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Brescia Photo Festival - Weston

Al via la quinta edizione di Brescia Photo Festival

Mostre, film ed attività educative per adulti e bambini, un contenitore chiamato Brescia Photo Festival che accompagnerà il pubblico da fine marzo a fine luglio.

Francesco Carlini | 31 Marzo 2022

Brescia Photo Festival spegne la quinta candelina con il tema “Le forme del ritratto”, un percorso che si snoda attraverso i grandi autori che hanno fatto la storia della fotografia italiana ed internazionale fino ad arrivare ai giorni nostri. La rassegna animerà alcuni dei luoghi più importanti di Brescia: il Museo di Santa Giulia, il Mo. Ca., la Pinacoteca Tosio Martinengo e varie fondazioni in città e provincia.

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Renato Corsini, curatore artistico Brescia Photo Festival

La conferenza stampa di presentazione del Brescia Photo Festival si apre con dei ringraziamenti: alla città, alle strutture e alle persone che hanno reso possibile tutto ciò. Lo spettro del covid, mai sottovalutato e sempre presente nelle norme che sono e verranno rispettate per gli accessi, sembra ormai alle spalle e il mondo sembra lentamente ripartire. Anche Brescia “riparte” con una quinta edizione tutta incentrata sul ritratto. “Quasi tutti i fotografi si sono dedicati, prima o dopo, a questo genere così importante nel plasmare il linguaggio fotografico. Era doveroso, in una edizione della maturità di questo Brescia Photo Festival, affrontare il tema”. Queste le parole di Stefano Karadjov, Direttore della Fondazione Brescia Musei e moderatore della giornata. Assieme a lui Renato Corsini, curatore artistico del festival, Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei e Laura Castelletti, Vicesindaco e Assessore alla Cultura.

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Cara Weston, fotografa e nipote di Edward Weston

Ma non sono soli, accanto a loro anche Cara Weston, nipote di uno dei grandi maestri del 900: Edward Weston. Il perché è molto semplice, ad aprire ufficialmente questa edizione del festival è la monografia “Weston” dedicata non solo ad Edward ma anche ai figli Brett e Cole e alla nipote Cara che assieme portano avanti una vera e propria “dinastia” di fotografi. Ma l’esposizione non vuole essere un semplice ritratto di famiglia. Tutte le opere in mostra sono state infatti stampate dalla famiglia Weston. Nei suoi ultimi anni di vita, pur di non rinunciare a stampare la sua arte, Weston si è infatti avvalso dell’aiuto dei figli in camera oscura.

L’allestimento, curato da Filippo Maggia, non vuole metterle in contrapposizione ma far emergere le singolarità di ognuno: accanto ad alcune delle opere più famose di Edward, in tutto circa 40, ci saranno tre sezioni da 15 immagini ognuna dedicata ai figli Brett e Cole e alla nipote Cara. Questo “family affair”, questa pesante eredità, è una prima: una mostra così focalizzata, un corpus di lavori simili, non era mai stata realizzata fino ad ora. Segno questo che il Brescia Photo Festival è ormai maturo per un palcoscenico internazionale.

Ma questa grande esposizione, che svaria dai ritratti ai nudi alle dune e ai vegetali, non è l’unica al Museo di Santa Giulia. Iconica nell’allestimento e nella scelta delle opere anche “Lo sguardo restituito”, una vera e propria storia del ritratto che parte dal dagherrotipo fino ad arrivare ai selfie. Accanto agli anonimi anche i grandi maestri e autori contemporanei come Salgado, Mulas, Barbieri, Kordas, Evans, Man Ray, Lucas, McCurry – solo per citarne alcuni.

“Affrontare il tema ci consente di indagare l’uso della fotografia nella sua evoluzione, partendo dalle sperimentazioni della prima metà dell’800 per arrivare fino all’attuale rito dei selfie. Il diverso uso del linguaggio fotografico da parte degli autori che esporremo, è testimonianza della creatività che ruota intorno a questa forma d’arte”. Così ha introdotto il progetto il curatore del festival Renato Corsini. Molte delle opere in mostra appartengono a collezioni private, anche alla sua. Dal Che a Mao, da Sofia Loren ad Audrey Hepburn, da Alfred Hitchcock a Federico Fellini, da Marylin Monroe a Brigitte Bardot.

Al Mo. Ca. – Centro delle nuove Culture in collaborazione con Ma. Co. f – Centro della fotografia italiana altre quattro esposizioni. La prima, in occasione del centenario della nascita, “Pier Paolo Pasolini. Per essere poeti bisogna avere molto tempo”, un ritratto privato del maestro fiuliano attraverso 60 immagini di Berengo Gardin, Garolla, Becchetti, Durazzi e Vitale. Il rapporto con la madre, la passione per il calcio, gli amici, il mondo del cinema. “La mostra è una testimonianza della sua vita privata raccontata da autori che, prima di essere fotografi, ne sono stati amici.” ha commentato Renato Corsini.

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Sandro Becchetti – ritratti di Pier Paolo Pasolini

Accanto a questo grande spaccato di vita trova casa anche “Sandro Becchetti. Protagonisti”, un decennio di immagini realizzato durante la sua collaborazione con Il Messaggero. Non meri avvenimenti ma il racconto intimo di personaggi di cultura e spettacoli noti in tutto il Mondo. E poi “Stanislao Bragadina. Hollywood a Brescia” uno dei pochi professionisti che negli anni ’70 potevano vantare uno studio fotografico; al suo interno riusciva a ricreare per le donne di Brescia le atmosfere tipiche dei ritratti di Grace Kelly e Ava Gardner che contraddistinguevano le locandine dei film della Paramount Picture. Infine “Maurizio Frullani. Sette anni in Eritrea”, reportage svolto tra il 1993 e il 2000 che narra le persone, gli ambienti e le relazioni con sensibilità e onestà intellettuale.

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Brescia Photo Festival – Mo. Ca.

Brescia Photo Festival però è anche cinema. Il Nuovo Eden proietterà una serie di film e lungometraggi, tutti in tema rispetto alla rassegna fotografica. Il 31 marzo verrà proiettato “Il ragazzo con la Leica. 60 anni d’Italia nello sguardo di Gianni Berengo Gardin”. Fino all’autunno invece ben dieci film di Pier Paolo Pasolini, autore che affrontava la modernità con uno sguardo poetico ma che è sempre stato etichettato, condannato ed insultato.

Le informazioni e le prenotazioni dei biglietti si possono fare sul sito Brescia Musei: qui per le mostre e qui per i film.

Brescia Photo Festival
dal 31-03-2022 al 24-07-2022
Brescia – sedi varie

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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