Si è tenuto virtualmente l’X-Summit di Omiya, appuntamento fisso nel quale Fujifilm presenta le novità che arriveranno a breve sul mercato. Tutta l’attenzione è rivolta alla nuova X-H2s e alle tencologie che l’accompagnano: nuovo sensore Stacked e nuovo processore entrambi di quinta generazione, AI integrata nel sistema AF, raffica da 40 fps e video professionali.
H sta per Hybrid, ricordiamolo sempre. Quindi non possiamo stupirci se la nuova nata della serie X-H unisca la qualità fotografica del mondo X-T alle performance video tipiche del segmento cine. A distanza di quattro anni dalla presentazione del primo modello X-H1, ecco quindi che Fujifilm toglie il velo alla prossima X-H2 che sarà disponibile già a luglio. Il miglior modo, non solo secondo l’azienda, di spegnere le candeline sui 10 anni del sistema X.
Le nuove sfide vanno affrontate con nuove soluzioni. La prima, la più vistosa, è il nuovo sensore X-Trans CMOS 5 HS Stacked da 26 Mpxl, quindi con la circuiteria sotto lo strato sensibile; è la prima volta che Fujifilm abbracia questo sistema e ha deciso di regalarlo solo ad X-H2s. Questo sarà analizzato dalla quinta generazione di X-Processor, 30 volte più veloce della prima, nato per supportare anche i modelli futuri. Sblocca tutte le potenzialità del sensore: consente una raffica da 15 fps con otturatore meccanico e fino a 40 fps in elettronico, con una lettura 4 volte migliore del file. Rimanendo in tema, dato che è pensata per la fotografia sportiva e naturalistica, anche il tracking AF è stato migliorato con AI per cui X-H2s sarà in grado di riconoscere umani, animali, uccelli, auto, moto e aerei. Ovviamente il corpo macchina è stabilizzato a 5 assi e garantisce una compensazione fino a 7 stop. Oltre ai classici Raw, Raw compresso e Jpeg fa la sua comparsa anche il formato Heif 10 bit da oltre un miliardo di colori. Quest’ultima caratteristica tra l’altro suggerisce che in futuro sui prossimi modelli potremmo vedere una nuova Film Simulation.
Ma non solo foto, anche video: la fotocamera è dotata di nuovi codec tra i quali il 422 HQ e l’H.265 con registrazione interna. Ciò è possibile attraverso due escamotage. Il primo è il supporto infatti la registrazione avverrà su schede CFecpress di tipo B, le uniche in grado di gestire flussi di lavoro importanti. Il secondo è il sistema di raffreddamento: H-H2s ha una gabbia in lega di magnesio importante, da 1.5mm di spessore, in grado di dissipare il calore in maniera più efficiente. Qualora non bastasse, sarà possibile installare una ventola esterna che andrà ad incastrarsi nello spazio lasciato vuoto dal display quando estratto.
Nuovissimo anche il mirino con rapporto d’ingrandimento 0.8x. Per garantire che non ci sia blackout in raffica gli ingegneri hanno utilizzato un pannello Oled da 5.76 milioni di punti con refresh rate a 120 fps; non sappiamo se sia la medesima tecnologia utilizzata da Nikon per Z9, però promette una visione fluida e continua della scena. Correlato anche il pulsante di scatto: per offrire maggiore feeling è stata utilizzata una nuova molla balestra per una corsa più lunga tra la metà e la piena pressione dello shutter.
Il corpo è leggermente più importante rispetto ad una X-T, proprio come lo era X-H1. Il nuovo design, che vede delle ghiere ridisegnate, dovrebbe massimizzare le prestazioni: sulla sinistra ce n’è una dei modi, sulla sinistra trova spazio un LCD aggiuntivo.
Infine, durante il prossimo X-Summit di settembre, verrà annunciata anche una versione più “fotografica” di questa macchina che si chiamerà semplicemente X-H2. A parità di processore, la più grande differenza sarà il sensore: un X-Trans CMOS 5 HR, quindi non stacked, da ben 40 Mpxl.
Fujifilm X-H2s sarà disponibile già da luglio ad un prezzo di 2499 dollari.
