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Fotografia.it

L’esperto risponde – La fotocamera determina la qualità Raw?

C’è differenza tra un Raw scattato con una macchina costosa e una meno pretenziosa?

Redazione fotografia.it | 14 Marzo 2022
esperto-risponde-fotocamere

Salve, sono un vecchio patito della pellicola che per anni ha costruito il necessario sapere con tutte (dico tutte) le pubblicazioni di Progresso. Il subentro prepotente del digitale mi ha posto, per sentita avversione, fuori gioco. Il rilancio della pellicola mi consente ancora di andare in giro con varie gloriose meccaniche e pellicola bianconero, che poi mi diletto a sviluppare (con il mio prediletto ex Rodinal); tutto ciò quasi tutti i giorni ma, temo, ne avrò ancora per poco per via dell’età. Orbene, avrei bisogno di capire da voi che differenza può mai passare tra un Raw ottenuto da una costosa macchina e un Raw ottenuto da una macchina poco pretenziosa e più accessibile (ovviamente per la pellicola l’interrogativo risulterebbe peregrino)? Ai fini pratici c’è differenza o no? E se sì perché?
– Pasquale

Per rispondere alla domanda sul Raw useremo la più failiare similitudine con la pellicola. Il file Raw si può considerare a tutti gli effetti il negativo della fotografia digitale, solo che è possibile svilupparlo più volte e in modi diversi, sia affinando i risultati man mano che si rendono disponibili miglioramenti tecnici siamigliorando le nostre capacità. Sarebbe come se tu potessi sviluppare oggi tutti i negativi che hai scattato nella tua vita fotografica, usando un migliore equipaggiamento di camera oscura, con maggiori competenze tecniche e volendo anche alla luce di un nuovo e più affinato gusto per l’immagine rispetto a quando muovevi i primi passi.

Detto questo, la qualità di un file Raw dipende intanto dalle prestazioni del sensore e dell’elettronica che lo gestisce; una macchina più costosa o più moderna dà di più in termini di risoluzione e di rapporto segnale/disturbo. Sarebbe come se una nuova pellicola desse maggiore potere risolutivo e minore grana pur aumentando la sensibilità ISO.
Naturalmente sulla qualità del Raw incide anche la qualità dell’obiettivo. Questo vale ancora di più di quanto avviene su pellicola, perché il sensore garantisce maggiore planeità e i sistemi di messa a fuoco attuali sono più precisi. Per cui possiamo dire che il digitale “non perdona” le magagne! In più, la possibilità di ingrandire a dismisura l’immagine a schermo ci fa vedere difetti che sulla pellicola non avremmo mai notato. Non è mai vero che “la tal macchina non si può usare oltre ISO 1600” o giù di lì. È invece vero che ci sono persone che non ha il senso della misura e persone che non sanno trattare i file.

Quindi, anche se un risultato minimo dovrebbe essere assicurato dagli automatismi, la capacità del fotografo nell’acquisire le immagini e nel trattare i file può sempre fare la differenza. Del resto, anche qui possiamo fare similitudini con l’analogico: se si prende una reflex Contax con la migliore delle ottiche Zeiss e la si carica con la migliore delle pellicole ma non si esegue bene la messa a fuoco, si muove la macchina durante lo scatto o si sviluppa male…cosa ci si può aspettare?

La domanda tra le righe sembra però: “se alla fine volessi provare il digitale, potrei farlo senza spendere una cifra esagerata ma puntando comunque a buoni risultati?”
La risposta è un sì deciso. Ci vuole solo un po’ di umiltà e di voglia di fare pratica. Ma quella sembra proprio che non manchino!


Hai domande particolari che vorresti rivolgerci? Siamo a tua disposizione! Scrivici una mail a: tuttifotografi@fotografia.it!

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