Patrick Demarchelier, un gigante della fotografia di moda e ritratto, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama visivo del XX e XXI secolo.
Nato a Le Havre, in Francia, nel 1943 Demarchelier ha scoperto la fotografia all’età di 17 anni quando ricevette in regalo dal suo patrigno una piccola fotocamera Kodak che accese la sua passione. Ha poi imparato a sviluppare le pellicole e a stampare, iniziando a fotografare amici e matrimoni; si è poi trasferito a Parigi dove ha lavorato come assistente e ha avuto modo di affinare la tecnica e il suo stile, influenzato da fotografi come Hans Feurer.
Nei primi anni Settanta Patricksi trasferisce a New York, dove la sua carriera prende il volo; inizia a collaborare con prestigiose riviste di moda come Vogue, Harper’s Bazaar, Elle, Glamour e Mademoiselle, diventando presto uno dei fotografi più richiesti. La sua capacità di catturare la bellezza naturale e la personalità dei suoi soggetti lo rende una figura di spicco nel settore.
Momento cruciale della sua carriera è quando, nel 1989, la Principessa Diana lo sceglie come fotografo personale: Patrick diventa il primo fotografo non britannico a ricevere un incarico dalla famiglia reale. Questo ruolo accresce la usa fama internazionale, ma anche l’immagine pubblica di Diana trae grandi vantaggi dalla collaborazione don Patrick: Diana viene percepita come più accessibile e più vicina al pubblico.
Oltre al suo lavoro editoriale Demarchelier ha realizzato numerose campagne pubblicitarie per marchi di lusso come Dior, Louis Vuitton, Céline, Tag Heuer, Chanel, Yves Saint Laurent e Lancôme ed è stato anche il fotografo del Calendario Pirelli nelle edizioni del 2005 e 2008.
Il suo ruolo nella fotografia di moda
Patrick ha lasciato un segno nella fotografia di moda per l’eleganza naturale e la spontaneità delle sue immagini; a differenza di molti suoi contemporanei, evitava pose eccessivamente rigide, prediligendo quelle che trasmettevano un senso di immediatezza e autenticità. Nelle sue fotografie riusciva a cogliere l’essenza del soggetto andando oltre la semplice descrizione degli abiti.
Il suo stile si caratterizzava per la sorprendente semplicità della composizione, che valorizzava scegliendo spesso la luce naturale e una post-produzione minimale: si focalizzava sulla modella e sull’abito creando immagini classiche e senza tempo.
Era anche un maestro del ritratto; Patrick riusciva a cogliere la personalità dei suoi soggetti, da Madonna a Gwyneth Paltrow, da Hillary Clinton a Kate Moss e con la sua empatia rendeva queste figure iconiche più reali e vicine al pubblico
Innovazione e influenza
Negli anni Settanta, insieme a un gruppo di giovani fotografi, Patrick ha contribuito a portare nuove idee nella fotografia di moda, aggiungendo provocazione e sottigliezza. Ha sempre cercato di evolversi, di rinnovarsi, senza rimanere ancorato alle mode del momento e di seguire un proprio percorso creativo.
L’abilità nell’utilizzare la luce per modellare e valorizzare i soggetti era una delle sue caratteristiche distintive; la luce per lui non era solo un aspetto tecnico, ma la vera e propria fonte di ispirazione, il motore della sua creatività in quanto gli permetteva di modellare e svelare la bellezza del suo soggetto. Che si trattasse della morbidezza di una luce diffusa, della drammaticità di un controluce o della incisione di un flash, Demarchelier sapeva come usare la luce per esaltare le texture, i volumi e le espressioni dei suoi soggetti.
Era un fotografo che sapeva osservare e attendere il momento giusto per scattare, facendosi guidare dal suo occhio esperto per cogliere l’attimo in cui la luce era perfetta per la sua visione.
“Se fai il fotografo di moda – diceva – devi ispirare sogni”. Le sue immagini infatti non si limitavano a documentare la moda, ma creavano un immaginario estetico che ha ispirato intere generazioni di fotografi.
Patrick ha ridefinito gli standard dell’estetica contemporanea nella fotografia di moda e di ritratto. Il suo stile pulito, elegante e la sua capacità di catturare l’essenza dei suoi soggetti lo hanno reso un’icona e un punto di riferimento. La sua eredità continua a influenzare la fotografia moderna, dimostrando come la bellezza possa essere catturata con autenticità e grazia.
Paolo Namias
Una mostra di oltre 40 opere
Apertura il 9 settembre 2025
La mostra sarà accompagnata dal libro “Patrick Demarchelier: Fashion Photographs Seen and Unseen”, edito da Rizzoli.
Camera Work, Kantstrasse 149, Berlino
www.camerawork.de