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G-Technology ArmorLock

G-Technology ArmorLock: sicurezza estrema, senza password

Un HD con un sistema di sicurezza completamente nuovo ed estremamente semplice, ideale per i professionisti sempre in movimento.

Francesco Carlini | 18 Maggio 2021

G-Technology, marchio Wester Digital, propone una interessantissima soluzione per il lavoro in mobilità: ArmorLock, un SSD da 2 TB dotato di crittografia AES-XTS a 256-bit ed autenticazione tramite app senza bisogno di password. Questo piccolo HD non solo permette di mettere in sicurezza il proprio lavoro ma anche di darvi accesso a persone o colleghi selezionati tramite chiave di accesso personale. Una buona soluzione per chi lavora in gruppo o per chi condivide il proprio HD.

Chi lavora con l’immagine, che sia foto o video poco cambia, sa quanto siano necessarie la sicurezza e l’affidabilità. Però molto spesso si deve scendere a compromessi. Un Hard Drive può essere molto sicuro, ad esempio quelli di ultima generazione hanno chiavi di decrittazione sofisticate: in questo caso la semplicità in alcuni casi viene meno, con lunghe procedure e password che si possono dimenticare. Che dire poi di quando l’HD è utilizzato da più persone? Condividere password per poi doverle cambiare non è il massimo e molto spesso si rinuncia ai passaggi di mano. Ci sono poi le opzioni che obbligano a fare il download di software di protezione, ma anche lì non è sempre la soluzione più agevole: senza un PC non si fa nulla perché spesso non ci sono app native compatibili. Ma il lavoro del creator è ormai svolto in mobilità..quali soluzioni adottare quindi?

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G-Technology ArmorLock

Io da sempre mi sono organizzato in maniera diversificata. A casa utilizzo uno storage connesso al cloud per cui raggiungibile anche in mobilità se mi serve materiale “datato”, oltre che per fare backup; quando sono fuori invece ho sempre con me un SanDisk Extreme davvero minuscolo che però, rispetto al cloud, non ha certo una chiave di sicurezza. Dovessi perderlo, tutto il suo contenuto sarebbe disponibile a chiunque: foto, video, documenti personali soprattutto. Il mercato offre altre soluzioni ma molto spesso non sono veloci: obbligano a passare attraverso il sito del produttore, che spesso non permette il log da Google, o non funzionano con app. Tra l’altro, se mi permettete, le password alfanumeriche nel 2021 penso si possano considerare obsolete: il riconoscimento biometrico è ovunque, dai PC agli smartphone.

G-Technology ha a listino ArmorLock, un’unità SSD NVMe crittografata, rugged e decisamente capiente: permette il blocco e lo sblocco unicamente tramite app, con impronta o volto. E me ne ha mandato uno.

Premessa. Per chi ancora non lo sapesse G-Technology, così come SanDisk, è un marchio Western Digital per cui i prodotti SD, G-Tech e WD appartengono tutti alla stessa famiglia. E hanno le stesse garanzie.

ArmorLock: design e costruzione

G-technology ArmorLock è grande all’incirca come uno smartphone, un po’ più largo: 134 x 82 x 19mm. Il case esterno è in materiale plastico gommato lungo tutti e quattro i lati per dargli una resistenza alle cadute fino a 3 metri, allo schiacciamento fino a 450 Kg (come il vecchio ArmorATD del 2019) e agli agenti atmosferici data la certificazione IP67; il tutto in soli 200 grammi e con una garanzia di 5 anni. Sul fronte ci sono due led che mostrano quando l’HD è bloccato o sbloccato; sopra la porta USB-C; sotto un led che lampeggia quando il drive è in utilizzo, ovvero quando scrive o legge.

Ricalca quindi la conformazione di altri prodotti della famiglia G-Tech, come i G-Drive Mobile SSD ad esempio. All’interno della scocca un SSD da ben 2 TB, non ci sono vie di mezzo o altre versioni più o meno capienti. L’interfaccia è una sola: una porta USB-C USB 3.2 Gen 2 SuperSpeed 10Gbps che garantisce un supporto fino a 1000 MB/s in lettura e scrittura. Funziona con MacOS e Windows 10 oltre che con iOS e Android attraverso l’app dedicata, fondamentale per sbloccarlo o per darvi accesso a terzi.

ArmorLock: configurazione

Passwords are a thing of the past, ArmorLock è una soluzione tanto semplice quanto utile. La sicurezza dei propri dati è garantita da crittografia e il blocco/sblocco di questo HD avviene unicamente tramite app. Nessuna password, nessun login: solo l’impronta digitale o il volto con cui si utilizza lo smartphone. Il primo passo per utilizzarlo è scaricare la ArmorLock Mobile App da AppleStore o Google Play, oppure scansionando con lo smartphone il QR Code posto sul retro della scocca; una volta accettate le condizioni e stabilito un nome utente, l’interfacccia è pronta per aggiungere il drive.

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G-Technology ArmorLock: procedura di installazione

Ci sono quattro icone nella app. La prima in alto a sinistra è il Main Menù che consente di:

  • condividere un User ID: un nuovo utente che vuole accedere al Drive, e che ha scaricato la ArmorLock App, può mandare il proprio User ID al proprietario (se i due si trovano in luoghi diversi) oppure può mostrargli il proprio User ID QR Code per farsi aggiungere alla lista degli accessi (se i due si trovano nello stesso luogo)
  • scansionare un User ID: per dare accesso al drive a chi si trova nelle vicinanze (come sopra)
  • condividere la app
  • aggiungere o rimuovere un ArmorLock

Sempre in alto ma sulla destra una scorciatoia che permette di variare la visuale dell’interfaccia app: in Cards, ovvero a tutto schermo, o nella classica lista. L’ingranaggio visibile subito sotto dà invece accesso alle impostazioni: nome del Drive, colore (nel caso più Drive siano collegati alla stessa app), User ID, geolocalizzazione, cancellazione sicura dei dati e formattazione del Drive.

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G-Technology ArmorLock: procedura di installazione

In questa sezione si possono anche selezionare gli utenti autorizzati ad accedere ad ArmorLock, impostare o rimuovere chiavi di ripristino, selezionare l’autenticazione preferita (come l’impronta digitale ad esempio). Una volta eseguiti questi passaggi, il gioco è fatto.

ArmorLock: utilizzo

ArmorLock è incredibilmente semplice da usare, anche se non si leggono le istruzioni: non è richiesto alcun know-how tecnico per il suo utilizzo e la crittografia non rallenta le prestazioni. Una volta collegato al PC viene richiesta una formattazione, molto probabilmente per questioni di sicurezza. L’unità verrà poi visualizzata nell’app e la si potrà sbloccare solo con il telefono tramite impronta o volto: si “bloccherà” automaticamente ogni volta che viene scollegata. Al momento dell’installazione, l’app crea una chiave di ripristino che bisognerà archiviare separatamente: è un file PDF che può essere salvato ovunque. Se si perde il telefono, se si disinstalla l’app, la chiave servirà per accedere nuovamente all’unità.

Per chi è fatto ArmorLock? Solitamente quando si ricerca un simile dispositivo si guarda alla capacità di stoccaggio e alle dimensioni. Questo modello cerca di unire questi due mondi: 2 TB bastano e avanzano per un flusso di lavoro che comporti foto e video, la scocca è una buona via di mezzo per essere portabile ovunque. Ed è rugged. È ideale per chi lavora all’aperto ma soprattutto è sempre in movimento.

Penso a me: di solito ho a che fare con anteprime ed embarghi di prodotto, documenti che non possono uscire dalla mia disponibilità. Non sono solito perdere cose (e ora che l’ho detto sappiamo tutti come finirà..) ma mai dire mai. ArmorLock è una vera sicurezza: lo posso sbloccare solo io e posso decidere in autonomia chi ne avrà accesso tramite app, in maniera semplice. Inoltre qualora lo perdessi, o perdessi lo smartphone, avrei la sicurezza che nessuno potrà avervi accesso. Non è cosa da poco, è tutto.

Inoltre è studiato per supportare flussi di lavoro importanti. L’ho stressato parecchio e l’ho testato con Blackmagic Disk Speed Test, ecco i risultati:

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Blackmagic Disk Speed Test: G-Technology ArmorLock

I dati sono ottimi. Purtroppo il mio portatile non è l’ultimo modello presentato, non dispone di porte SuperSpeed, ma nonostante tutto ha registrato un picco di 591 MB/s in scrittura e di 1403 MB/s in lettura: già così potrei lavorare in editing file video 2160p/25fps in Apple ProRes 4:2:2 HD e in Cinema DNG Raw. Con una porta di ultima generazione arriverei tranquillamente fino ai 2160p/60fps. Notevole. Ci ho montato direttamente un video Full HD per un prodotto che deve ancora uscire (non si può dire cosa né di chi) ed è come se avessi lavorato direttamente su PC.

Stress test non solo in velocità, anche in resistenza. ArmorLock può sopportare una pressione fino a 450 Kg, ciò vuol dire che potrete comodamente camminarci sopra senza pensieri; al netto che dubito che scientemente farete mai questo tipo di prova, sappiate che in linea di massima potete farlo. Cosa che invece potrebbe accadere è che l’HD vi cada di mano, da una scrivania o subisca colpi acidentali se si trova in uno zaino e questo sbatte da qualche parte.

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G-Technology ArmorLock

La garanzia in questo caso prevede cadute da un’altezza fino a 3 metri ma ci sono gli “asterischi” di cui tenere conto: la superficie infatti deve essere morbida, WD fa l’esempio di un pavimento con sopra della moquette. Sperando che nelle vostre case non abbiate questo retaggio tipicamente dei paesi anglosassoni, sappiate che se ArmorLock vi sfugge di mano quando siete in piedi (quindi circa 1.50 metri o più) e cade per terra non accadrà nulla. Parliamo quindi di pavimenti di ogni genere; stesso discorso si può fare su terreni di altro tipo: se siete in montagna e vi cade su terra o prato ad esempio. Inoltre è resistente alle intemperie, schizzi di pioggia e polvere non sono un problema per questo HD. Vi permetterà quindi di muovervi liberamente ovunque voi siate, soprattutto in mobilità e senza troppi patemi. E poi è garantito ben 5 anni.

ArmorLock: conclusioni

Trovate G-technology ArmorLock sullo shop Western Digital ad un prezzo di € 557. Offre una sicurezza di gran lunga superiore rispetto alle classiche unità simili, inoltre grazie all’interfaccia USB 3.2 Gen 2 garantisce prestazioni elevate per lavorare con file di qualsiasi dimensione e peso. Cosa forse più importante è la semplicità di utilizzo: lo smartphone è la vera e unica chiave di accesso all’unità, possibile attraverso riconoscimento biometrico. Nessuna password alfanumerica, nessuna installazione di software esterni. Questo metodo di crittografia mantiene l’unità sicura e intuitiva allo stesso tempo. Il prezzo è da professionisti, non sarà un’unità per tutti, ma per chi lo acquisterà sarà un accessorio fondamentale.

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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