X
Entra
Accedi
Ho dimenticato la password
X
Se il tuo indirizzo è presente nel nostro database riceverai una mail con le istruzioni per recuperare la tua password

Chiudi
Reset password
Inserisci il tuo indirizzo email nella casella sottostante e ti invieremo la procedura per resettare la password
Invia
X
Grazie per esserti registrato!

Accedi ora
Registrati
Registrati
Ho dimenticato la password
Fotografia.it

Panasonic Lumix GX9 simula la pellicola L. Monochrome D

Redazione fotografia.it | 13 Febbraio 2018

Ai vari Photo Style Panasonic ha aggiunto L. Monochrome D e Grain Effect che, se combinati, creano un effetto che ricorda molto la pellicola.
Ovviamente la Lumix GX9 non è solo questo, ma offre le migliori funzioni di Lumix GX8 (2015) e Lumix GX80 (2016) alle quali aggiunge dislay e mirino integrato da 2.760.000 punti entrambi basculabili, e modalità inedite.

Dati alla mano, siamo alla presenza di una fotocamera che contiene tutti i recenti sviluppi Panasonic a partire dal sensore Micro Quattro Terzi Live MOS da 20 Mpxl, a cui è stato tolto il filtro passa basso, affiancato dal processore Venus Engine di ultima generazione,
Interessante l’introduzione di un otturatore elettronico che utilizza un nuovo motore elettromagnetico, per altro più piccolo del procedente; a fronte della rinuncia al tempo di 1/8000s, qui solo 1/4000s, Panasonic dichiara una riduzione delle vibrazioni di circa il 90%.

Fondamentale come sempre il supporto del sistema di stabilizzazione Dual IS che consente di raggiungere i 4 stop grazie alla combinazione della stabilizzazione a 5 assi in camera e a 2 assi sulle ottiche (ad ora, grazie agli aggiornamenti firmware, quasi su tutto il parco Panasonic Lumix/Leica).
Se la modalità 4K Photo è ormai data per scontata, sono state aggiunte alla due funzioni particolari: Auto Marking e Sequence Composition.

Tramite Auto Marking la Lumix GX9 contrassegna le immagini migliori per facilitare una rapida ricerca. Sequence Composition è una funzione di editing e montaggio totalmente automatica che analizza da un minimo di 30 ad un massimo di 40 immagini per comporre la traiettoria di un’azione dinamica all’interno di un singolo fotogramma. Tutto questo anche grazie alla tecnologia DFD AF che consente un AF-S da 9 fps (autofocus singolo) e un AF-C da 6 fps (autofocus continuo).

La riproduzione del colore è stata migliorata prendendo spunto dall’esperienza  della recente Lumix G9: il processore analizza separatamente saturazione, luminosità e tonalità per poi unire il risultato in uno scatto più inciso, ma naturale.

Panasonic ha curato anche la ripresa di notte: il monitor posteriore rallenta il frame rate per permettere al fotografo di "vedere" anche al buio; la messa a fuoco manuale consente un ingrandimento dell’immagine fino a 20x (10x sui modelli precedenti); infine, ora sarà possibile fotografare le stelle in modo più accurato tramite Starlight AF.

Lumix GX9 sarà disponibile in aprile in versione solo corpo a € 799 e in tre diversi kit: con 12-32mm a € 899, con 12-60mm a € 999, con 12-32mm e 35-100mm a € 1099 e con 14-140mm a € 1199.

Redazione fotografia.it
  • Cerca

  •  

  • Ultime News