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Fotografia.it

MASI Lugano: Werner Bischof, Unseen Colour

Redazione fotografia.it | 24 Gennaio 2023

Il MASI Lugano apre la stagione espositiva 2023 con una mostra di opere inedite di uno dei più grandi maestri del reportage e della fotografia del Novecento: Werner Bischof. Attraverso circa 100 stampe digitali a colori da negativi originali dal 1939 agli anni ’50 restaurati per l’occasione, viene esplorata per la prima volta in modo completo l’opera a colori del fotografo svizzero.

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Werner Bischof, Modella con rosa, Zurigo, Svizzera, 1939, Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022  © Werner Bischof Estate / Magnum Photos

Conosciuto soprattutto per i suoi reportage in bianco e nero realizzati in tutto il mondo, Bischof è stato un artista capace di cogliere in scatti iconici la testimonianza della guerra e la rappresentazione dell’umanità. Come recita il titolo “Unseen Colour”, l’esposizione al MASI intende mettere in luce un aspetto nuovo e meno conosciuto del lavoro di Bischof. In un momento storico in cui la fotografia a colori godeva di scarsa considerazione ed era relegata alla dimensione pubblicitaria, emerge infatti come l’autore avesse invece colto le potenzialità del colore come mezzo espressivo, rendendolo parte fondamentale del suo processo creativo.

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 Il Reichstag, Berlino, Germania, 1946, Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022 © Werner Bischof Estate / Magnum Photos

La presentazione delle opere in mostra segue un andamento ordinato in base alle tre macchine fotografiche utilizzate da Werner Bischof. Apre il percorso la sezione con le immagini scattate dalla Devin Tri-Color camera, che accompagna il fotografo svizzero fin dagli inizi della sua carriera; sono gli anni in cui inizia a documentare l’Europa postbellica per la prestigiosa rivista svizzera “Du”. Fotografie a colori di Berlino, Colonia e Dresda e altre città in rovina, realizzate nel ’46, restituiscono invece un’atmosfera di sospensione, grazie alle inquadrature studiate, in forte contrasto con i dettagli e i colori vividi. È soprattutto nel nucleo di fotografie scattate in Europa in quegli stessi anni che si apprezza in particolare l’esplosione cromatica.

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Werner Bischof, Orchidee (studio), Zurigo, Svizzera, 1943,
Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022 © Werner Bischof Estate / Magnum Photos

È nei lavori di medio formato realizzati tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50 con la Rolleiflex 6×6 che si manifesta l’essenza artistica della fotografia a colori di Bischof. Dalle fotografie che raccontano l’Europa più diversa – dalla Sardegna alla Polonia – fino alle testimonianze del lungo viaggio che nel 1951 lo porterà in Asia, il colore si fa qui veicolo di stati d’animo.

Su tutt’altro registro si muovono invece le fotografie, realizzate con la piccola e agile Leica nel 1953 durante il viaggio negli Stati Uniti; il calore dei luoghi e della gente dell’America Centrale risalta in scatti vivaci, dai forti contrasti cromatici. La Leica è compagna perfetta anche nel viaggio verso il Perù, dove la sua vita verrà bruscamente interrotta in un tragico incidente sulle Ande, nel maggio 1954.


Werner Bischof
Unseen Colour
12/02 – 2/07/2023
MASI Lugano

Redazione fotografia.it
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