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Fotografia.it

Dati di scatto: 1/125s - f/5.6 - ISO 200

Anteprima: qualche scatto con la nuova Sony A7R III

Assieme ad altri editori e giornalisti europei, siamo stati al Sony Europe HQ di Weybridge, zona residenziale immersa nel verde dei campi da golf, poco fuori Londra..tutto per vedere e provare la nuova Sony A7R III e il nuovo FE 24-105mm f/4 G OSS.

Francesco Carlini | 26 Ottobre 2017

Come avrete chiaramente capito, ieri, assieme ad altri editori e giornalisti europei, siamo stati al Sony Europe HQ di Weybridge, zona residenziale immersa nel verde dei campi da golf, poco fuori Londra..tutto per vedere e provare la nuova Sony A7R III e il nuovo FE 24-105mm f/4 G OSS. Mattatori della giornata Kimio Maki, Deputy President Digital Imaging Group, e Yosuke Aoki, Vice President Sony Europe.

La macchina è presentata come professionale, ed in effetti le caratteristiche ci sono: sensore da 42Mpxl, raffica a 10fps con otturatore meccanico ed elettronico, 399 punti AF a rilevamento di fase e ben 425 punti a contrasto. È chiaro quindi come, a due anni di distanza dalla presentazione di A7R II i passi avanti siano stati notevoli, soprattutto in termini di messa a fuoco e velocità: 5 fps in più e ben 425 punti AF a rilevamento di contrasto contro i 25 di A7R II. Non mi dilungo però a snocciolare altre caratteristiche tecniche che ormai sono di dominio pubblico e che abbiamo pubblicato ieri su fotografia.it. Vediamo il lato più pratico.

Le dimensioni sono pressoché identiche a tutte le altre macchine della gamma, per cui il feeling è ottimo (dando per scontato che si provenga da una Sony Alpha precedente) e i comandi sono gli stessi: pulsanti, ghiere e impostazioni sono tutte al solito posto. C’è però una graditissima aggiunta: il joystick posteriore personalizzabile. Ma ci sono aspetti che possono essere notati solo con il pieno utilizzo del mezzo e, arrivato quasi a fine giornata, ecco il primo punto da considerare: il diverso funzionamento del doppio slot SD. Su A7R III è possibile l’overflow: una volta esaurita la memoria della scheda posta nello slot 1, il salvataggio in quella posizionata nello slot 2 è automatico. Sembra una cosa scontata, ma occhio perché non è così: questo non succede infatti su A9, nella quale bisogna impostare tutto a monte. Detto questo, dato che l’inghippo risiede nel firmware, molto probabilmente con il prossimo aggiornamento di A9 questo allarme andrà a rientrare.

Un dato di fatto è che l’azienda, rispetto alla più lenta concorrenza, è solita proporre una raffica di novità in tempi brevi, andando quindi a scontentare chi ha da poco comprato il modello precedente. Fortunatamente non è questo il caso, due anni tra A7R II e A7R III sono tanti. Non sono tanti invece i mesi passati dal lancio della A9, macchina chiaramente molto diversa..ma quanto? Ecco, un ulteriore punto di riflessione potrebbe essere proprio questo. Il paragone con A7R II è presto fatto: siamo in presenza di una macchina con un migliore AF e una migliore raffica, vince facile il nuovo modello. Se invece la paragoniamo ad A9 possiamo notare come su A7R III la raffica sia di “soli” 10fps (su A9 20fps) e come i punti AF non coprano il 98% del sensore (693 su A9) ma solo il 68% (399 + 425 su A7RIII). Dati alla mano siamo di fronte ad un prodotto che quindi “sgomita” per emergere e che potrebbe bastare per il lavoro di una buona percentuale di professionisti. L’AF è sicuramente più preciso su A9 (davvero, molto di più), così come la raffica è più veloce..ma nella maggior parte dei contesti, a parte quello sportivo, le caratteristiche di A7R III possono essere sufficienti per un fotografo. Anche il peso dei Raw (42 MB) è trascurabile se pensiamo che ormai la quasi totalità delle agenzie vuole il jpeg, relegando il file pesante al lavoro da studio. Se poi contiamo che costa 2000 euro in meno..


Ecco alcune immagini scattate con Sony A7R III ed FE 70-200mm f/2.8 GM OSS


Ecco alcune immagini scattate con Sony A9 ed FE 24-105mm f/4 G OSS

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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