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Panasonic Lumix GH6

Panasonic presenta Lumix GH6, la chiamavano Micro Quattro Terzi

Lumix GH6 introduce tante prime del segmento: il Codec Apple ProRes con registrazione interna, l’audio a 4 canali e le modalità Dynamic Range Boost e Focus Transition.

Francesco Carlini | 22 Febbraio 2022

Chiariamoci subito: la nuova Lumix GH6 è ovviamente una Micro Quattro Terzi, ma le potenzialità e le nuove funzioni professionali di cui è dotata faranno ricredere tutti coloro che ancora considerano erroneamente questo taglio di sensore come “amatoriale”. Anzi, questa è di sicuro la più avanzata Mirrorless della famiglia Lumix mai costruita, e forse qualcosina in più, per prestazioni video, audio, gamma dinamica e stabilizzazione.

Il video è ovviamente al centro del progetto GH come lo è sempre stato. Lumix GH6 va addirittura oltre quella Lumix S1H certificata Netflix essendo la prima dotata di Codec ProRes 422 HQ 10 bit con registrazione interna. Ma c’è molto di più, come ad esempio l’introduzione di uno slot per CFexpress di tipo B, necessarie per supportare queste nuove esigenze di workflow. Che dire poi della raffica da 75 fps Raw + Jpeg? Caratteristiche che ne hanno fatto lievitare le mire, cambiandole anche il target: se con i modelli come Lumix GH5 e GH5 II si poteva parlare di youtuber e vlogger, ora Lumix GH6 punta al videomaker professionista e alle piccole produzioni cinematografiche. Insomma, ce n’è di cui parlare.

Neanche poco tempo fa mi chiedevo dove fosse finita Panasonic. “Basterà una nuova Lumix GH6 a cambiare le carte in tavola?”. Domanda legittima: anche se il Micro Quattro Terzi rimane tuttora una prima scelta per i creatori di contenuti che vogliono viaggiare leggeri ed avere una maggior profondità di campo, le Full Frame oggi hanno sicuramente la maggior parte delle attenzioni. Ma probabilmente con sarà questo modello ad avere una storia a se stante. Panasonic ha davvero fatto le cose in grande unendo i pregi tecnici e strutturali di Lumix S1H e Lumix BS1H, in alcuni casi addirittura superandoli, in un corpo comodo e leggero che massimizza la possibilità di lavorare sul campo in ogni condizione.

Lumix GH6: le novità

Sono dodici le novità a fare di Lumix GH6 la Mirrorless più avanzata mai fatta da Panasonic. Due le architravi che reggono l’impalcatura: il sensore e il processore. Il primo è il nuovo Live MOS da 25 Mpxl senza LPF (Low-pass Filter) in grado di fornire ben 13 stop di gamma dinamica; in modalità Handheld High Res sfrutta il sistema di stabilizzazione per spostare il sensore (Sensor Shift) e regala un file da 100 Mpxl unendo ben 8 scatti, tutto senzza il bisogno di un treppiede.

Ma è il Venus Engine a fare i miracoli, con il doppio della velocità di elaborazione del precedente. Questa nuova risoluzione porta in dote, per la prima volta su una Mirrorless Micro Quattro Terzi, la registrazione video 5.7K Apple ProRes 422 HQ e ProRes 422 fino a 30p e 5.7K/60p 10 bit. Eredita invece da Lumix GH5 II il formato C4K/4K 10-bit 60/50p ma lo spinge fino addiririttura i 120p, così come il formato anamorfico 5.8K 4:2:0 30p/25p/24p 10 bit e 4.4K 4:2:0 60p 10 bit con possibilità di desqueeze interno con ingrandimento 1.30x, 1.33x, 1.5x, 1.8x o 2x. Il prossimo aggiornamento poi amplierà ulteriormente la casistica con:

  • Risoluzione C4K ProRes 422 HQ / ProRes 422
  • Risoluzione FHD ProRes 422 HQ / ProRes 422
  • Registrazione diretta su USB-SSD
  • Output video in 4K 120p via HDMI durante il Live View
  • Output di video RAW con risoluzione cinematografica in 4K 120p via HDMI a ATOMOS Ninja V+

Simili potenzialità di registrazione interna vanno gestite. Per questo motivo l’alloggiamento per le schede di memoria è doppio e accetta CFexpress Tipo B nello slot 1 ed SD UHS-II U3 V90 nello slot 2. Come sempre la registrazione è illimitata. Ma se prima tutto era affidato ad un sistema di raffreddamento interno, ora il corpo macchina presenta una vistosa ventola di aerazione proprio come quella montata su Lumix S1H: entra in gioco dal formato 4K in poi (fino al 4K il raffreddamento è passivo come su GH5). Nonostante questo GH6 è garantita per l’uso in condizioni limite contro le infiltrazioni di acqua e polvere, anche sotto la pioggia battente. Altra eredità della Full Frame è poi il display posteriore: può essere estratto in “modalità selfie” fino a 180° ma è agganciato ad una piastra che gli permette di basculare verso l’alto e verso il basso.

Ci sono però altre “prime”, oltre al Codec ProRes. I formati V-Log/V-Gamut con 13 stop di gamma dinamica, un valore prima mai raggiunto da Panasonic. V-Log restituisce un’immagine molto piatta mantenendo le informazioni sul colore all’interno dell’immagine; V-Gamut, più ampio del BT.2020, sfrutta invece il sensore. La Lut V709 con standard Rec.709, tipica del segmento VariCam, è ora interna (su GH5 e S1H andava caricata via SD): con la funzione V-Log View Assist verrà applicata in tempo reale al filati. Il sistema di registrazione audio a 4 canali con output via HDMI amplia le casistiche sul campo; due XLR, un jack 3.5 e un microfono interno. La stabilizzazione interna Dual IS raggiunge ora i 7.5 stop di compensazione; le informazioni provenienti dal nuovo Gyro Sensor sono combinate ad un nuovo algoritmo di analisi AI.

Due le funzioni molto interessanti: Dynamic Range Boost e Focus Transition. Con la prima è possibile creare una composizione HDR in tempo reale. Il sensore registra simultaneamente ad un doppio valore di 800 ISO e 2000 ISO; il segnale viene poi sdoppiato per ottenere due immagini che vengono analizzate separatamente per saturazione e per rumore e poi ricomposte pixel per pixel.

La seconda permette di avere una specie di follow focus integrato; una volta fissati dei range di distanza, si potrà gestire la messa a fuoco (focus in, focus out) in automatico premendo tre tasti dedicati (WB, ISO e Compensazione esposizione). Questa funzionalità sarà disponibile per quasi tutte le ottiche Lumix più recenti, ma bisognerà tassativamente aggiornarle con l’ultimo firmware. Rimanendo in tema, il sistema AF rimane solo a contrasto con tecnologia DFD ma ora passa dai 225 ai 315 punti. La raffica raggiunge i 75 fps a fuoco singolo in Raw + Jpeg (fino a 200 immagini Raw) e gli 8 fps con fuoco continuo.

Ora, il prezzo. Anche lui quasi stupefacente. Panasonic Lumix GH6 solo corpo costerà € 2199, in kit con l’obiettivo Lumix 12-60mm € 2399 e in kit con l’obiettivo Leica 12-60mm € 2799. Sarà disponibile a partire da marzo. Chi la acquisterà prima della fine di aprile potrà accedere alla promozione Early Bird e ricevere in regalo anche una Lexar CFexpress Type B GOLD Series da 128 GB.

Francesco Carlini
In primis appassionato di fotografia, dal 2008 faccio parte del team di Editrice Progresso, storica casa editrice italiana fondata nel 1894, e gestisco il sito www.fotografia.it. Al lavoro redazionale e giornalistico nel corso degli anni ho affiancato il lavoro di prova dei prodotti e delle misurazioni di laboratorio riguardanti fotocamere, obiettivi e smartphone.
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