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Momenti dalla preview al Parc Audiovisual de Catalunya

Xiaomi presenta a Barcellona la nuova Serie 14

Brevissima anteprima da Barcellona: Xiaomi 14 Ultra sembra ridefinire nuovamente i limiti della fotografia mobile.

Francesco Carlini | 25 Febbraio 2024

Con un evento di lancio poco prima dell’apertura dei cancelli del Mobile World Congress, Xiaomi presenta la sua nuova serie 14 composta da Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra.

Ridefinire uno standard non è mai facile, anzi. Soprattutto se il termine di paragone lo hai individuato proprio tu e si chiama Xiaomi 13 Ultra: ti costringe a spingerti oltre, a percorrere una strada lastricata di aspettative che non basta più semplicemente rispettare ma che bisogna travalicare. E in questo caso il cambio di passo è dettatto dall’utilizzo di un nuovo sensore con una struttura Stacked abbastanza rivoluzionaria. Questo se guardiamo solo ai dispositivi presentati, in realtà c’è molto di più: c’è un sistema operativo tutto nuovo chiamato Hyper OS che punta a connettere tutti i dispositivi marchiati Mi e creare un ecosistema che ruota tutto intorno all’uomo. Questo è il focus principale della conferenza di presentazione ospitata da William Lu – Partner and President of Xiaomi Corporation and President of Xiaomi international Business Department. “Abbiamo un totale di 699 milioni di smart device connessi, esclusi smartphone e tablet. Abbiamo creato un ecosistema chiamato Human X Car X Home, possiamo far sì che lo smartphone sia un pannello di controllo per qualunque cosa ci circondi, sia in casa che in mobilità.”

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William Lu – Partner and President of Xiaomi Corporation and President of Xiaomi international Business Department

Ma Xiaomi non è sola sul palco, al suo fianco il restante 50% della partnership: Leica Camera AG, rappresentata dal CEO Matthias Harsh: “La reputazione globale di Leica si basa sul connubio di tradizione ed innovazione. Nella nostra visione il futuro sono la miniaturizzazione e la AI, continuiamo a portarla avanti assieme a Xiaomi dal 2022, prima con il 12S Ultra e oggi con il nuovo 14 Ultra. Arrivare fino a qui vuol dire progettare e lavorare assieme a livello paritario, a Shenzen come a Wetzlar, per creare una storia di successo. Questa è la ragione per cui esiste lo Xiaomi x Leica Optical Institute dove ci occupiamo di ottiche, software, meccanica e test per creare il miglior sistema per la mobile imaging. Vogliamo offrire ad ognuno non solo la miglior immagine possibile ma anche la miglior experience possibile.”

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Matthias Harsh – CEO Leica Camera AG

Ma veniamo ai prodotti. A tenere banco è Xiaomi 14 Ultra, il primo nato dallo Xiaomi x Leica Optical Institute, laboratorio di ricerca e sviluppo per la mobile photography. Rispetto al tanto acclamato 13 Ultra, le differenze principali sono tutte nel sensore da 1″ e 50 Mpxl: si chiama Lytia LYT-900, è prodotto sempre da Sony e ha una struttura Stacked a due strati. Ciò dovrebbe permettere al device di avere una lettura più veloce del segnale immagine, incamerare più luce e sfruttare il 100% della superficie per la messa a fuoco a rilevamento di fase attraverso la tecnologia Pixel Binning 4 in 1.

Qui l’obiettivo principale passa da un Vario Summicron ad un Vario Summilux equivalente ad un 23mm F1.6-4 ed al suo interno nasconde ben 8 micro elementi asferici e permette di avvicinarsi al soggetto fino ad una distanza minima di 10 cm. L’apertura variabile da F1.6 ad F4 è meccanica e resa possibile da 6 lamelle placcate in carbonio con uno spessore di 55 nanometri; la differenza rispetto al modello precedente è che su questo si potrà selezionare ogni singolo stop, non solo F1.6 o F4, per avere il pieno controllo di sfocato e luce in modalità manuale. Il restante comparto fotocamera presenta tre sensori da 50 Mpxl Sony IMX858 da 1/2″: uno dietro ad una focale ultragrandangolare equivalente ad 12mm F1.8, uno dietro ad una focale da ritratto 3.2x equivalente ad un 75mm F1.8 (con struttura interna a 7 lenti) e uno dietro ad una focale tele 5x equivalente ad un 120mm F2.5 (con struttura interna periscopica a 6 lenti).

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Xiaomi 13 Ultra e Xiaomi 14 Ultra

Importante anche il comparto video che produce un file sia 8K che 4K/120p in Log 10 bit (Rec.2020) con i 14 stop di gamma dinamica raggiunti mediante tecnologia Dual ISO Fusion. In questo caso molto interessante è stata la prova sul campo fatta direttamente al Parc Audiovisual de Catalunya in modalità Director Mode: il device è stato sfruttato in condizioni “cine” dato anche il suo rapporto di 2.39:1 ed il file prodotto passato sotto l’occhio di un esperto di color grading che ne ha saggiato la corrispondenza colore partendo da un file STD e utilizzando la Lut Master Cinema integrata. Il risultato è abbastanza impressionante anche ad occhi esperti, soprattutto di chi ha a che fare con videocamere professionali: “nonostante provenga da uno smartphone, a parte un po’ di rumore cromatico assolutamente gestibile in post, il file video che passa sui monitor non si direbbe prodotto da un device con un sensore da 1″”.

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Un’anteprima dal Parc Audiovisual de Catalunya

Una qualità permessa anche dal nuovo chip AISP dedicato alla computational photography: grazie ald un nuovo algoritmo chiamato Fusion riesce ad analizzare i dati Raw di ogni singolo pixel. Neanche a dirlo, entrano in gioco funzioni dedicate: Ultra Zoom 30x che va a correggere digitalmente la chiarezza e la gamma dinamica, Ultra Raw, un file con profondità colore 16 bit e gamma dinamica di 16 EV caibrato in collaborazione con Adobe e ottimizzato per Photoshop e Lightroom, Ultra HDR e Master Portrait che va ad aumentare la profondità di campo nei ritratti.

Ma Xiaomi 14 Ultra ha anche un design particolarmente interessante. Ad esempio per ovviare al problema del surriscaldamento viene utilizzato un innovativo sistema di raffreddamento a liquido in due comparti differenti chiamato Dual Channel IceLoop System, uno dei quali destinato alla componentistica della fotocamera e del processore. La struttura esterna poi è composta da un alloggiamento in alluminio composto da undici strati ultrasottili impilati uno sull’altro. Per non parlare del display; di primo acchito può sembrare piatto in realtà ha delle leggere curvature non solo ai bordi ma anche agli angoli, in modo da offrire i vantaggi di entrambe le filosofie. Si chiama All Around Liquid Display, un Amoled C8 WQHD+ (3200 x 1440 pixel) da 6.73” con una densità di 522 ppi, una luminosità di 3000 nits ed un refresh rate variabile fino a 120Hz.

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Xiaomi 14 Ultra

A completare un device fotografico non poteva mancare anche il Photography Kit che questa volta arriva ufficialmente anche in Italia. Rispetto al bundle pensato per il 13 Ultra è l’impugnatura, che funge anche da power bank da 1500 mAh, a cambiare: sul grip infatti sono presenti, oltre al pulsante di scatto, anche un tasto dedicato al video e una ghiera per la regolazione dell’esposizione.

Xiaomi 14 ha invece un sensore principale chiamato Light Fusion 900 da 1/1.3″ e 50 Mpxl con tecnologia Pixel Binning 4 in 1 in grado di offrire 13.5 stop di gamma dinamica e 14 bit di profondità colore, dietro ad un obiettivo Vario Summilux equivalente ad un 23mm F1.6 composto da sette elementi. Anche il secondo ed il terzo sensore sono da 50 Mpxl: il primo, che però è utilizzato con una minor risoluzione di 32 Mpxl effettivi, è dotato di un obiettivo equivalente ad un 75mm F2 con una struttura interna a sei elementi flottanti (ovvero che ottimizzano le prestazioni al variare della distanza di messa a fuoco); il secondo è dietro un obiettivo, anche questo a sei elementi, equivalente ad un 15mm F2.2 con angolo di campo da 115°.

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Xiaomi 14

Leggermente più piccolo del modello Ultra, questo modello ha un display Amoled LTPO 6.36″ (2670 x 1200) da 441 ppi e un refresh rate fino a 120Hz, luminosità fino a 3000 nits e corrispondenza colore P3.

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Xiaomi 14

Tratto comune ad entrambi i device non è solo la partnership con Leica ma l’utilizzo del nuovissimo processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen. 3 a quattro nanometri, un chip che fa la differenza in quanto a gestione dei consumi e rapidità: rispetto al Gen. 2 registra un miglioramento del 32% delle prestazioni della CPU con un consumo ridotto del 34% e un miglioramento del del 34% della GPU con un consumo ridotto del 38%.

Fa il suo debutto anche il nuovo sistema operativo Hyper OS con nuovi modelli AI introdotto da William Lu, Partner and President of Xiaomi Corporation and President of Xiaomi international Business Department sul palco della conferenza. I nuovi modelli AI permttono quattro funzioni nuove, tre delle quali direttamente sulle immagini: AI Album Search per individuare foto specifiche all’interno degli album attraverso richieste vocali dell’utente, AI Portrait per creare ritratti partendo da immagini della galleria, AI Expansion per ampliare l’angolo di campo di foto specifiche o fare reframe. AI Portrait è forse la cosa più imcredibile che possa fare la AI integrata nell’OS: può analizzare ogni singola immagine dello stesso soggetto che trova in galleria e classificarla per punti salienti, come ad esempio i tratti somatici, e ricreare in maniera autonoma un ritratto che, semplicemente, prima non esisteva. Non solo, perché può anche contestualizzarlo in una scena a seconda della richiesta.

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La tecnologia AI Portrait

Xiaomi 14 è disponibile da oggi in tre colori (Black, White e Jade Green) ad un prezzo di € 999 per la versione 12/256 GB e di € 1099 per la versione 12/512 GB. Xiaomi 14 Ultra è disponibile da oggi in preordine ad un prezzo di € 1499 per la versione 16/512 GB; fino al 17 aprile si potrà approfittare del bundle con il Photography Kit che altrimenti verrà venduto separatamente ad un prezzo di € 199.

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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