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Panasonic Lumix S5 II

Anteprima: Lumix S5 II, primo modello della nuova era Panasonic

Panasonic risponde alle richieste dei professionisti con Lumix S5 II, il primo modello con AF a rilevamento di fase. Ma sotto la scocca c’è molto di più.

Francesco Carlini | 4 Gennaio 2023

Panasonic presenta oggi Lumix S5 II, Mirrorless Full Frame completamente rinnovata, dal sensore al processore alla stabilizzazione. L’aspetto più importante è che questo modello proietta Panasonic nel futuro grazie ad un sistema AF ibrido. Ma questa fotocamera offre anche molto di più. A prescindere da tutte le varie indiscutibili migliorie, gli aspetti che dimostrano quanto Panasonic abbia ascoltato le richieste degli appassionati andando a creare un modello estremamamente completo sono due: il rilevamento di fase da 779 punti e una raffica da 30 fps.

Finalmente. Solitamente si dice che chi abbandona la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova..ma non in questo caso. Panasonic sa benissimo cosa troverà su questa nuova via, tutta da percorrere e dalle infinite possibilità. Troverà nuove soluzioni tecnologiche per mettersi al passo coi tempi, troverà l’affidabilità che le mancava in condizioni di luce scarsa, troverà la precisione in aggancio del soggetto, troverà spazio nelle grazie dei professionisti che fino ad ora la guardavano con un po’ di sospetto. E tutto questo solo grazie ad una piccola, grande, miglioria: un sistema AF ibrido.

Panasonic si è sempre un po’ arroccata nel suo eremo in cima alla montagna, forte della sua storia e delle sue convinzioni. Facendo così si è ritagliata il suo spazio e la sua unicità. Pioniera della tecnologia Mirrorless, l’azienda ha portato lo sviluppo del sistema AF a contrasto fino al suo massimo possibile; più di così, insomma, non si può fare. Per offrire quindi nuove possibilità ai fotografi e ai videomaker l’unica soluzione rimanente era quella di scendere a valle e anche a qualche “compromesso” con la propria storia. Ma non tutti compromessi vengono per nuocere, anzi questo porterà unicamente vantaggi. Affiancare il rilevamento di fase al rilevamento a contrasto significa dare più affidabilità e precisione al sistema AF. Ma soprattutto far sì che Panasonic si allinei non solo a quanto offre la concorrenza ma anche a quanto richiedono gli appassionati e i professonisti: migliori capacità in tracking e in condizioni di luce difficile.

Questa è una sicuramente una nuova “prima fase”. Qui non ci sono algoritmi di intelligenza artificiale così come non ci sono tante casistiche; questo Hybrid AF riconosce i soggetti umani e animali non anche auto, moto, treni, aerei ecc. Rispetto alla concorrenza siamo quindi al primo passo di un percorso che porterà a sviluppi molto interessanti. Libera da AI, Lumix S5 II potrà godere di tanti aggiornamenti firmware che in un futuro prossimo la potranno rifinire e quindi allineare a quello che già offre anche la concorrenza.

Ma Lumix S5 II ha altre frecce al suo arco. Rispetto a Lumix S5 è un modello completamente rivisto; i punti AF sono circa il triplo, la raffica è da sportiva, la stabilizzazione ha una modalità in più, le specifiche video sono aumentate. Anche il design è leggermente differente grazie ad un nuovo joystick ad 8 vie e ad una ventola di raffreddamento minuscola ma incredibilmente funzionale posta sopra al mirino EVF. Questo modello vuole rispondere alle domande dei creator che desiderano: alta qualità d’immagine e performance elevate in un prezzo competitivo. Panasonic entra seriamente in una vera e propria nuova era della sua fotografia.

Panasonic Lumix S5 II: specifiche

Sensore e processore di Lumix S5 II sono nuovi. Il sensore è un CMOS Full Frame da 24 Mpxl con 14 stop di gamma dinamica, gamma ISO nativa da 100 a 51200 ed estesa da 50 a 204800, Dual Native ISO, colori più ricchi e superficie a rilevamento di fase. La raffica è la prima a farsi notare: con otturatore meccanico passa dai 7 ai 9 fps in AFS e dai 5 ai 7 fps in AFC, mentre con otturatore elettronico raggiunge addirittura i 30 fps in AFS/AFC con un buffer di circa 200 scatti Raw + Jpeg.

La stabilizzazione viene ulteriormente migliorata. Ora i sistemi di compensazione sono ben quattro: agli ormai classici Dual IS 2, EIS e Boost IS viene infatti aggiunto anche Active IS. Per non fare confusione, la differenza tra Boost IS e Active IS è che il primo agisce sui video statici mentre il secondo è stato ora aggiunto per le riprese a mano libera mentre si cammina. Determinando lo stato delle vibrazioni della fotocamera e ottimizzando i rapporti di correzione, il sistema è in grado di compensare circa il 200% in più rispetto al sistema del recente passato.

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Panasonic Lumix S5 II

Veniamo ora al pezzo forte, il sistema AF ibrido. Al classico rilevamento a contrasto è stato aggiunto il rilevamento di fase con ben 779 punti; questa nuova Lumix può seguire il soggetto in maniera più affidabile e in situazioni che fino ad ora erano state una sfida per i modelli precedenti: in tracking su soggetti molto veloci, in condizioni di luce scarsa e in controluce. Quest’ultimo aspetto è fondamentale ed è, assieme alla possibilità di riconoscere più persone singolarmente nella stessa scena, la vera grande novità permessa dal Phase Hybrid AF che migliora il rilevamento non solo in foto ma anche in video.

Tanti gli affinamenti, soprattutto grazie alle richieste dei professionisti. Proprio in video è stata aggiunta la funzionalità automatica Product Introduction, un algoritmo in grado di riconoscere e mettere a fuoco soggetti di piccole dimensioni (soprattutto prodotti) per facilitare i vlog; il punto singolo è stato rimpicciolito per permettere la messa a fuoco su un’area ancora più piccola; per aumentare la precisione, l’AFC è garantito anche durante lo zoom; per prevenire casi di Back Focus, a menù si potrà registrare manualmente il punto di messa a fuoco sia per distanze brevi che per distanze lunghe.

Forte di avere già svariati modelli certificati Netflix, Panasonic posiziona molto in alto anche Lumix S5 II che va praticamente ad affiancare Lumix S1H. Unica differenza: in 6K/5.9K 30/25p c’è un limite di registrazione massima di 30 minuti che però potrebbe scendere se la temperatura del corpo macchina diventa troppo elevata. Tutti gli altri casi sono marchiati come “Unlimited”: C4K/4K 60/50/30/25p e Full HD 120/100/60/50p. A corollario di queste specifiche una serie di nuove funzioni per lo “Smart Workflow”: Real Time Lut per poter registrare internamente con le Lut già applicate, compatibilità con il formato .CUBE per avere più alternative in color grading e per lavorare su Finel Cut Pro X, Premiere Pro, EDIUS e DaVinci Resolve, Live Cropping in camera, Color Shading Compensation per correggere le tinte rosse e blu manualemnte quando si utilizzano ottiche vintage con adattatore.

Panasonic Lumix S5 II: design

Lumix S5 II ha una struttura interna con telaio pressofuso in lega di magnesio resistente a polvere e spruzzi, sigillata a prova di umidità. Il corpo macchina è leggermente più grande, spesso e pesante di Lumix S5: 134.3 x 102.3 x 90.1 mm in 740 grammi. Sulla calotta domina indiscutibilmente l’alloggiamente del mirino che al suo interno cela la prima grande novità strutturale: una ventola di raffreddamento posta proprio sopra il sensore che permette la registrazione (quasi) illimitata in video 4:2:2 10 bit C4K/4K 60/50p. A menù si potrà impostare in ben 6 modalità: Auto 1 (switch automatico tra Slow e Normal), Auto 2 (switch automatico tra Slow, Normal e Off), Fast, Normal, Slow ed Off. Anche la dissipazione può essere controllata autonomamente: High, che fa continuare la registrazione anche se la temperatura sale e Standard, per stoppare la registrazione quando la temperatura raggiunge il limite consentito. L’EVF è un pannello Oled da 3.68 milioni di punti e ingrandimento di 0.78x; soluzione estremamente comoda e che previene il blackout accidentale è poi l’aver spostato l’eye sensor sopra il mirino.

Del tutto identica a Lumix S5 la disposizione di ghiere e pulsanti. A sinistra c’è sempre la ghiera del drive mode, a destra quella quella PASM (con lo switch ON/OFF) e le due personalizzabili, una delle quali coassiale al pulsante di scatto. Anche i tasti sono nella stessa posizione: il bilanciamento del bianco, gli ISO, l’esposimetro e il REC video. Sul retro discorso analogo: a sinistra del mirino il tasto Play e quello LVF (per lo switch della visuale tra mirino e display), a destra quello per la selezione delle zone AF con coassiale la ghiera tra Single, Continuos e Manual Focus, il joystick e subito sotto il pulsante Q, la ghiera multifunzione che dà accesso al menù e i tasti Back e Disp. A dire il vero il joystick merita una menzione a parte perché passa da 4 ad 8 vie, quindi diventa molto più funzionale e preciso nello spostamento dell’area AF durante lo scatto o le riprese. Purtroppo, come sempre nelle Lumix, manca un tasto dedicato al blocco dell’esposizione. Chiude tutto il display posteriore LCD da 1.84 milioni di punti estraibile ed orientabile.

Lateralmente una grande novità: lo sportellino inferiore a sinistra nasconde una porta HDMI Type A e una porta USB 3.2 Gen2 Type-C, quello superiore il jack per il microfono e per le cuffie. A destra invece rimane il doppio alloggiamento per schede SD con la differenza che ora anche lo slot 2 è compatibile con il formato UHS-II.

Panasonic Lumix S5 II: sul campo

Tre ore non sono tante, soprattutto se bisogna passare un po’ di tempo a settare la macchina nel modo corretto. Non certo un problema per i possessori di Lumix ma per me che provengo da un altro sistema mettere mano ad una Panasonic non è mai semplicissimo. Le funzioni sono tante, il menù è ricchissimo e, se proprio devo dirla tutta, ogni volta sento la mancanza del pulsante di blocco dell’esposizione. Ma questo è più che altro un mio problema, passiamo oltre.

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Dati di scatto: 1/160s – F2 – ISO 100

Mettiamo subito le mani avanti: come spesso accade per le anteprime, ho provato un modello pre-produzione cioè un sample con un firmware non definitivo. A dire il vero succede quasi sempre, ma ogni volta il modello che mi viene consegnato ha dei difetti talmente minuscoli che sono praticamente impossibili da individuare. Bisogna sempre andarseli a cercare e non è facile trovarne tanto che ormai non ci provo neanche più. Ma questa volta è stato diverso, di bug ce n’erano un paio abbastanza grandi segno che questo modello era proprio appena uscito dalla fabbrica. Il primo mi è stato comunicato dagli ingegneri presenti a macchina appena consegnata: lo slot 2 non funzionava correttamente, per cui niente backup sulla scheda di supporto o separazione del flusso raw/jpeg. Il secondo già più importante: il sistema AF non era proprio perfetto.

Già..proprio il sistema AF, l’aspetto più importante di questo modello! Come mai? Difficile a dirsi ma a quanto pare Lumix S5 II era stata ottimizzata più per il video che per le foto. Durante le riprese infatti il nuovo AF ibrido non ha mai avuto il minimo tentennamento: velocità in rilevamento e messa a fuoco, transizioni fluide dal primo al secondo piano. In scatto invece ogni tanto il soggetto non veniva rilevato correttamente con il risultato che, nonostante la zona AF fosse “verde” a display, nella foto non c’era neanche un elemento a fuoco. Queste sbavature non sono accadute spesso ma ci sono state, nell’ordine di una decina di scatti persi in un pomeriggio intero. Non dipendevano quindi dalla comunicazione tra ottica e corpo macchina, era proprio il nuovo AF ad avere dei limiti. Inconvenienti del mestiere: non sono sicuramente problematiche che compariranno sulle macchine in distribuzione.

Premessa fatta. La prima cosa che si apprezza di Lumix S5 II sono le dimensioni. Proprio come il modello precedente, questa macchina sembra fatta apposta per calcare le strade: è piccola e discreta ma incredibilmente potente. Anzi, molto più potente. Per questo motivo l’ho sempre additata come modello tuttofare ma qui siamo molto oltre, non credo che questa definizione possa essere ancora calzante. Lumix S5 aveva delle giuste limitazioni, per non pestare i piedi a Lumix S1 ma in fin dei conti aveva tutto ciò che serviva per essere versatile. Lumix S5 II abbatte questa barriera di riverenza non solo grazie al sistema AF ibrido ma anche grazie ad una raffica talmente generosa da poterla quasi considerare una sportiva. 30 frame per secondo su Full Frame sono un risultato pazzesco che, se togliamo dall’equazione le ammiraglie a pieno formato della concorrenza tipo Sony A1 o Nikon Z9, possiamo ritrovare ora solo su Canon EOS R6 Mark II che addirittura si spinge oltre. Anche le tuttofare stanno quindi cambiando radicalmente.

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Dati di scatto: 1/320s – F2 – ISO 100

Bug a parte è stata un’esperienza di alto livello. Solitamente si è sempre partiti da un gradino più basso: un AF a solo contrasto è un limite per una macchina, nonostante Panasonic lo abbia spremuto al massimo. In condizioni di luce scarsa non è affidabile, in situazioni normali non è rapido come dovrebbe. Ma Lumix S5 II parte finalmente alla pari con la concorrenza! Grazie ad un AF ibrido vengono risolte problematiche “ancestrali” e credo che, da ora in poi, anche i professionisti che non vedevano di buon occhio questi modelli dovranno ricredersi. Il sistema ha fatto passi avanti: ora riconosce anche più soggetti nella stessa scena e permette al fotografo di scegliere quello da tenere a fuoco, tanto per fare un esempio. Ma anche in condizioni di luce difficile riesce dove prima stentava, anche in controluce. Poi ok, non ci sono algoritmi a supporto del rilevamento e non riconosce soggetti come già fanno altri modelli però non è propriamente un male: slegata dalla AI potrà godere di aggiornamenti firmware in futuro che andranno a colmare alcune mancanze.

Per la strada il riconoscimento del soggetto mi è parso veloce e preciso in aggancio; la mancanza di algoritmi AI non si è sentita neanche quando vari elementi si sono sovrapposti alla figura umana nella scena. Dai pedoni ai ciclisti. Unica situazione critica rilevata: quando il volto è molto piccolo all’interno del fotogramma, magari incorniciato da un elemento estraneo e non perfettamente illuminato, ecco che il riconoscimento non ha funzionato. Magari è dipeso dai bug del sistema, magari no. Purtroppo non ho elementi per poterlo valutare.

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Dati di scatto: 1/60s – F4 – ISO 3200

Il file immagine perde quella durezza tipica del contrasto e si ammorbidisce; per quanto mi riguarda è un notevole miglioramento, non ho mai amato alla follia le immagini troppo marcate. Ma Lumix S5 II restituisce anche un colore molto ricco, soprattutto nei toni del rosso e del blu. Riguardando le immagini a monitor subito dopo lo scatto mi sono sembrati colori accesi ma bilanciati; dopo averle riviste una seconda volta a display ritengo che siano un po’ troppo carichi. Non so dire se ciò dipenda dal firmware non definitivo o se queste fossero le intenzioni degli ingegneri.

Panasonic Lumix S5 II: conclusioni

Bilancio complessivo direi buono. Lumix S5 II mi è sembrata una macchina affidabile, precisa (bug permettendo) e davvero completa di tutto. Il sistema AF ibrido era una caratteristica che chiedevamo da anni ormai e finalmente siamo stati tutti accontentati. Certo, a bordo manca la AI ma dobbiamo considerare questo come un primo passo verso uno sviluppo che continuerà in futuro; l’intelligenza artificiale è sicuramente un plus al quale ci stiamo abituando ma è anche vero che ne abbiamo fatto a meno fino ad ora e di certo non saremo “meno fotografi o meno videomaker” senza questo tipo di supporto. Insomma, non riconoscerà le auto da corsa ma con 30 fps le potremo fotografare ugualmente a bordo pista senza problemi. Infatti è molto facile concentrarsi sul nuovo sistema AF ma non devono passare sotto traccia altre funzionalità da top di gamma come la raffica ad esempio. O come la registrazione video professionale. O come altre soluzioni tecnologiche innovative come la minuscola ventola di raffreddamento, un concept abbastanza unico nel suo genere. Un mondo a parte rispetto a Lumix S5. Questo è uno di quei modelli che fino a ieri potevamo ancora considerare tuttofare, mi chiedo se questa definizione sia valida e calzante anche oggi. E forse no, non lo è più.


Tutte le immagini in questa gallery sono state scattate con Panasonic Lumix S5 II e Lumix S 35mm F1.8, Lumix S 50mm F1.8 e Lumix S 85mm F1.8


Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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