X
Entra
Accedi
Ho dimenticato la password
X
Se il tuo indirizzo è presente nel nostro database riceverai una mail con le istruzioni per recuperare la tua password

Chiudi
Reset password
Inserisci il tuo indirizzo email nella casella sottostante e ti invieremo la procedura per resettare la password
Invia
X
Grazie per esserti registrato!

Accedi ora
Registrati
Registrati
Ho dimenticato la password
Fotografia.it

Robert Doisneau: la mostra Instants Donnés e la storia dell’iconica “Le Baiser de l’Hôtel de Ville”

Redazione fotografia.it | 11 Giugno 2025

Robert Doisneau è stato uno dei più celebri fotografi francesi del XX secolo, noto per le sue poetiche fotografie della vita parigina; nel suo approccio sensibile, Robert credeva nella fotografia come mezzo per raccontare la bellezza e la dignità della vita ordinaria. Amava cogliere momenti spontanei e autentici.

Ora la città di Liegi celebra la sua opera con una grande mostra; il 31 prossimo ottobre aprirà infatti i battenti a La Boverie la più completa esposizione mai dedicata a Robert Doisneau: questa grande retrospettiva, ideata da un collettivo di curatori che riunisce Tempora e l’Atelier Robert Doisneau, ripercorre l’intera carriera del grande fotografo; si parla di circa 400 fotografie che vanno dal 1934 al 1992, a testimonianza della ricchezza, della poesia e della sensibilità dello sguardo di Robert Doisneau.
Dopo il successo di un’esposizione a Parigi, la mostra si arricchisce di una nuova sezione inedita sul lavoro di Doisneau in Belgio e a Liegi.

Instants Donnés non solo rivela la sensibilità artistica, sociale e profondamente umana dell’opera di Doisneau, ma invita anche il visitatore a riflettere; accanto alle immagini iconiche che lo hanno reso famoso, la mostra offre una visione rinnovata del suo lavoro, svelando numerose opere inedite e aspetti poco conosciuti.

Le violoncelle sous la pluie, Paris, 1957 © Atelier Robert Doisneau
Le violoncelle sous la pluie, Paris, 1957 © Atelier Robert Doisneau

Lo studio, il processo creativo… la mostra ricostruisce un intero universo attraverso documenti rari e dispositivi interattivi facendo apprezzare la sensibilità creativa di Doisneau;  nell’audioguida e nei dispositivi audiovisivi Doisneau commenta le sue fotografie, tra cui la storia del Bacio dell’Hôtel de Ville.

Tra le opere inedite vi sono immagini che mettono in luce paesaggi e figure emblematiche del Belgio: dalla Torre cibernetica agli altiforni di Liegi, dalle figure folcloristiche come i Gilles dal fascino intramontabile di Bruges, senza dimenticare le foto dell’Expo 58 e Georges Simenon.

Doisneau ha influenzato generazioni di fotografi di Street e le sue foto continuano ad essere simboli della Parigi poetica e romantica.
Molti pensano che le sue foto siano sempre spontanee, ma spesso erano costruite; Doisneau diceva: “Il mondo che cercavo non esiste più, ma continua a esistere nelle mie fotografie.”

Le baiser de l’Hotel de Ville. Paris 1950. Atelier Robert Doisneau
Le baiser de l’Hotel de Ville. Paris 1950. Atelier Robert Doisneau

La storia dell’iconica “Le Baiser de l’Hôtel de Ville”

Non è solo la fotografia più celebre di Robert Doisneau, ma anche una delle immagini più iconiche del XX secolo, simbolo dell’amore romantico a Parigi. Fu commissionata dalla rivista Life che nel 1950 chiese a Robert Doisneau di realizzare un servizio fotografico dedicato agli innamorati di Parigi; l’idea era di catturare il romanticismo che pervadeva la capitale francese nel secondo dopoguerra, un’immagine di speranza e di ritorno alla vita dopo anni di conflitto.

Sebbene fosse un maestro nel catturare momenti di vita quotidiana per le strade, per questo incarico Doisneau preferì non affidarsi completamente al caso; sapeva che un autentico bacio rubato avrebbe potuto creare imbarazzo o, peggio, sollevare problemi legali; decise quindi di “mettere in scena” la realtà per ottenere l’immagine che aveva in mente.

Doisneau notò una giovane coppia di studenti di teatro, Françoise Delbart (all’epoca ventenne, poi nota come Françoise Bornet) e il suo fidanzato Jacques Carteaud (ventitreenne), che si scambiavano effusioni in un caffè parigino. Li trovò perfetti per il suo progetto. Si avvicinò, si presentò e chiese loro se fossero disposti a posare per lui, baciandosi in diversi luoghi suggestivi della città. La coppia accettò. Doisneau li fotografò in Place de la Concorde, in Rue de Rivoli e, infine, davanti all’Hôtel de Ville, il municipio di Parigi. Fu qui, nel trambusto del traffico e dei passanti, che scattò l’immagine destinata a diventare immortale.

La posa, seppur richiesta, catturò un’autenticità e un’energia che la resero universale. Françoise Bornet raccontava: “Non era un bacio completamente recitato. Ci stavamo baciando davvero”.

Doisneau pagò i due giovani attori per il loro tempo e regalò a Françoise una stampa originale della fotografia, firmata e timbrata.

La fotografia: successo e controversie

La foto fu pubblicata su Life il 12 giugno 1950, ma all’epoca non ebbe un immediato successo, che arrivò invece negli anni Ottanta quando fu riscoperta e trasformata in un poster che vendette milioni di copie in tutto il mondo.

Con la fama, però, arrivarono anche i problemi; l’immagine era così convincente nella sua spontaneità che diverse coppie iniziarono a farsi avanti, sostenendo di essere i veri protagonisti dello scatto e intentando cause legali contro Doisneau per ottenere una parte dei profitti.

Stanco delle continue rivendicazioni, Robert Doisneau fu costretto a rivelare la verità in tribunale: la foto era stata preparata. A quel punto, fu la stessa Françoise Bornet, la vera protagonista, a farsi avanti e per dimostrare la sua identità presentò come prova inconfutabile la stampa originale che il fotografo le aveva donato quarant’anni prima.

La sua testimonianza pose fine a tutte le altre rivendicazioni, ma anche lei intentò una causa per ottenere un compenso maggiore: la richiesta di Françoise fu però respinta poiché era già stata pagata per posare.

La fotografia: l’eredità del “bacio”

La rivelazione che la foto fosse una messa in scena non ha scalfito il suo potere evocativo, anzi, ha contribuito al “realismo poetico” di Doisneau che non si limita a osservare la realtà, ma la plasma per mostrane la bellezza nascosta.

“Le Baiser de l’Hôtel de Ville” rimane un capolavoro non perché documenta un momento reale, ma perché incarna un sentimento universale. È la rappresentazione perfetta di un’idea: l’idea che l’amore possa fiorire e fermare il tempo, anche solo per un istante, nel cuore di una città vibrante.

Gand janvier 1970, Gand, 1970 © Atelier Robert Doisneau
Gand janvier 1970, Gand, 1970 © Atelier Robert Doisneau

La vita e le opere

Robert Doisneau nasce il 14 aprile 1912 e Gentilly, in Francia e studia litografia all’École Estienne, si avvicina alla fotografia da autodidatta e inizia a lavorare come fotografo industriale.

Durante la Seconda guerra mondiale partecipa alla Resistenza francese e dopo la guerra collabora con riviste come Vogue, Life e Paris Matche ed entra a far parte della cooperativa di fotografi Rapho. Muore il 1 aprile 1994.

Robert Doisneau è noto per le sue immagini in bianconero che ritraggono con tenerezza e ironia la vita quotidiana della gente comune, specialmente a Parigi; tra gli autori che hanno influenzati la sua fotografia vi sono Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson.

Les pains de Picasso, Vallauris, 1952 © Atelier Robert Doisneau
Les pains de Picasso, Vallauris, 1952 © Atelier Robert Doisneau

Libri e pubblicazioni

•          La Banlieue de Paris (con testi di Blaise Cendrars)
•          Robert Doisneau: Three Seconds of Eternity
•          Doisneau Paris
•          Doisneau, un regard oblique (documentario sulla sua vita)

La mostra. La Boverie

Situata a due passi dalla Gare des Guillemins in un parco incantevole, La Boverie è un edificio storico costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1905. Questo edificio in stile neoclassico è sempre stato destinato ad ospitare opere d’arte. Completamente ristrutturato nel 2016, è stato ampliato con un’imponente galleria vetrata firmata Rudy Ricciotti.

La Boverie offre un ricco programma di mostre internazionali, retrospettive e creazioni contemporanee. Ospita anche la collezione del Museo delle Belle Arti di Liegi, che ripercorre la storia dell’arte dal XVI secolo ai giorni nostri. Vi si possono ammirare opere di artisti di grande rilievo come Ingres, Monet, Pissarro, Arp o Gilbert & George. Uno spazio significativo è dedicato alle opere acquistate durante la vendita di Lucerna nel 1939, un tempo definite “arte degenerata” dal regime nazista, oggi riconosciute come tesori nazionali.

Tra queste figurano capolavori di Picasso, Chagall, Kokoschka e Gauguin. La Boverie offre un ricco programma culturale durante tutto l’anno: conferenze, laboratori, animazioni e visite originali

La mostra.Tempora.

E’ un’agenzia belga specializzata nella progettazione, realizzazione, promozione e gestione di musei, mostre e strutture culturali. Fondata nel 1998, nel corso degli anni, si è affermata come uno dei principali operatori culturali, con mostre esportate in Europa e nel mondo, e può contare su un team integrato – storici e architetti, scenografi, grafici e specialisti multimediali, ingegneri e tecnici – che garantisce l’intera catena di produzione, dalla progettazione alla gestione, passando per la realizzazione.

La mostra Robert Doisneau. Instants Donnés è realizzata in collaborazione con il Centre International d’Art et de Culture asbl (CIAC) e la città di Liegi.

Musée de La Boverie
Parc de la Boverie 3
4020 Liège
La Boverie, Liegi
ww.expo-doisneau.com/liege/

Redazione fotografia.it
  • Cerca

  •  

  • Ultime News