Partecipa anche tu, leggendo i nostri suggerimenti di ripresa, al nuovo concorso fotografico di Fotografia.it, il contest dell’estate 2022 dedicato alle migliori tra le foto delle tue vacanze!
Russ Allison Loar - Contest 'Le foto delle tue vacanze' - Fotografia.it
Diamo il via al nuovo Contest di Fotografia.it dedicato alle migliori tra le foto delle tue vacanze!
A tutti gli effetti si tratta di una nuova Sfida Fotografica, la numero 8, che per il carattere onnicomprensivo che assume in questa edizione abbiamo deciso di ‘elevare’ al rango di concorso fotografico vero e proprio! Siamo nel bel mezzo dell’estate 2022 ed è ufficialmente iniziato in periodo dell’anno in cui si aprono le maggiori opportunità di ripresa fotografica anche per coloro che, durante i mesi più rigidi, faticano a tirare fuori la mirrorless o la reflex dall’armadio.
Che si tratti di monumenti o di luoghi celebri, la foto dal punto di vista ‘cartolina’ resta un ottimo ricordo da portarsi a casa! Eppure non tutti gli scatti sono identici. Anche tra mille fotogrammi ritraenti il Golden Gate Bridge ne troverete certamente qualcuno migliore e qualcuno peggiore. Cercate di dare la vostra interpretazione ai luoghi celebri che visiterete. Potete farlo tramite il punto di ripresa, la focale, il momento della giornata e la situazione meteorologica o semplicemente aspettando l’attimo in cui qualche cosa accadrà! Lezione di HCB d’altronde.
Non scordate un elemento importante: fotografare per ricordo non è la stessa cosa del fotografare per la fotografia. Se sceglierete questa seconda strada un po’ di impegno in più dovrete riporlo nel momento dello scatto. Non dico proprio il treppiedi con il set di filtri digradanti in valigia… ma poco ci manca!
L’ambito vacanziero aiuta nel lasciare a casa il portatile favorendo appunto l’attrezzatura fotografica ed i luoghi visitati durante il periodo estivo, da soli o in compagnia, offrono opportunità di scatto di ogni genere. Ritratto, paesaggio, Street ma anche travel, food e azione sono i generi che fioriscono in abbondanza durante questa calda e luminosa stagione.
Parlando di ‘viaggio’ nel suo più ampio senso del termine non possiamo ignorare un elemento immancabile all’interno di qualsiasi contesto di spostamento… il mezzo di trasporto! Vagando durante l’estate per porti, aeroporti, stazioni, strade o vicoli vi capiterà certamente di imbattervi in scene aventi quali soggetti papabili i mezzi transitanti per tali luoghi o le persone coinvolte negli spostamenti. Posto che la fotografia di luoghi particolarmente sensibili è soggetta a restrizioni, nulla vi vieta di chiedere, indagare documentarvi a priori su tali opportunità. Insomma: di fotografie di traghetti in fase di attracco o di partenza ve ne sono milioni!
Una piccola indicazione tecnica riguarda il fatto che il tempo di scatto non va sottovalutato in questi casi, soprattutto nei momenti della giornata in cui la luce non è troppa. O quando il cielo è coperto. Piuttosto alzate gli Iso ed al tempo stesso privilegiate composizione e leggibilità dei particolari, visto che non starete di certo riprendendo un ritratto con bokeh a f/1.2! E non scordate che il momento del giorno, con la posizione del sole, possono anche in questo caso fare la differenza: se partirete verso l’ora del tramonto tenete a portata di mano la fotocamera!
La fotografia mobile si somma alle opportunità di scatto sotto l’ombrellone così come sui bricchi della montagne ma anche nelle città d’arte piuttosto che nei parchi cittadini e durante le innumerevoli occasioni festose come fiere, sagre, mercatini, rievocazioni. E non scordiamo, in declinazione mirrorless, reflex, compatta o mobile, il grande ‘tormentone’ di coloro che vogliono proprio in questa stagione mettersi massimamente alla prova: la fotografia subacquea!
Qualche decennio fa coloro che nel periodo estivo dirigevano verso località montane, in generale non temperate o addirittura fredde erano oggettivamente viste come una pecora nera nello scenario vacanziero dei milioni di turisti spiaggiati, arenati, lungo le coste del nostro paese. Merito la scoperta della montagna ‘estiva’, le maggiori possibilità economiche delle persone, il costo ormai irrisorio dei voli aerei nonché la diffusione di sempre più materiale informativo grazie alle tecnologie della comunicazione, ebbene oggi è quasi normale scegliere mete non esplicitamente tropicali ove trascorrere il periodo estivo. Come per esempio la regione dei laghi inglesi al confine con la Scozia.
Come in questo caso la fotografia paesaggistica, presa con la dovuta calma, può riservare grandi soddisfazioni al ritorno a casa… e tanto lavoro di post produzione! Vi suggerisco, se potete, di sprecare qualche momento passato di fronte a questi scenari per massimizzare il livello qualitativo degli scatti che ivi riprenderete. Non tutti, altrimenti non sarà vacanza per voi e per coloro che sono con voi! Ma qualcuno sì. Ipotizzate di portarvi in valigia un treppiedino leggero ma rigido dal quale scattare un Raw ben calibrato e fermo.
Non scordate: per fotografare con calma occorre uscire per fotografare, il che, spesso, non si coniuga con il fatto di essere in compagnia… Per questo vi suggerivo di non programmare ogni uscita a scopi fotografici ma di riservarne qualcuna solo per voi.
Il concorso che parte questo mese è aperto al massimo grado di sperimentazione! Un titolo? Quello pro forma lo leggete da voi all’interno della sezione dei Concorsi di Fotografia.it da cui accedere alla competizione ma potreste chiamarlo come volete: ‘il mio viaggio d’estate’, ‘le mie vacanze a…’, ‘un’estate diversa’, ‘racconto di un’avventura’. Insomma: raccontateci con le vostre fotografie quello che l’estate vi ha suggerito, concesso, insegnato!
Mare, tramonto, ripresa dall’alto, composizione originale, controluce… che dire? In questo scatto c’è tutto quello che potremmo attenderci da una classica ‘foto al mare al tramonto’ ma con un bel carico di valore aggiuntivo! Probabilmente questa ripresa è stata realizzata per mezzo di un drone, strumento ormai evolutissimo di ripresa fotografica e video che in monti recheranno con se in vacanza.
Vi esorto a fare molta attenzione però agli ambiti ove queste tecnologie siano ammesse dato che la normativa per il loro impiego in aree pubbliche è ferrea. Dal punto di vista fotografico voglio invece spezzare una lancia in favore della ripresa più istintiva di scene per le quali il classico manuale di fotografia prescriverebbe inderogabilmente l’impiego del treppiedi! Oggi i moderni sensori, Full Frame ma anche Aps-C o addirittura Micro 4/3, vantano possibilità di ripresa in luce scarsa, grazie a Iso elevatissimi, scarso noise e ottiche assai luminose, da primato. Tali soprattutto da consentire finalmente di lavorare a mano libera con opportune garanzie di successo.
E non dimentichiamo i sistemi di stabilizzazione moderni i quali garantiscono tempi di scatto senza treppiedi sino a ieri inavvicinabili. Ricordate però che l’esposizione corretta non è quella in cui non troverete traccia d’ombra bensì quella che vi consentirà di trasferire in fotografia l’emozione di una scena: questo scatto è intenso anche per via della sottoesposizione in cui vive tuta la parte inferiore, ravvivata solo dall’illuminazione urbana.
Qualche idea ve la diamo noi (alcune le avete scorse già sopra), per mezzo di alcuni spunti ‘estivi’ tratti dal Web che vi serviranno in particolare ad interpretare la fotografia estiva in modo meno codificato rispetto al classico ‘scatto in riva al mare al tramonto’. In particolare oggi che le destinazioni estive scelte dagli italiani si sono ormai ampiamente diversificate tra mare, montagna, città d’arte, estero, viaggi avventura o semplicemente relax e cura di se.
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Non siamo solo noi ‘mediterranei’ ad avere a che fare con porti e porticcioli turistici. Tutta l’Europa del nord, ma anche quella centrale, vive sia sui mari del nord ma in particolare sulle vie di comunicazione fluviale che portano con se i segni di un trascorsi commerciale del tutto unico. Sia che vi rechiate proprio lungo le rive del Reno, del Tamigi piuttosto che sulla Senna, sia che i soggetti dei vostri scatti siano differenti da questi scenari, la ripresa che vedete qui può esservi di ispirazione per via dello spirito pratico che la anima.
In situazioni in cui i soggetti di prestino, come questi, a composizioni regolari, ripetitive, grafiche o in generale ad essere usati per una loro caratteristiche prettamente estetica, ebbene, fatelo! E’ vero che non catturerete lo spirito di coloro che per secoli hanno popolato tali luoghi ma di certo una suggestiva veduta pittorica di questo tipo ve la porterete a casa. Solitamente la scelta della focale e del punto di ripresa sono i fattori fondamentali per avere successo in questo tipo di composizione.
Ma vi è anche un ulteriore elemento che sfugge spesso al fotografi itinerante più frettoloso: la messa in bolla della fotocamera. Il fatto che gli edifici sullo sfondo si allineino alla verticale del fotogramma e con essi gli alberi delle barche non è cosa di poco conto nell’economia dello scatto. Ciò crea una grande graficità e stasi al tempo stesso. Scegliete una composizione inclinata e vedrete come il senso della fotografia verrà del tutto stravolto. Magari in meglio, chissà…
I turisti, le turiste in questo caso, sono tra i soggetti preferiti, fotograficamente parlando, dai turisti. Ce lo ha insegnato Martin Parr, sebbene tramite uno stile ben più cattivello di questo. Le città d’arte ed i centri urbani in modo particolare d’estate pullulano di turisti, talvolta decisamente appariscenti ed in ogni caso riconoscibilissimi! Peccato non sfruttarne la presenza all’interno di scene urbane, street, che forniscano alla presenza umana un qualche tipo di contesto speciale degno di rappresentare il ‘punctum’ della ripresa.
In quest’ottica i modelli di fotocamera prediletti da chi ama la street sono quelli più minuti in circolazione: dalle mirrorless dotate di obiettivi pancake alle compatte più performanti dotate di sensori da 1″ e focali fisse piuttosto che gli smartphone ormai invisibili ai più che divengono strumenti di ripresa ‘discreta’ ineguagliabili! E’ bene ricordare in questa sede che voi potete tranquillamente fotografare chiunque (maggiorenne) per strada ma non potete pubblicare il ritratto di alcuno senza sua autorizzazione.
La differenza tra ritratto e scena stradale in cui compaia gente va chiarita e non è sempre limpida ma direi di non forzare la mano in questo senso. Inoltre non potete pubblicare immagini che arrechino danno o ledano la dignità delle persone ritratte, in nessun caso. Quando la riconoscibilità dei soggetti viene meno ovviamente decadono tali prescrizione.
Il viaggio in paesi lontani, esotici o in terre particolarmente avventurose in virtù della complessità ancora odierna necessitante per raggiungerle è chiaramente uno degli spunti vacanzieri tra i più ambiti. Quando l’impegno economico cresce e l’eventualità di ripetere tali esperienze nella propria vita diminuisce, ebbene il ricordo fotografico, ma anche video, dell’esperienza vissuta è quasi un must per chiunque la viva.
La fotografia di Travel nasce, o meglio dilaga, durante gli anni ’70 ed ’80, ovvero nel momento in cui anche le persone appartenenti al ceto medio iniziano a potersi permettere i primi viaggi di lunga durata non più a portata dei mezzi privati. Crociere, voli aerei o treni a lunghissima percorrenza sono i vettori di questo turismo arrembante che riporta a casa un enorme quantitativo di materiale visuale, ad alimentare esso stesso la voglia di viaggio di coloro che ancora non si sono recati in tali parti del mondo. Sono soprattutto i paesi più poveri ad attrarre in questo senso il viaggiatore reporter: Asia, Africa, Sudamerica e tutte le isole oceaniche.
Il ritratto di questi bambini è un esempio lampante del tipo di scatti che il reportage culturale ci ha trasferito. Solitamente i bimbi che si incontrano in viaggio sono estremamente curiosi e bendisposti verso la ripresa fotografica ma non scordate di chiedere sempre il benestare degli adulti vicini ad essi. Se concesso è molto divertente investire del tempo tra riprese fotografiche e nel dare a loro le fotocamera in mano per farli divertire nel fotografare voi o i loro amici. Il digitale in questo consente di fare loro vedere immediatamente ciò che hanno creato, il che rappresenta un momento del tutto imperdibile.
Non vi sono particolari suggerimenti se non quello di cercare di fare della situazione qualche cosa di speciale tramite la luce, l’ombra e la scelta di focale e diaframma. A volte basta girarsi di 90 gradi e mettersi sotto una tettoia per avere una scena degna di uno studio fotografico. Non vale solo per i bimbi, ovviamente. Non siate pressanti però, cercate di stabilire un dialogo con chi avete di fronte e rendere il momento piacevole anche per loro. No fretta!
Tramontone estivo? Sì grazie! Le foto ‘al tramonto’, soprattutto se ambientate in un contesto marino, soffrono purtroppo del preconcetto maturato negli anni da parte del pubblico fotografico per così dire ‘colto’. C’è stato un periodo, nella storia della fotografia amatoriale su pellicola negativa, in cui il solo ardire di partecipare ad un concorso fotografico di quartiere con uno scatto dalle tipiche sfumature serali veniva tacciato di dilettantismo ed emarginato.
Se poi una silhouette compariva di fronte ad esso, ebbene l’allontanamento da ogni forma di circolo fotografico era una pena addirittura lieve. I motivi derivano dal fatto che il classico tramonto veniva incontro alla scarsa capacità del fotografo dilettante di riuscire a trasporre su pellicola, pur enfatizzata per i toni caldi, delle scene che fossero realmente di impatto nell’impiego del colore. Certi livelli parevano allora solamente appannaggio del fotografo esperto professionista il quale sapeva come creare la suggestione di un colore vibrante anche senza alcuna forma di preview digitale e per soggetti assai più espressivi di un cielo all’imbrunire. L’amatore doveva accontentarsi del ‘tramontone’.
I tempi sono passati ed uno scatto come questo dimostra come il tramonto con silhouette ancora abbia molto da dire. La foschia che si leva e che accentua lo stacco tridimensionale dei piani accresce la sensazione, mentre l’esposizione generale, calibrata per avere al massimo un punto di bianco nella parte del cielo più chiara, riesce nel mostrare una scala tonale superba. Attenzione al taglio dei bordi, al pesare bene luci ed ombre, al fatto che, qui, la fotocamera è tenuta bene in bolla. Infine privilegiate una buona profondità di campo dato che al silhouette deve leggersi, apparire nitida, non sfocata.
Città d’arte? Metropoli esotiche oltreoceano? Megalopoli affollate di umanità? Beh, laddove vi sia gente la Street, intesa come genere fotografico, è di casa. Il solo fatto di trovarsi immersi in un contesto urbano vivace e dinamico può rappresentare un eccellente spunto compositivo e narrativo! La Street presume che la presenza umana all’interno del fotogramma sia tangibile, ovvero che la fotografia contenga al proprio interno gente o singoli individui catturati in procinto di svolgere una qualche attività.
La prerogativa della street in questo senso sta nel rinunciare quasi o totalmente ad una pretesa di realismo o verosimiglianza per usare soggetti e contesto quale scena teatrale e tutto vantaggio dell’impatto e dell’estetica del singolo scatto. Nulla vi vieta in ogni caso di creare sequenze narrative che sfuggano a questa sintesi sia per mostrarle in toto sia per avere ‘materiale’ tra cui scegliere al vostro ritorno a casa. La fase di selezione è in questi casi molto importante è deve prendere in esame questioni anche molto differenti tra loro. La riuscita tecnica, la composizione degli elementi non controllabili, espressioni e gesti dei singoli protagonisti dello scatto. Attenzione in questi casi: non è detto che un aspetto debba sempre prevalere sugli altri!
Vi sono scatti in cui la postura di un soggetto, magari di fianco con il volto leggermente inclinato verso la fotocamera, lascia preferire una resa tecnica meno perfetta proprio in virtù della ‘potenza’ espressiva di insieme. In questo esempio il carattere narrativo è di certo moderato ma l’estetica, giocata sui toni del giallo e nero con il contrappunto del cielo azzurro, funziona molto bene. E’ uno spunto a tenere sempre pronta la fotocamera, anche quando viaggiamo sui mezzi pubblici! E non scordate che i mezzi di superficie sono ovunque preferibili alla metropolitana da un punto di vista fotografico.
Sport acquatici, giochi d’acqua e tutto quello che è attinente alle attività ludico-agonistiche su fiumi, laghi, mari ed anche piscine sono al centro dell’attenzione durante il periodo estivo! Per ovvi motivi. In particolare laddove esistano attrezzature che consentono a chi pratica tali dinamiche di mettere in atto evoluzioni o di esibirsi in trick mozzafiato, nel totale rispetto della sicurezza in virtù degli specchi d’acqua che ne accoglieranno i ‘tonfi’, ebbene in questi luoghi possiamo cercare di raccogliere fotogrammi di azione degni dei migliori professionisti del settore.
Se i tempi di scatto fulminei ad Iso intermedi anche di giorno sono un suggerimento quasi scontato per coloro che cercano di catturare questo tipo di soggetti, altri sono meno intuitivi e vale la pena citarli. In primo luogo scegliete un momento del giorno o una situazione che anche sotto il profilo dell’illuminazione si prestino a realizzare ottime fotografie. Luci ed ombre non cessano di rappresentare un fattore determinante in fotografia solo perché il vostro soggetto si sposta più velocemente tra essi! E’ inoltre la composizione il fattore con cui vi troverete a dialogare in modo maggiormente spinoso. Posto che il tracking Af è un aiuto prezioso di cui approfittare è di certo saggio abbondare con un po’ di margine attorno al soggetto dello scatto onde prevedere affinamenti a posteriori, in editing, tramite il crop, il ritaglio del fotogramma.
E’ ovvio che un’impostazione preliminare andrà data ma è anche vero che il rischio di tagliare un braccio o un piede in uno scatto altrimenti perfetto solo per uno slancio laterale non previsto (e quindi spesso più interessante di altre pose) sarebbe davvero un dispiacere. Ricordate a questo riguardo che lo scatto di azione di maggiore impatto resta quello imprevisto, quello che farà chiedere a chi lo vedrà ‘ma come ha fatto a prevederlo?!’.
La fiera, il mercatino tipico o la sagra locale senza scordate gli happening culturali e musicali o la ‘passeggiata’ serale costellata di bancarelle… sono tutti momenti in cui dovreste sentirvi obbligati a recare la fotocamera con voi! Le occasioni di una ripresa originale di street, di still life o semplicemente un ricordo ripresa però con le dovute attenzioni durante questi eventi tipicamente estivi sono innumerevoli. L’esempio che riportiamo mette per altri in evidenza uno spunto creativo che ben si presta a facilitare lo scatto all’interno dei sempre variegati e caotici contesti afferenti ai generi suddetti: l’uso dello sfocato, del bokeh.
Questa soluzione tecnica è utile al fine di isolare gli elementi o i soggetti di interesse per la ripresa da ciò che sta loro attorno piuttosto che dietro e che non rappresenti un elemento degno di essere mostrato. Nella maggior parte dei casi invero ciò che si cerca di tagliare in questo modo è ciò che possa risultare distraente per chi guarderà la fotografia. Non solo: l’uso della sfocatura, del bokeh, consentono di concentrare l’attenzione su ciò che è a fuoco, ottenendo in questo modo un effetto duplice. Non occorre però esagerare del tutto con l’apertura del diaframma o con l’estensione della focale per garantirsi la resa! Soggetti eccessivamente abbandonati nel flou di uno sfocato estremo non sono che fini a se stessi.
Non scordate che un minimo di contesto occorre per distinguere uno still life su fondale sfumato da una ripresa reale effettuata per strada e contestualizzabile. Imparate a questo scopo a dosare il diaframma, comprendendone l’apporto esistente tra ‘tutta apertura e f/64!
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