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Fotografia.it
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Foto di Cinescope Creative su Unsplash

Zeiss non sta uscendo dal mondo della fotografia, così dice

Zeiss smentisce alcune voci che la vedrebbero lasciare il mondo della fotografia in maniera definitiva, cercando quindi di calmare gli animi di tutti coloro che avevano visto in questo possibile addio la fine di un’era.

Francesco Carlini | 8 Giugno 2023

Da circa una settimana gira la voce che vedrebbe Zeiss rinunciare al mondo della fotografia, smettendo di produrre ottiche in maniera definitiva. Una voce che ha destato molto scalpore, non per la provenienza ma unicamente perché andrebbe a confermare le paure di molti, troppi, fotografi e appassionati che da qualche anno non vedono più un aggiornamento della line up tedesca. Tutto è partito da un post sul blog di Fred Miranda, dove un utente ha scritto che il distributore locale (australiano) avrebbe confermato l’uscita di Zeiss dal mercato. Fonti dirette? Nessuna. Ciò è però bastato perché questa brevissima frase fosse ripresa dai siti specializzati dandole forse anche troppo risalto. E generando un po’ di panico.

Sono stato “al mio posto” fino ad ora ma a questo punto qualche considerazione sarebbe da fare. Anche io ho tanti dubbi e non li ho mai tenuti nascosti; da anni ormai Zeiss non produce più alcuna ottica Full Frame se non per il mondo cinema e sembra proprio che sia stata assorbita quasi totalmente dal mondo smartphone. Tralasciando la storica partnership con Sony Mobile, quella con Nokia è ormai alle spalle e quella più recente con Vivo sembra invece progredire in maniera molto strutturata: quando visitai lo Zeiss Grossplanetarium per il lancio di Vivo X80 Pro fu proprio Zeiss a mostrare come vengono eseguiti i test sulle microlenti del segmento mobile e fu da subito lampante come le tecnologie utilizzate fino a qualche anno prima nel segmento fotografico fossero state ribaltate (in modo più moderno) anche verso quello smartphone. D’altronde hanno creato un vero e proprio Imaging Lab. Se fino a ieri si utilizzava un collimatore per testare il fascio di luce che passava attraverso la struttura interna di un obiettivo, oggi vengono usate delle copie digitali (le Digital Twins). Questo per fare solo un esempio di quello che c’è dietro e di quanto sforzo, sia di effort che economico, stia spendendo l’azienda per far funzionare questa nuova “terra promessa”. Le motivazioni sono abbastanza chiare e valgono per Zeiss quanto per Leica: sfondare in un mercato fino a ieri troppo lontano, quello asiatico.

Questo vuol dire mettere obbligatoriamente uno stop ad altri segmenti meno redditizi, come quello foto. Il perché è da ricercare sì nel calo delle vendite ma anche soprattutto nella forte concorrenza odierna delle terze parti..e questo vuol dire anche solo pensare a Sony che con le nuove ottiche G e GM sta pareggiando la qualità di quelle tedesche. Non per altro gli obiettivi che ha presentato nel corso degli ultimi due anni sono l’esatta replica in termini di focale e qualità delle più datate Zeiss. Restare al passo in questo caso vuol dire un gettito di investimenti non da poco..denaro che ora l’azienda sta utilizzando come investimento per aggiornarsi e aprire nuovi mercati. Tutto sommato comprensibile anche visto l’ultimo progetto lasciato un po’ a se stesso e che dalle nostre parti non è proprio mai arrivato nonostante avesse generato un interesse fuori da ogni discussione e fosse stato presentato in grande stile durante Photokina 2018: Zeiss ZX1. Ogni prodotto di prima generazione non è perfetto, lo sappiamo, ma se ci si crede a volte basta insistere per correggere il tiro.

Nonostante ciò, nonostante io sappia che queste mie perplessità sono condivise da molti, l’azienda è intervenuta smentendo il suo abbandono.

“Zeiss has not withdrawn from the photo lens market. A simple look at our site or Amazon shows that we are still promoting and selling our photo lenses. But we have to face the facts. In the first months of the pandemic, the global market declined significantly and irreversibly. And companies have to adapt. And, of course, we are bringing our unique expertise to mobile imaging. Because it is also clear that consumers, as well as ambitious and professional photographers, increasingly prefer their smartphones for all-day photography.”

Insomma, Zeiss conferma tutti i miei dubbi e prende tempo. Basterebbe però poco per zittire definitivamente gli incerti come me, basterebbe non ripararsi dietro considerazioni comprensibili ma abbastanza scontate e alle quali dovrebbero seguire dei fatti. In questi mesi ho partecipato a svariate conferenze con loro, la divisione imaging è e rimane un pilastro per l’azienda nonostante non sia certo la sua prima fonte di sostentamento, quindi sono consapevole di quanto le tecnologie oggi utilizzate che derivano dal segmento fotografico sarebbero oggi un enorme passo avanti se applicate alle ottiche “vere”. Le Digital Twins ad esempio permettono di non sbagliare mai: sono copie digitali 3D delle lenti che compongono un’ottica, in grado di simulare il reale effetto che avranno sul campo partendo da dati matematici certi..quindi non serve creare svariati prototipi e poi buttarli prima di raggiungere il risultato desiderato. Quindi un notevole risparmio in termini di tempi di sviluppo e di costi. Senza contare gli sforzi che stanno facendo nel campo della color correction.

Spero quindi che davvero Zeiss si sia solo “presa una pausa” per tornare più forte di prima e che detta pausa non sia un modo silenzioso ma inesorabile di sfilarsi da un mercato che l’ha vista ai vertici per decadi. Spero anche che sia l’azienda a prendere una posizione netta e non lasci tutto così, nell’incertezza.

Insomma, spero proprio di sbagliarmi.

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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