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Fotografia.it

Anteprima asta Leitz Auktion 46

Danilo Cecchi | 17 Maggio 2025

Il prossimo 27 giugno si terrà a Wetzlar la consueta asta di fotocamere da collezione, in maggior parte, ovviamente, Leica a telemetro, con innesto a vite o a baionetta

Si tratta di una tradizione che si ripete due volte l’anno, dal novembre del 2002 ad oggi, prima con sede a Vienna (Westlicht) e dal 2019 (Leitz Auktion) a Wetzlar.

Come sempre è una occasione per vedere da vicino e conoscere alcune fotocamere che hanno fatto la storia della fotografia dell’ultimo secolo, con pezzi rari e a volte davvero unici che spesso raggiungono dei prezzi incredibilmente alti.

Fotocamere storiche

Nel catalogo della nuova edizione si trovano, ad esempio, una Leica ad ottica fissa della pre-serie, o serie Zero, costruita nel 1923, il cui valore è stimato fra un milione e mezzo e due milioni di  euro, una Leica della prima serie del 1925, con l’obiettivo siglato “Anastigmat”, stimata fra i 100.000 ed i 120.000  euro, oltre ad altre Leica del 1925 con l’obiettivo “Elmax”, sigla poi sostituita da “Elmar”.

Fra le Leica a vite troviamo alcune rare Leica 250 degli anni Trenta ed una rara Leica 72 per 72 pose di mezzo formato 18x24mm, oltre ad una Leica IIIG con le finiture nere ed il fondello Leicavit nero, tutti dei pezzi stimati fra i diecimila ed i ventimila  euro.

Le Leica a baionetta M

Fra le Leica con baionetta M troviamo la prima Leica M3 in assoluto, con il numero di serie 700.000, stimata oltre mezzo milione di  euro una Leica M3 della primissima produzione, stimata fino a 200.000  euro, una Leica M3 nera della prima produzione con questa finitura, stimata fra 140.000 e 160.000  euro ed una Leica MP del 1957 con il fondello Leicavit stimata fra 140.000 e 180.000  euro, oltre ad un prototipo Leica M del 1966 stimato fra 200.000 e 240.000  euro.

Una Leica M3 con finiture colore oliva costruita per l’esercito tedesco viene stimata fra 140.000 e 150.000  euro ed una Leica M4 con le finiture analoghe fra 240.000 e 280.000  euro.

Si tratta, ovviamente, di pezzi dall’interesse collezionistico altissimo per i quali sono già state anticipate delle richieste e formulate delle cospicue offerte, che in fase di asta potrebbero essere confermate o addirittura superate.

Danilo Cecchi
Danilo Cecchi è architetto di professione, ma grande appassionato di fotografia a cui si è avvicinato nel 1970. Collabora con il gruppo editoriale Rodolfo Namias Editore dal 1985 ed è Technical Editor di “Classic Camera”, rivista per la quale realizza articoli approfonditi sia sulle marche più note che su quelle meno conosciute ma storicamente significative. E’ anche autore di articoli e libri sulla storia della fotografia. Cura una rubrica settimanale di fotografia sulla rivista on-line “Cultura Commestibile”.
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