Con un evento internazionale a Monaco di Baviera, Xiaomi presenta la famiglia 15T, sempre in collaborazione con Leica: Xiaomi 15T e 15T Pro hanno nuove tecnologie fotografiche come l’obiettivo tele 5x e una modalità “walkie talkie” per funzionare anche in assenza di rete.
Xiaomi è in costante crescita, lo dimostrano le percentuali di mercato che la vedono solidamente al terzo posto come brand di smartphone più venduti ma soprattutto i numeri in costante crescita proprio là dove altri, pur mantenendo “la posizione in classifica”, cominciano a segnare qualche punto in perdita. Nel primo trimestre del 2025 ad esempio solo il segmento smartphone è aumentato di quasi il 9% su base annua a livello globale, trainato anche da un quasi 5% solo nel mercato cinese. Una crescita che passa anche attraverso il settore IoT, segmento sempre più importante che vede un costante raddoppio di percentuali e fatturati tanto che si attesta in quasi 1 miliardo di prodotti venduti globalmente. Ma questa scalata è permessa soprattutto da investimenti costanti come ad esempio quelli già previsti non solo per il prossimo anno fiscale ma per i prossimi cinque di esercizio: un totale di 200 miliardi di gettito in ricerca e sviluppo attorno alle innovazioni di chip, intelligenza artificiale e sistema operativo.
Come tutti gli anni la serie T preannuncia alcune novità che probabilmente vedremo sulla prossima famiglia di flagship, proprio come 14 e 14T Pro avevano anticipato nei confronti di 15. Fotograficamente parlando i nuovi Xiaomi 15T e 15T Pro introducono due novità importanti rispetto ai modelli che vanno a sostituire, tutte sulla fotocamera con obiettivo tele 5x: si passa dai 60mm ai 115mm equivalenti e la struttura interna diventa periscopica. A parte il sensore, viene presa in toto l’ottica di Xiaomi 15 Ultra. Il tutto per dare un miglioramento significativo e sfruttare al meglio la modalità Master Portrait.
Squadra che vince non si cambia..o perlomeno non del tutto. Il cambio di passo è da ricercare nella nuova conformazione dell’obiettivo tele di Xiaomi 15T Pro: il sensore è sempre un Samsung JN5 da 50 Mpxl, che lavora in pixel binning 4-in-1, però l’obiettivo 5x è equivalente ad un 115mm F3. Viene abbandonato quindi il sistema di lenti flottanti per una struttura interna periscopica a 7 microlenti in grado di aumentare nitidezza e definizione per migliorare gli scatti dalla lunga distanza. Identiche invece le altre due fotocamere. La principale con un sensore custom Light Fusion 900 da 1/1.3″ e 50 Mpxl con tecnologia Pixel Binning 4 in 1 in grado di offrire 13.5 stop di gamma dinamica e 14 bit di profondità colore, dietro ad un obiettivo equivalente ad un 23mm F1.6 composto da sette elementi; l’ultima con un sensore da 12 Mpxl con obiettivo ultragrandangolare equivalente ad un 15mm F2.2. Interessante vedere qui la nuova “politica” percorsa da Xiaomi, ovvero quello di privilegiare il sensore più grande e fargli ricadere “la responsabilità” di colmare il gap dalla focale grandangolare a quella tele: il trio di fotocamere infatti è un 15-115mm equivalenti ma dal 23mm al 115mm si agisce tramite crop. Lato video supporta la registrazione in 4K a 120 fps con la fotocamera principale e in 4K a 60 fps in 10-bit Log, oltre che in 4K a 30 fps HDR10+ su tutte le lunghezze focali.
Dal canto suo Xiaomi 15T non ha le stesse specifiche fotografiche. La conformazione a tre fotocamere è la stessa ma qui abbiamo un 15-46mm equivalenti. Il sensore principale è un Light Fusion 800 da 50 Mpxl dietro ad una focale da 23mm F1.7 stabilizzato OIS, la fotocamera tele ha un sensore da 50 Mpxl con obiettivo 46mm F1.9 e chiude il cerchio lo stesso sensore da 12 Mpxl con obiettivo 15mm F2.2.
Entrambi i modelli sono poi dotati del chip AISP 2.0 permeato di algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare profondità, gamma tonale e fedeltà cromatica. La modalità Portrait fa su questi modelli un passo avanti e introduce nuovi effetti per lo sfocato, andando a massimizzare quindi le risultanze dell’obiettivo da 115mm equivalenti. Per questo motivo in modalità “Street” viene aggiunta anche la focale 135mm per i primi piani ed i ritratti. Il tutto è supportato da un processore Mediatek Dimensity 9400+ su 15T Pro e 8400 Ultra su 15T. Hanno un display Corning Gorilla Glass 7i, sono certificati IP68 e IP69 ma, per distinguersi, solo 15T Pro è realizzato da una lega di alluminio ad alta resistenza. Grande novità comune a tutti e due i modelli la nuova Xiaomi Offline Communication, funzione che permette di trasformare i due smartphone in walkie talkie e comunicare vocalmente tra dispositivi fino a 1.9 km di distanza con il modello Pro e fino 1.3 km con il modello base anche in assenza di rete: soluzione ideale per chi si trova in ambienti isolati come foreste, deserti o sentieri di montagna. I display sono da 6.8″ con una luminosità di picco di 3200 nits e un refresh rate variabile fino a 144 Hz su 15T Pro e fino a 120 Hz su 15T.
Xiaomi 15T Pro è disponibile su Mi.com nelle tre colorazioni Black, Gray e Mocha Gold a partire da 799 euro mentre Xiaomi 15T nelle tre colorazioni Black, Gray e Rose Gold a partire da 549 euro.