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Il Seceda di Max Rive

Max ha vinto il premio IPA, uno dei più importanti nella fotografia di paesaggio, e per il futuro ha in programma tour fotografici in Cina, Russia, Canada, Kirghizistan, Perù e Nuova Zelanda.

Redazione fotografia.it | 10 Febbraio 2020

Max Rive è un fotografo olandese con una grande passione per le montagne. Era ancora studente quando decise di salire su un aereo per l’Himalaya in Nepal; dopo aver quasi perso la vita in un incidente aereo e aver vissuto il grande terremoto dell’aprile 2015, Max ha continuato a viaggiare per il mondo, dal Cile all’Argentina, dalla Groenlandia alla Svezia, dalla Norvegia alla Nuova Zelanda. Max ha vinto il premio IPA, uno dei più importanti nella fotografia di paesaggio, e per il futuro ha in programma tour fotografici in Cina, Russia, Canada, Kirghizistan, Perù e Nuova Zelanda.

Il Seceda
Questo gruppo montuoso si trova nel cuore del Parco Naturale Cisles-Odle. La cima principale è il Sass Rigais, che è alto 3.025 metri, come la vicina Furchetta. Il Sass Rigais può essere scalato sia dalla Val Gardena che dalla Val di Funes, tramite un percorso attrezzato a fune fissa che parte da Santa Maddalena (in Val di Funes) o Santa Cristina (in Val Gardena). Il Seceda è raggiungibile sia dal lato nord che da quello sud. Il lato nord è molto ripido e accessibile solo a piedi attraverso un sentiero, mentre il lato sud è raggiungibile sia a piedi che con la funivia. Per prendere la funivia, conviene andare in auto fino a Ortisei; gli impianti di risalita funzionano solo in alta stagione, d’estate e d’inverno, il che significa che volendo scattare fuori stagione occorre prevedere un’escursione.

Quando scattare
La luce migliore è all’alba, quando il sole è dietro la montagna e stacca le varie vette. Ci sono buone condizioni fotografiche in ogni stagione, ma l’autunno è quella che preferisco per la posizione del sole.

Suggerimenti di ripresa e post-produzione
Suggerisco di scattare immagini con molte informazioni nelle ombre per la migliore resa della parete rocciosa. Fotografando all’alba (cosa che consiglio), occorre cercare di mantenere il massimo di dettaglio nelle alte luci esponendo in modo corretto e preservando le luci con Luminar. Quando il sole è alto sulla montagna (più probabile in estate), è possibile migliorare la resa del sole utilizzando il filtro di Luminar Sunrays; la sua applicazione però deve essere leggera perché l’immagine appaia realistica.

Testo di: Max Rive.

Questo pezzo è un estratto, l’intero articolo “Dolomiti: cinque scatti d’autore” è disponibile gratuitamente su Fotografiastore!

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