale dettata da costi e spazi.
  • Risoluzione: in parte è legata alla dimensione ed in parte alla qualità (a parità di pollici possono esserci pannelli con maggiore o minore risoluzione). Per la foto, più è alta meglio è, però una risoluzione troppo alta su un monitor piccolo potrebbe comportare qualche scomodità nell’uso generico (icone e testi piccoli, da ingrandire).
  • LUT di calibrazione. Tutti i monitor sono calibrabili. Quelli standard vengono calibrati “scrivendo” i parametri di informazione nella scheda grafica del computer, mentre quelli più evoluti dispongono di un’elettronica di calibrazione interna (detti a calibrazione hardware o calibrazione interna) e garantiscono miglior qualità di calibrazione e riproduzione di un maggior numero di tinte. Se possibile (in base al costo accettabile) meglio indirizzarsi su quelli a calibrazione HW.
  • A prescindere dal fatto che il monitor sia standard o a calibrazione hardware, prevedere una spesa anche per il calibratore: nessun monitor, neanche il più costoso, può definirsi fedele se non viene calibrato.

Considerazione finale: è giusto tenere in considerazione il prezzo, ma dobbiamo anche considerare che oggigiorno il monitor è a tutti gli effetti parte del corredo fotografico e l’investimento dovrebbe essere proporzionato a quello di macchina e obiettivi. Se investiamo un sacco di soldi in fotocamere e lenti, non ha senso poi guardare e lavorare i nostri scatti su un monitor scadente.

Soprattutto prima degli aumenti di inizio anno, BenQ SW240 aveva un ottimo rapporto qualità/prezzo. In ogni caso, con le indicazioni sopra riportate e un po’ di pazienza in internet, potrà valutare in proprio le alternative in base al budget e alla disponibilità del momento.


Hai domande particolari che vorresti rivolgerci? Siamo a tua disposizione! Scrivici una mail a: tuttifotografi@fotografia.it!

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