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Fotografia.it

Sony Awards 2016: le donne sfigurate di Asghar Khamseh

Redazione fotografia.it | 22 Aprile 2016

Fotografo dell’anno e vincitore dell’Iris d’Or è Asghar Khamseh, fotoreporter di Teheran della Mehr News Agency, con la serie Fire of Hatred. Questo lavoro di denuncia porta agli occhi degli spettatori la cruda realtà iraniana: gli attacchi con l’acido verso donne e bambini. L’acido mira non solo a sfigurare queste persone, bensì a condizionare la loro intera esistenza e a portarne lo stigma, essendo in Iran il marchio del rifiuto famigliare, una situazione irreversibile per tutta la vita: proposte di matrimonio rifiutate, divorzi, vendetta e anche semplice intolleranza. Questo progetto è un diretto pugno nello stomaco e fa emergere tutto l’orrore della società nella quale viviamo.
Bene, benissimo, anche gli italiani a fronte di una molto alta partecipazione. Il vincitore della categoria Staged, una delle sette categorie demandate alla fine art, è Alberto Alicata con la serie Iconic B, una rielaborazione di immagini che hanno fatto la storia della fotografia di moda in una chiave del tutto nuova e molto personale: utilizzando le bambole Barbie ha riprodotto immagini iconiche di artisti come Avedon, Bourdin, Lachapelle, Penn e Testino. Ad aggiudicarsi la categoria Portraiture è invece Marcello Bonfanti con la serie Ebola Survivors; volato in Sierra Leone con Emergency, Bonfanti ha immortalato i sopravvissuti di questa epidemia che ha mietuto circa 4000 vittime. I suoi scatti immortalano lo sguardo di chi, una volta tornato a casa, scopre di aver perso tutto ma nonostante ciò è pronto a cominciare una nuova vita con chi gli è rimasto. Vince infine la categoria Still Life Francesco Amorosino con Migrant Tomatoes: il nome non è un caso, il lavoro è una denuncia contro lo sfruttamento che avviene costantemente nei campi durante la stagione del raccolto ai danni dei migranti. Solo nel 2015 sono morte 13 persone, vite spezzate per 1 o massimo 2 euro a cassa. I "suoi" pomodori hanno ancora le impronte di chi li ha raccolti.
Non solo vincitori ma anche ottimi piazzameti sul podio: Andrea Rossato, vincitore tra i non professionisti del Regional Award nel 2015, si piazza al terzo posto della categoria Candid, Cristina Vatielli seconda nella categoria Staged, Simona Ghizzoni terza nella categoria Contemporary Issues, Filippo Venturi e Alessandro D’Angelo rispettivamente secondo e terzo nella categoria People.

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