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Fotografia.it
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© Riccardo Bandiera

Horizon: spingersi verso nuovi orizzonti

Inaugura a Lugano una interessante mostra di sei fotografi emergenti che esplorano il concetto di orizzonte e lo interpretano con degli scatti molto personali.

Enzo Dal Verme | 12 Giugno 2023

L’orizzonte è quella linea di confine che ogni tanto si sposta perché ci spostiamo noi e, quando ci guardiamo intorno, ci rendiamo conto che qualcosa è cambiato. Ma… come percepiamo i nostri orizzonti e cosa siamo disposti a fare per raggiungerli o raggiungerne di nuovi?

La mostra Horizon che inaugura a Lugano il 14 giugno si interroga proprio su questo e i sei fotografi italiani scrutano l’orizzonte come qualcosa di lontano ed incredibilmente affascinante. Una linea che separa il mare dal cielo, la terra dall’aria. Ma non solo, gli orizzonti possono anche essere delimitati dai palazzi di cemento o dalla pelle o fatti di sogni e di luoghi reconditi.

La mostra è stata organizzata dai vulcanici promotori di YAH (Young Art Hunters), un’organizzazione nata per valorizzare l’arte giovane in tutte le sue sfumature e aspetti.
Per i loro eventi ricercano argomenti attuali per colpire e far riflettere gli spettatori. Come se non bastasse, lo fanno ricercando continuamente nuovi spazi e collaborazioni. Quando hanno conosciuto i proprietari della Ten Tower Gallery di Lugano e scoperto di condividere gli stessi valori, è nato un grande entusiasmo e la decisione di organizzare la mostra.

Ho chiesto a Barbara Basile, complice di Elia Panori nel progetto YAH, un commento su Horizon:

“La mostra è stata pensata come un viaggio tra terre, mari e pelli diverse, la ricerca di orizzonti che vengono descritti tra scatti analogici e digitali, tra tecniche e stili completamente diversi tra loro. Horizon è un traguardo importante per i nostri artisti, per molti di loro è la prima mostra all’estero e per noi di conseguenza è un grande passo che non pensavamo di poter compiere così presto. Siamo sicuri che questo sia un trampolino di lancio che ci permetterà di spingerci oltre, rendendoci una galleria sempre più internazionale e pronta a mettersi in discussione.”

Ma chi sono gli artisti in mostra e come sono i loro progetti? Scopriamoli uno per uno.

Nel lavoro di Giulia Gualazzi (in arte Giulia Frump, 1997 Milano) l’orizzonte è visto come una linea apparente, un arco lungo il quale il cielo sembra toccare il mare. Due mondi che si uniscono, si avvicinano fino a fondersi, come due corpi stretti tra loro. Se la linea che scaturisce dal contatto definisce la separazione tra le due figure ne è al contempo un disegno unico creato dall’unirsi di quelle singolari forme che si adagiano l’una all’altra fino a trovare un’intimità naturale e accogliente.

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© Giulia Frump

Il progetto Hiraeth di Riccardo Bandiera (1973, vive e lavora sul mare tra Genova e Nizza) descrive la malinconia per un tempo passato, un sentimento provato per qualcuno che abbiamo incontrato sul nostro cammino, di cui sentiamo la mancanza e che desideriamo ritrovare. È un luogo perduto in cui non si può tornare se non con il pensiero, un viaggio che può essere intrapreso solo accompagnati dai ricordi.

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© Riccardo Bandiera

La serie presentata da Mattia Gravili (Milano, 1990) racconta di città sovrappopolate con agglomerati urbani che si estendono a perdita d’occhio; luoghi sfruttati, poi deturpati e abbandonati. La visione di un futuro in cui saremo costretti a migrare per cercare nuove terre, nuovi orizzonti, nuove case, pensando di essere ancora padroni di questo mondo che invece potrebbe tornare a risplendere proprio senza di noi.

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© Mattia Gravili

Niccolò Misrachi (classe 1997, Milano) esplora i ricordi, quelli più sfuggevoli e confusi e quelli più nitidi, riaffiorano volutamente nel conscio richiamati dalla consapevolezza. Come in rassegna, per ricordarci l’ultima volta di cosa è nutrito il nostro Ego, essi poi si dissiperanno per far spazio all’Adesso, e l’Adesso è eterno.

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© Niccolò Misrachi

Trascendence è la ricerca fotografica di Mauro Bruschi (in arte Ego Nauta, 1979) e parla del desiderio di superare la realtà oggettiva dello status quo e la conseguente scoperta di una realtà inconscia che ci rende estranei a noi stessi e metafisicamente soli.

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© Ego Nauta

C’è un confine tra la luce e la sua assenza? La paura del buio è il tema esplorato da Irene Vesentini (Verona 1996). Still (not) afraid of the dark è una raccolta dove il buio è il protagonista che attraverso giochi di luce parla del risveglio notturno e di una vita che continua oltre al giorno, pronta ad essere raccontata. Il (not) ha un significato bivalente: racconta della paura del buio ma allo stesso tempo contrasta con la curiosità primitiva e viscerale della scoperta dell’ignoto.

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© Irene Vesentini

Horizon
una mostra a cura di YAH – Young Art Hunters Associazione E.T.S. in collaborazione con Ten Tower Gallery
dal 14 giugno al 23 luglio 2023
Entrata libera: LUN-VEN 13.30 – 17.30
Ten Tower Gallery


Enzo Dal Verme
Workshop Ritratto

Enzo Dal Verme
Enzo Dal Verme è un fotografo conosciuto per avere ritratto celebrità come Donatella Versace, Laetitia Casta, Marina Abramovic, Bianca Jagger, Wim Wenders. Le sue immagini sono state pubblicate da Vanity Fair, l'Uomo Vogue, The Times, Marie Claire, GQ e tante altre riviste. I reportage scattati da lui sono spesso legati ad iniziative sociali, come la serie di ritratti di Eroi Urbani realizzati in Asia, Europa, America, Africa e Medio Oriente. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia ha diretto la sua agenzia di comunicazione. Ha poi insegnato comunicazione all’Istituto Marangoni di Milano e Londra, allo IED di Milano, all’Ateneo Impresa di Roma e al Sole 24 Business School di Milano. Dal 2011 insegna i suoi fortunati workshop di ritratto nel corso dei quali gli studenti allenano la propria sensibilità ed esplorano il rapporto tra fotografo e soggetto. Collabora con la società olandese Science Of The Times per le ricerche sulle evoluzioni delle mentalità finalizzate all’innovazione nella comunicazione. Alla sua attività di fotografo commerciale, affianca una programmazione di mostre con i suoi lavori più personali. Enzo ha esposto in diverse gallerie in Italia e all’estero e in alcuni festival tra cui Alrles. Ha pubblicato negli Stati Uniti il libro Storytelling For Photojournalists e in Italia Marketing Per Fotografi. Pubblica regolarmente su Tutti Fotografi degli articoli di approfondimento sulla professione del fotografo. Ama il tofu ?
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