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Fotografia.it

Il fotografo René Robert è morto a Parigi nell’indifferenza della gente

Paolo Namias | 29 Gennaio 2022
La morte del fotografo René Robert
Robert, rimasto a terra nove ore senza che nessuno intervenisse pur in una strada del centro parigino: svenuto, è morto di freddo.

Robert, rimasto a terra nove ore senza che nessuno intervenisse pur in una strada del centro parigino: svenuto, è morto di freddo.
“Ucciso dall’indifferenza” è l’accusa lanciata su Twitter dal suo amico, Michel Mompontet.

Robert, 85 anni si è sentito male e si è accasciato sul marciapiede in pieno centro; incapace di alzarsi, è rimasto immobile per nove ore fino a quando un senzatetto non ha chiamato i soccorsi. Troppo tardi.
Mompontet ha riconosciuto che lui stesso spesso non presta attenzione alle persone per strada, tanto da domandarsi: “Sono sicuro che di fronte a quella scena mi sarei fermato?”

Il fotografo del flamenco

Nato a Friburgo il 4 marzo 1936, Renè Robert aveva iniziato la sua carriera nella fotografia di pubblicità e di moda, ma la fama l’aveva conquistata con gli scatti dedicati ai ballerini della danza di origine andaluse. Era noto come “il fotografo del flamenco”.
I suoi ritratti, sempre rigorosamente in bianconero realizzati dal 1967 al 2009 sono stati esposti in varie mostre in Europa, tra cui una di 75 immagini a Roma all’Istituto Cervantes.

Il suo amico Mompontet ha concluso: “Se questa morte atroce può insegnarci qualcosa, è che quando vediamo un essere umano sul marciapiede, dovremmo fermarci”.

Paolo Namias
Direttore editoriale delle pubblicazioni di Rodolfo Namias Editore
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